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Sanità: tra tagli e innovazione

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© VILevi / SHUTTERSTOCK

Lucandrea Massaro - Aleteia Team - pubblicato il 22/11/13

Saccomanni vuole tagliare 32 miliardi di euro in tre anni, a rischio i soldi per la non autosufficienza, ma arrivano anche delle novità per i pazienti

La Sanità è sotto osservazione da parte del Governo Letta, in particolare per quanto riguarda un possibile taglio della spesa, che vede coinvolto il ministro Saccomanni per venire incontro alla semibocciatura che Bruxelles ha dato ai conti italiani. Di nuovo. Parliamo di un taglio pari al 2% del PIL, ovvero 32 miliardi di euro nel trienno 2014-16. All’opera oltre al ministro dell’Economia, il commissario alla spending review, Carlo Cottarelli (La Stampa 19 novembre).

Intanto però il Governo ha di fatto sospeso fondi e tutele per i non autosufficienti, a cominciare dai malati simbolo della protesta anti taglio: quelli affetti da SLA. Il Fondo – che esiste sulla carta – non ha una dotazione. Dal Ministero del Tesoro non esce un centesimo. Tutto sembrerebbe a carico, di fatto, delle Regioni che devono far uscire (ciascuna in quota parte) dai trasferimenti anche i soldi per la non autosufficienza e quelli per pagare le aziende in arretrato. Ma il pericolo che i soldi vengano usati per fare cassa è concreto. Il Governo si è impegnato a trovare i fondi per scongiurare questa possibilità. Vedremo, ma come sempre la “coperta è corta” (Il Fatto Quotidiano, 19 novembre).

Nell’ultimo rapporto del NNA (network non-autosufficienza) si evidenziano modelli regionali diversi nell’assistenza agli anziani NA. Alla relativa stabilità dei modelli adottati in parte delle Regioni del Nord dove i servizi offerti (Assistenza Domiciliare Integrata, Residenzialità) raggiungono un’ampio numero di soggetti (dal 7.5 al 13% di NA), si contrappone la variabilità nelle Regioni del Sud, a causa della forte diffusione dell’indennità di accompagnamento (media di 16.1%). Per questo cluster di Regioni la stretta sul fronte delle indennità avrà di fatto un notevole impatto sulle risorse destinate al sostegno e assistenza alle persone Non Autosufficienti (sito Medicina e Persona).

Sul fronte della cura ospedaliera è stato recentemente creato un sito: www.doveecomemicuro.it  che classifica le strutture ospedaliere per regione, provincia e qualità di cura per 30 patologie di rilievo attraverso 50 “indicatori chiave”. La classifica è su tre livelli: semaforo “verde” allineato agli standard nazionali, semaforo “giallo” se i parametri della struttura sono nella media dei livelli di performance nazionale oppure semaforo “rosso” se non vengono raggiunti i livelli medi di performance. I valori degli indicatori delle strutture sanitarie esaminate sono stati confrontati con il dato italiano di riferimento e con valori di riferimento riconosciuti e validati dalla comunità scientifica internazionale. Il progetto è curato e diretto dal direttore del dipartimento di Sanità Pubblica del Policlinico Gemelli, professor Walter Ricciardi. (Tutto Scienza, 20 novembre).

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