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Una nuova forma di spiritismo: il channeling

The energy for the New Age

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Àncora Editrice - pubblicato il 13/08/15

Si tratta di una forma di paganizzazione che tocca anche il cristianesimo

di Francesco Bamonte

Il channeling è una nuova forma di spiritismo introdotta dal New Age. Il New Age «è una specie di grande contenitore». È una corrente di pensiero in cui convivono differenti idee, religioni, filosofie e pratiche esoteriche. New Age non è una setta. È semplicemente un modo di pensare, che si basa sull’idea della fine dell’era cristiana. I seguaci del New Age credono che l’umanità stia entrando in una «Nuova Era» di pace e di benessere, ricca di mutamenti in campo sociale, politico e religioso. New Age dovrebbe prendere il posto del cristianesimo. Quando? Proprio nei giorni nostri, intorno all’anno Duemila, e cioè nel momento di passaggio dall’era astrologica dei Pesci a quella dell’Acquario.

Per questa ragione, i seguaci del New Age sono conosciuti anche come «acquariani». Secondo questa corrente di pensiero, oltre ad illudersi di potersi mettere in contatto con gli spiriti dell’aldilà, si pensa di poter, con le nuove tecniche, entrare in contatto anche con gli gnomi, i folletti, gli elfi, le fate, che a loro dire non sono altro che «spiriti della natura», oppure con gli spiriti delle 71 piante o degli alberi secolari (per gli acquariani le piante e gli alberi sarebbero vivi e sarebbe possibile parlare loro; non sanno distinguere tra vita umana, vita animale, vita vegetale) o con il grande spirito della terra che è un essere vivente (è il ritorno alle credenze pagane della dea Gaya, la divinità della terra), o ancora con gli spiriti del fuoco o dell’acqua. Come si vede, siamo di fronte a un ritorno al paganesimo e a una sorta di nuovo panteismo. Ma non basta, questa opera di paganizzazione tocca anche il cristianesimo perché ci si può mettere in contatto con gli angeli, con l’Eterno Padre (che però non è la Prima Persona della Santissima Trinità, cioè Dio che nel suo intimo è Padre che eternamente genera), o con Gesù (che non è la Seconda Persona della Santissima Trinità, cioè il Figlio che è eternamente generato dal Padre), ma spiriti o entità superiori. Si può parlare anche con la Madonna, anch’essa però considerata come uno spirito superiore e non come la Madre di Dio che si è fatto uomo per mezzo di lei, oppure con le guide indiane, cioè gli spiriti dei defunti indiani d’America (che sembrano avere una particolare propensione a manifestarsi), e con i grandi maestri superiori, detentori di un alto grado di saggezza i quali, riuniti in una Grande Fraternità o Loggia Bianca, costituirebbero un governo nascosto del pianeta Terra per guidare l’umanità verso un destino migliore.

Inoltre, oggi che siamo nell’epoca dei viaggi spaziali, ecco che possiamo metterci in contatto mentale e addirittura visibile anche con gli abitanti degli altri pianeti, sia con quelli che sono sui loro pianeti, sia con quelli da noi ritenuti extraterrestri e che in realtà sarebbero spiriti giunti a gradi più elevati i quali andrebbero su e giù per lo spazio a bordo degli UFO. In che modo sarebbero possibili questi contatti? Perché secondo gli acquariani, essendo tutti immersi in un campo unico di «energia universale», siamo elementi dell’«unico cervello» di un «unico spirito», anche se crediamo di possedere un’identità individuale separata. Per questo motivo noi abbiamo la possibilità di comunicare per mezzo di questo «cervello-spirito universale» con le 72 differenti entità che lo compongono, allo stesso modo di come ci si sintonizza su un canale radio o televisivo. Si tratta, dicono in effetti gli acquariani, di «collegarsi» con la Coscienza Universale.

Il channeling è la capacità cosciente per un individuo, elemento dell’Essere Unico, di accedere al Grande Tutto, al Grande Sé, all’Essere Universale di cui noi non siamo che frammenti. È la consapevolezza crescente di ciascuna parte dell’Unico Essere di poter accedere al resto di se stesso. Il channeling risulta in perfetta consonanza con la visione monistica della realtà (c’è una sola Realtà) propria del New Age: tutti gli uomini, in quanto parti dell’Unica Mente, possono fungere da «canali», per cui ciascuna parte dell’Unico Essere può entrare in contatto con il resto di Se stesso. Gli acquariani affermano che l’umanità rischia di piombare nel caos se non presta ascolto alle sagge ammonizioni che le entità dell’altra sponda sono pronte a darle. L’uomo ha bisogno di uno «sbocco sull’universo». «Inseritevi sull’universo», nella coscienza universale, essi dicono. Ma in che modo? Ci si affaccia sull’aldilà come ci si sintonizza su un canale (channel) radio o televisivo.

Il channeling è il processo di ricezione di informazioni da queste entità che si trovano ad un livello di realtà diverso da quello ordinario, fisico, sono cioè in un’altra dimensione. Gli elementi che rendono possibile questa «sintonizzazione» sarebbero: – un «canale» o «canalizzatore» (quello che nello spiritismo classico viene chiamato «medium»), capace di sintonizzarsi con un’altra dimensione cioè su un livello superiore al mondo fisico per riceverne i messaggi; – una entità non fisica, fonte di messaggi, situata nell’altra dimensione; – un messaggio che vada dall’entità al canalizzatore. A prima vista sembrerebbe che non ci sia niente di molto diverso dallo spiritismo classico e invece c’è di nuovo che il New Age considera tutto ciò come manifestazione e sviluppo delle potenzialità latenti nella mente dell’uomo e inoltre considera tutti i fenomeni della storia delle religioni un fenomeno di channeling. Secondo questa teoria, Gesù sarebbe un canalizzatore inviato sulla terra per trasmettere i messaggi di un’entità denominata «Dio il Padre».

La Pentecoste sarebbe un fenomeno di canalizzazione collettivo. La Pizia di Delfi sarebbe servita da canalizzatore all’entità Apollo. Sarebbero ugualmente «canali» o «canalizzatori» profeti come Maometto, mistici come san Giovanni della Croce, fondatori di nuove religioni come Joseph Smith iniziatore del mormonismo. Ora però è iniziata una «nuova era» (New Age), nella quale ci accorgeremo che tutti siamo in grado di comunicare con gli altri abitanti del Grande Tutto Universale, sia del mondo visibile che di quello invisibile, di ieri e di oggi e questo perché ciascuno di noi è un canalizzatore, cioè una stazione ricevente di messaggi provenienti dal Cristo, dagli angeli, dai morti, dagli spiriti della natura, dagli extraterrestri eccetera. Si comprende dunque il motivo per cui gli acquariani incoraggiano la medianità e, confondendola con la mistica che è tutt’altra cosa, pretendono di rompere il monopolio che, a loro dire, la Chiesa sinora ha esercitato nella comunicazione con l’aldilà che invece deve essere di tutti, non solo di qualche profeta o veggente.

La medianità, in tal modo, come vedremo, sostituisce la religione. Scrive Jean Vernette in La Nuova Era (Ed. Pontificia Università San Tommaso D’Aquino, p. 12):

Gli psicologi potrebbero riconoscervi una manifestazione dell’inconscio collettivo, o come alcuni teologi sospetteranno forse una manifestazione di spiriti cattivi, del «diavolo», dell’«impostore». Il channeling ad ogni modo «funziona». Sessioni di seminari tenuti in California raccolgono sino a 700 persone con l’iscrizione a 400 dollari. Il trionfale successo dei libri e dei film dell’attrice Shirley Mac Laine testimoniano questa moda travolgente. Nei tre volumi della sua autobiografia racconta come ha comunicato attraverso dei cristalli, come ha viaggiato nel mondo astrale e discusso per ore e ore con un certo Ramtha, generale di Atlantide di circa 35.000 anni fa, o con un certo «Giovanni» della comunità essenica contemporanea di Gesù. Ella racconta anche le sue vite precedenti come monaca buddista, soldato romano, giovane incas o danzatrice d’harem. Ma tutti questi personaggi sono i grandi classici delle reincarnazioni, richiamati dalla maggior parte degli occidentali che si attribuiscono vite anteriori. Vi figurano pochi operai della FIAT o casalinghe del tempo degli antichi Romani.

Scrive Carlo Climati:

Che cosa hanno in comune il satanismo e il New Age? L’ideologia è in un certo senso la stessa. Basta pensare a due slogan fondamentali degli acquariani: «Noi siamo Dio» e «Se tu lo credi, è vero». In questi due slogan della Nuova Era ci sono molti punti di contatto con la noncultura del satanismo. «Noi siamo Dio» ripropone l’ideologia di Alesteir Crowley [fondatore della corrente razionalista del satanismo]3 e il peccato di Adamo ed Eva. L’uomo si mette al posto di Dio e sceglie le regole di vita che più gli fanno comodo. L’altro slogan: «Se tu lo credi, è vero», non è altro che la conseguenza del primo. Secondo gli acquariani, non è vero ciò che è vero. Ma è vero ciò che ognuno di noi crede sia vero. Non esiste più una verità oggettiva. Tutto è relativo. Esiste solo la verità in cui «io» credo. Perciò ancora una volta l’uomo si mette al posto di Dio. Il risultato è il relativismo morale. L’elemento più pericoloso del New Age è certamente il sincretismo religioso. Ovvero, il «frullato misto» delle religioni. Secondo il pensiero New Age tutte le religioni sarebbero uguali. Di conseguenza, tutte le verità sarebbero uguali. Ma se tutte le verità sono uguali, vuol dire che non esiste più nessuna verità. Perciò, ancora una volta, ritroviamo il relativismo morale, che rappresenta una trappola mortale per i giovani. L’uomo non ha più regole e si sceglie la «verità» che più gli fa comodo. L’idea del sincretismo religioso viene abilmente mascherata dai seguaci del 3 Il satanismo ha una corrente «personale» chiamata anche occultista e una «impersonale» chiamata anche razionalista o atea. Quella «personale» afferma l’esistenza di Satana come essere personale (quando si dice «personale» si intende in senso analogico alla persona umana, essendo egli un puro spirito) e viene dai suoi seguaci invocato, adorato, onorato come Dio; essi si consacrano a lui, gli chiedono potere e dominio sugli altri e l’appagamento di ogni desiderio (questo certamente non si realizza, ma il vedere qualche apparente risultato può contribuire a perseverare in questo ambiente nella speranza di ottenere di più). La corrente del satanismo «impersonale» invece non crede né all’esistenza di un Dio personale, né di Satana come essere personale, ma pensa che esista una «forza» o «energia» nascosta che è in noi e nel cosmo, che si può far emergere, sviluppare e mettere al nostro servizio quando si pratica la perversione in tutte le sue forme, associata a riti blasfemi. Satana dunque non sarebbe altro che un simbolo, l’idealizzazione di questa forza o energia che si trova repressa nell’uomo e che viene catalizzata da rituali magico-sessuali che prevedono la perversione più sfrenata al fine di liberarla e potenziarla sempre più e ottenere così per mezzo di essa quel che si vorrebbe. New Age come un modo per cercare la pace tra i popoli e per favorire il dialogo tra le differenti religioni. I giovani che hanno il cuore grande e credono fermamente nell’ideale della pace, rischiano facilmente di cadere in questa trappola. Il «dialogo» sincretista del New Age è soltanto un trucco per indebolire il cristianesimo. Mettendo tutte le religioni sullo stesso piano, si punta a svalutare il messaggio di Gesù. Per gli acquariani Cristo [non è Dio che si è fatto uomo] è solo «uno dei tanti». È come Budda, Maometto o qualsiasi altro leader spirituale. Di conseguenza, il suo messaggio diventa un messaggio «come tanti». New Age ha rispolverato e rilanciato tutte le peggiori forme di magia e di superstizione. Pensiamo, ad esempio, agli strani poteri che vengono attribuiti a gemme e minerali, […] alimentando il mercato di talismani e amuleti di ogni genere. Molto diffusa è la cristalloterapia. Alcuni libri acquariani sostengono che i cristalli avrebbero un’intelligenza nascosta in grado di influenzare la nostra vita, e insegnano a contattare il loro presunto «potere». Anche questa è una trappola esoterica. Tanti giovani, soli o in difficoltà, si aggrappano disperatamente a questi «alleati» di pietra, nell’illusione che possano cambiare la loro vita. A volte rappresentano un rifugio, una speranza, l’illusione di risolvere immediatamente un problema. Un altro aspetto negativo del New Age è la fissazione per gli angeli. Gli acquariani vedono «angeli» dappertutto, e li descrivono come esseri sdolcinati, sempre pronti ad intervenire nella vita degli uomini. Anche questa idea affascina molto i giovani, che si sentono rassicurati dalla presenza dei simpatici «angioletti» protettori. In realtà gli angeli del New Age non hanno nulla in comune con quelli cristiani. La ricerca di protezione da parte di questi «angioletti» non è altro che una nuova forma di superstizione (Carlo Climati, I giovani e l’esoterismo, cit., pp. 94-96).

Caro lettore, meditando la parola di Dio che è luce e verità e mettendola a confronto con ciò che il New Age dichiara, la mia attenzione è stata fortemente richiamata da queste parole dell’apostolo Paolo, che propongo anche alla tua attenzione e meditazione:

Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole (2 Tm 4, 3-4).

——–
FRANCESCO BAMONTE, religioso dei Servi del Cuore Immacolato di Maria, sacerdote dal 1990, è esorcista nella diocesi in cui opera. Sin dai primi anni del suo sacerdozio si è dedicato per mezzo dell’ascolto, del consiglio, dell’incoraggiamento e  dell’accompagnamento nella preghiera, all’aiuto delle persone cadute vittime degli operatori dell’occultismo o danneggiate da pratiche magiche e sataniche di varia natura. Dal 2005 è uno dei docenti del corso «Esorcismo e preghiera di liberazione», promosso all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum in Roma. Il 19 luglio 2012 è stato eletto nuovo presidente dell’Associazione Internazionale Esorcisti. Su richiesta di Vescovi di varie diocesi italiane ed estere, da alcuni anni offre relazione di carattere formativo per i seminaristi e i sacerdoti  riguardo il ministero dell’esorcismo, la specifica pastorale degli esorcismi e i problemi pastorali derivanti dalla diffusione nella società delle varie forme di occultismo. Con Àncora ha pubblicato: Cosa fare con questi maghi? (2000). Cura il sito: www.dannioccultismo.it

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