Aleteia logoAleteia logoAleteia
venerdì 29 Marzo |
Aleteia logo
Stile di vita
separateurCreated with Sketch.

Come insegnare i valori cristiani ai miei figli

manos-familia-oracic3b3n

Editrice Cléofas - pubblicato il 10/12/15

La Chiesa dice che i primi catechisti dei figli sono i genitori

È nell’ossigeno cristiano della famiglia che i figli diventano cristiani. Per questo, è necessario che i genitori vivano la fede cattolica, conoscano la dottrina cristiana, si accostino ai sacramenti, leggano con i figli la Parola di Dio, coltivino la morale cattolica e preghino con i figli in casa.

San Paolo ha detto ai romani che “la fede dipende dalla predicazione”. “Come potranno credere, senza averne sentito parlare? E come potranno sentirne parlare senza uno che lo annunzi?” (Rm 10, 14-17).

È ascoltando gli insegnamenti cristiani dei genitori che i figli si indottrinano nella fede.

È tra le braccia della madre e del padre che i figli imparano a credere in Dio, a rispettare tutto ciò che è sacro, a recitare il Rosario, ad amare la Vergine, gli angeli e i santi.

È con i genitori che i figli devono imparare la verità della nostra fede, il Credo, i sette sacramenti, i dieci comandamenti e il modo corretto di vivere la vita come cristiani.

Don Bosco diceva che educare i figli è “formare dei buoni cristiani e degli onesti cittadini”. Non sempre la scuola offre ai bambini un’educazione morale corretta.

Rabbrividiamo quando leggiamo che i governanti vogliono introdurre nelle scuole insegnamenti morali che contraddicono la fede cattolica, ad esempio su temi relativi alla sessualità, alla castità e al pudore.

È triste sapere che in alcune scuole si insegna ai giovanni a usare i preservativi e che in certi istituti vengono addirittura collocate delle macchinette per distribuirli, promuovendo la promiscuità e il vivere la sessualità al di fuori del progetto divino.

È per questo che i genitori devono stare molto attenti a tutto ciò che i figli imparano e vivono nelle scuole di oggi. In alcune scuole pubbliche esistono opuscoli sull’“educazione sessuale” che sono delle vere e proprie aberrazioni.

Perché i genitori possano trasmettere ai propri figli una buona educazione cattolica è tuttavia necessario amarli con tutto il cuore, trascorrere del tempo con loro, rinunciare ai momenti di svago per stare con loro.

Senza tutto questo, non è possibile conquistarli ed educarli come si deve. Senza conquistarli, non è possibile parlare di cose di Dio che risultino convincenti per loro e vengano accettate.

Il figlio che non ama il genitore perché lo maltratta o lo umilia non può imparare ad amare Dio con lui. Il padre terreno è la prima nozione che il figlio ha del Padre del cielo.

Nei momenti di convivenza, al momento dei pasti, nelle chiacchierate durante le passeggiate, i genitori devono approfittarne per modellare la fede e il comportamento dei figli secondo la fede della Chiesa.

I genitori sono quelli che devono insegnare ai figli le buone maniere, il rispetto per ogni persona, soprattutto per gli anziani, i portatori di handicap e i poveri.

È in casa che il bambino deve imparare con i genitori cosa siano il carattere, l’onestà, la giustizia, l’amore, la purezza, la bontà, l’umiltà, a dire sempre la verità, a lavorare.

La famiglia dev’essere la prima scuola di virtù e buoni valori. Come si dice, “tale padre, tale figlio”.

Il libro del Siracide, al capitolo 30, dice che i genitori devono educare i figli. “Chi corregge il proprio figlio ne trarrà vantaggio e se ne potrà vantare con i suoi conoscenti” (v. 2). “Un cavallo non domato diventa restio, un figlio lasciato a se stesso diventa sventato” (v. 8). “Non concedergli libertà in gioventù, non prendere alla leggera i suoi difetti” (v. 11).

Gli educatori sono unanimi nel dire che la gente educa i figli molto più con l’esempio che con le parole. I genitori devono allora fare molta attenzione al proprio comportamento davanti ai figli.

Se il padre mente, il figlio imparerà a mentire; se il padre dice parolacce, il figlio le ripeterà; se la madre è pigra e trascurata, la figlia la imiterà; se i genitori pregano, i figli pregheranno, naturalmente, senza difficoltà.

In questo risiede l’importanza della famiglia nella formazione del bambino. E che dire dei tanti bambini che non hanno un padre al proprio fianco perché ha abbandonato la madre? La base di tutto è la famiglia. Il figlio ha il diritto di avere un padre, una madre, una casa, di essere amato ed educato.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

Top 10
See More