Aleteia logoAleteia logoAleteia
giovedì 28 Marzo |
Aleteia logo
Chiesa
separateurCreated with Sketch.

Louis e Zélie Martin hanno “fallito” nella via della santità?

martins_c2a9-antoine-mekary-_-aleteia

© Antoine Mekary / ALETEIA

Philip Kosloski - Aleteia - pubblicato il 14/07/16

Come Dio usa i “fallimenti” per i suoi scopi

Tutti noi sperimentiamo il fallimento, in piccoli modi – come sbagliare un test di geometria a scuola – o in modi abbastanza seri da cambiarci la vita. Indipendentemente dai dettagli, conosciamo tutti quel senso di affondamento che deriva dal fallimento.

Ma possiamo davvero definire qualsiasi delusione un vero e assoluto fallimento? Una cosa può sembrare negativa in un certo momento, ma cosa ne pensa Dio? Come sempre, controlla tutto e sa come trasformare un fallimento nella più grande benedizione della vita di una persona.

Prendiamo come esempio la vita di Louis e Zélie Martin.

Louis Martin, nato in una famiglia fortemente cristiana, decise di non seguire la carriera militare del padre, perseguendo invece la chiamata al sacerdozio. A 20 anni se ne andò sulle Alpi svizzere per entrare tra i Canonici Regolari della Congregazione Ospedaliera del Gran San Bernardo (l’ordine religioso famoso per il cane omonimo). I monaci gli chiesero di migliorare la sua conoscenza del latino. Lui cercò di impararlo, ma alla fine rinunciò.

Essendogli stato negato l’ingresso in monastero, Louis si fermò a Rennes e a Strasburgo per imparare l’altre dell’orologeria. Poi tornò ad Alençon, dove mise su il proprio negozio.

Anche Zélie (nata Marie-Azélie Guérin) crebbe in una famiglia devota, e anelava a consacrarsi a Dio nella vita religiosa. Cercò di entrare tra le Sorelle della Carità nell’ospedale di Alençon, ma la superiora la scoraggiò per via della sua salute fragile. Salda nella fede, Zélie pregò Dio: “Mio Dio, visto che non sono degna di essere tua sposa come mia sorella, entrerò nello stato matrimoniale per fare la tua santa volontà. Ti prego allora di farmi avere molti figli, e che possano essere tutti consacrati a te, mio Dio”.

Se aveva abbastanza fede da vedere dove Dio la stesse portando, Zélie aveva ancora il cuore spezzato per quel rifiuto. Scrisse molti anni dopo: “Per un periodo molto lungo, la mia mente e il mio cuore erano solo al monastero della Visitazione… Avrei voluto nascondere la mia vita con [mia sorella]”.

Zélie allora si dedicò a realizzare pizzi, iniziò la sua attività e divenne nota per questo.
LEGGI ANCHE: Preghiera ai genitori di Santa Teresina per tutte le famiglie

A Louis e a Zélie, quindi, non è mai stato permesso di provare la vita religiosa. Erano “fallimenti” agli occhi di molti (anche di se stessi) per non aver potuto dedicare la propria vita alla preghiera.

Poi, in un momento di pura Provvidenza divina, le due vocazioni “fallite” si guardarono mentre attraversavano il ponte di Saint-Léonard. Mentre si guardavano negli occhi, Zélie sentì una voce dal cielo dire “Questi è colui che ho preparato per te”.

Poco dopo quell’incontro si conobbero ufficialmente e si innamorarono. Non ci volle molto a convincerli del fatto che Dio li aveva destinati a un’unione d’amore, e così tre mesi dopo si sposarono.

Si scambiarono i voti in una cerimonia alla luce delle candele a mezzanotte nella chiesa medievale di Notre Dame d’Alençon il 13 luglio. Dopo essere entrati nel sacramento del santo matrimonio, i due contemplativi volevano ancora dedicare la propria vita alla preghiera.

Zélie scrisse infatti in seguito che ignorava i “fatti della vita” e piangeva al pensiero dei rapporti coniugali. Lei e Louis decisero allora di comune accordo di vivere come “fratello e sorella” nel loro matrimonio. Louis era particolarmente interessato a questo, visto che voleva vivere una vita coniugale di preghiera contemplativa.

Il loro confessore, però, alla fine intervenne, e chiese loro di abbandonare l’accordo virginale per il bene di allevare figli. Ancora una volta, a Louis e Zélie venne negato il desiderio di una vita dedicata al silenzio e alla preghiera.

Alla fine, è stata volontà di Dio che “fallissero” nella vita religiosa e “fallissero” nel desiderio di un matrimonio virginale. Anche se non avevano mai pensato di avere figli o anche solo di sposarsi, hanno ricevuto numerose benedizioni. Se non si fossero incontrati, se fossero rimasti celibe e nubile, non avremmo conosciuto la splendida Santa Teresa di Lisieux!

Se non avessero fallito nella vita, non avrebbero raccolto i frutti della vittoria.

Ricordiamo che vediamo solo una parte del progetto di Dio per noi sulla terra, e quelli che ai nostri occhi potrebbero sembrare dei “fallimenti” potrebbero essere la più grande benedizione che abbiamo mai conosciuto.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

Tags:
santa teresa di lisieux
Top 10
See More