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Perché Madre Teresa non ha spinto alle conversioni?

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SIMCHA FISHER - pubblicato il 07/09/16

Madre Teresa continua a creare scompiglio. Per accompagnare la sua canonizzazione, alcuni hanno condiviso delle citazioni su di lei, ma in senso non di ammirazione quanto di costernazione. Dicono che non le importava abbastanza della diffusione del Vangelo. Dicono che affermava di servire Cristo, ma dov’era la spinta a catechizzare e a convertire? Si prendeva cura del corpo sofferente dei poveri, ma lasciava marcire la loro anima.

Ecco qualche citazione che sembrerebbe sostenere queste critiche:

Da una dichiarazione del postulatore della sua causa di canonizzazione:

Quando le ho chiesto se convertiva ha risposto: “Sì, converto. Ti converto a diventare un induista migliore, o un musulmano migliore, o un protestante migliore, o un migliore cattolico, un parsi migliore, un migliore sikh, o un migliore buddista. E dopo che hai trovato Dio, sta a te fare ciò che Dio vuole che tu faccia”.

Detta in altri termini, da Il Cammino Semplice di Madre Teresa:

Ho sempre detto che avremmo aiutato un induista a diventare un induista migliore, un musulmano a diventare un musulmano migliore, un cattolico a diventare un cattolico migliore.

Ed ecco una citazione dalle Costituzioni delle Missionarie della Carità:

Non imporremo a nessuno la nostra fede cattolica, ma rispetteremo profondamente tutte le religioni, perché non è mai lecito per nessuno costringere gli altri ad abbracciare la fede cattolica contro la loro coscienza.

(Notare nell’ultima citazione le parole “imporremo” e “costringere”, saranno importanti in seguito).

Chiariamo una cosa: la Chiesa ha sempre insegnato che non esiste salvezza al di fuori della Chiesa – o, come dice il Catechismo:

Formulata in modo positivo, significa che ogni salvezza viene da Cristo-Capo per mezzo della Chiesa che è il suo corpo: Il santo Concilio “insegna, appoggiandosi sulla Sacra Scrittura e sulla Tradizione, che questa Chiesa pellegrinante è necessaria alla salvezza. Infatti solo Cristo, presente per noi nel suo corpo, che è la Chiesa, è il Mediatore e la Via della salvezza; ora egli, inculcando espressamente la necessità della fede e del Battesimo, ha insieme confermato la necessità della Chiesa, nella quale gli uomini entrano mediante il Battesimo come per la porta. Perciò non potrebbero salvarsi quegli uomini, i quali, non ignorando che la Chiesa cattolica è stata da Dio per mezzo di Gesù Cristo fondata come necessaria, non avessero tuttavia voluto entrare in essa o in essa perseverare”.

Essere cattolici non è solo preferibile, ma essenziale. La Chiesa cattolica è la via più diretta e indispensabile per arrivare a Cristo.

Il Catechismo continua sostenendo che

questa affermazione non si riferisce a coloro che, senza loro colpa, ignorano Cristo e la Chiesa: “Infatti, quelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, e tuttavia cercano sinceramente Dio, e sotto l’influsso della grazia si sforzano di compiere con le opere la volontà di Dio, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza eterna”.

Ed ecco quello che interessa un po’ di più la questione. Il Catechismo aggiunge:

La Chiesa riconosce nelle altre religioni la ricerca, ancora “nelle ombre e nelle immagini”, di un Dio ignoto ma vicino, poiché è lui che dà a tutti vita, respiro e ogni cosa, e vuole che tutti gli uomini siano salvi. Pertanto la Chiesa considera tutto ciò che di buono e di vero si trova nelle religioni come una preparazione al Vangelo, “e come dato da colui che illumina ogni uomo, affinché abbia finalmente la vita”.

È probabile che per chi è membro battezzato della Chiesa e per chi cerca bontà e verità nelle altre religioni, questa “preparazione al Vangelo” culmini solo al momento della morte, quando Cristo dissiperà ogni ombra e si rivelerà a ciascuno di noi, chiedendoci di compiere la nostra scelta una volta per tutte.

Dio può salvare tutti gli uomini, Dio vuole salvare tutti gli uomini, ed è perfettamente possibile che Dio salvi molti più uomini di quello che faremmo se dipendesse da noi. Quando un uomo lotta per cercare bontà e verità, Dio vede, comprende e accetta il suo servizio. Come potrebbe essere altrimenti? La Chiesa è stata fatta per noi, perché siamo piccoli e bisognosi, ma Dio non è confinato alle sue mura.

Benissimo, ma anche se è così, e anche se è possibile trovare la salvezza senza essere un membro battezzato della Chiesa cattolica, perché Madre Teresa non si è impegnata di più per portare le persone fuori dalle “ombre e immagini” di altre religioni che potevano contenere solo una piccola porzione della verità? Perché non ha provato con più impegno a portare quell’induista o quel buddista a riconoscere che Gesù è il Signore?

Una domanda migliore: come potrebbe chiunque provare a farlo con più impegno di lei?

Cos’ha fatto Madre Teresa? Ha mostrato il volto di Cristo alla gente ogni giorno della sua vita, direttamente quanto lo può fare un essere umano. Ha rivelato la realtà per cui Dio è amore, e che tutte le azioni d’amore sono azioni che rendono gloria a Dio. Ha rivelato la verità per cui Dio ha creato e ama tutti gli esseri umani, a differenza di alcune delle Sue creature che si permettono di disprezzarsi o forzarsi a vicenda.

E ha rivelato la verità per cui l’amore è una scelta – che Dio è un Padre, non un padrone di schiavi, e che non obbliga, non minaccia e non costringe. Ha rivelato la verità per cui Dio ci dona il libero arbitrio, offre a ciascuno di noi un dono indicibilmente generoso e ci permette di accettarlo o meno.

Tutte queste sono verità fondamentali del Vangelo che Madre Teresa ha insegnato a ogni persona a cui ha pulito le ferite, a cui ha lavato i piedi, di cui ha affrontato l’abuso.

Se sei un convertito, se hai abbandonato la fede e poi sei tornato, chiediti questo: cos’è che ti ha riportato indietro? È stata una persona che ha insistito o ti ha minacciato? È stata una persona che ti ha imposto qualcosa? Qualcuno che ti ha detto che non avevi altra scelta se non essere cattolico? Qualcuno che ha ti ha lesinato amore, attenzione, cura o tenerezza? È così che ti si è aperto il cuore?

O è stato per una scintilla d’amore? Amore diretto a te, dove sei, come sei, in un linguaggio che riesci a comprendere?

È così che si verificano le vere conversioni: non quando noi (come dice Josef Ratzinger) otteniamo un “Cattolico” stampato sul nostro passaporto. Non quando siamo terrorizzati o imbrogliati o spinti a sederci e a stare zitti nel banco. Possiamo rispettare tutti i nostri doveri come cattolici decennio dopo decennio ed essere comunque chiusi nei confronti di Dio.

L’ho visto. L’ho vissuto. Non è vera fede, non deriva da Dio. I cuori di questo tipo non si convertono.

Un cattolico che resta nella Chiesa solo perché non ci ha mai pensato molto, o perché crede che sia il modo migliore per far andare avanti il sistema, o ancora perché ritiene di essere migliore di chiunque altro o pensa che Dio lo punirà se si allontana è una persona che non conosce Dio, indipendentemente da quello che dice il suo “passaporto” spirituale.

Al momento della nostra morte, sarebbe meglio essere un induista fedele che un cattolico di questo tipo, che non riconoscerebbe Gesù se Questi lo chiamasse o si mostrasse come l’affamato, l’assetato, il nudo, il malato, il senzatetto, il carcerato, il morto.

È meglio conoscere e amare quello che è Cristo, anche se non si conosce ancora il Suo nome.

Se Madre Teresa era felice di mostrare l’amore di Cristo agli induisti e di vederli morire ancora induisti, allora è perché, come ha detto Ratzinger, l’assenso al nascondimento di Dio è una parte essenziale del movimento dello spirito che chiamiamo fede. Madre Teresa ha fatto tutto ciò che era in suo potere per mostrare l’amore di Cristo ai bisognosi. La sua fede straordinariamente forte le ha permesso di lasciare il resto al nascondimento di Dio.

***

NOTA: Simcha Fisher non è una teologa, ma una casalinga che ha tenuto aperti occhi e orecchi per quarantun anni e pensa di aver iniziato a comprendere una o due cose su Gesù. Se sbaglia a livello teologico è un errore sincero, non motivato dal desiderio di portare le anime alla perdizione. Vuole ascoltare argomentazioni oneste che le mostrino dov’è uscita fuori strada. Grazie.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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