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Perché non ho paura di amare mio marito più di quanto mi ama lui

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Rido

Elizabeth Pardi - pubblicato il 18/01/17

Amare mio marito senza aspettative non è debolezza o stupidità. È una cosa coraggiosa e gratificante

La mia frustrazione aumentava man mano che si avvicinavano le 19.00. Avevo una cena che aspettava nel forno, un bambino esigente che stava diventando sempre più difficile da intrattenere e un marito che credevo sarebbe stato a casa per le 18.00, ma se lo chiamavo venivo indirizzata subito alla segreteria telefonica.

Sapevo che probabilmente era rimasto intrappolato a lavoro o nel traffico, e il suo telefono aveva smesso di funzionare più di una volta.

Nonostante questo, mi sentivo totalmente dipendente per il fatto di starmene seduta a casa ad aspettare. “È patetico”, ho pensato. “Se non gli importa abbastanza di arrivare a casa in tempo o di entrare in contatto con me, a me non importa di stare qui ad aspettarlo”.

Allora ho preso il bambino e sono andata ad aspettare altrove. Più tardi, quando finalmente sono tornata a casa, dove lui stava aspettando, ho scoperto che avevo ragione. Il suo telefono aveva smesso di funzionare nel pomeriggio, e il capo lo aveva chiamato per una riunione quando stava quasi per uscire.

Mentre ero a letto quella sera, ancora convinta della bontà della mia decisione di lasciarlo tornare in una casa vuota, sono rimasta colpita da una citazione su Pinterest: “Non aver paura di essere quello che ama di più”. Intrigata, ho seguito il link verso un sito chiamato The Loveumentary, e ho visto che queste parole erano state pronunciate da una donna di 80 anni di nome Anne Gaston. Intervistata dallo scrittore Nate Bagley, che stava raccogliendo consigli sul matrimonio per i giovani, le è stato chiesto quale consiglio potevano offrire lei e il marito dopo 60 anni di matrimonio. La risposta di Anne è stata sensibile e coraggiosa al tempo stesso: “Amare più di quanto si è amati non è stupidità, pazzia o insensatezza. È la cosa più coraggiosa che si possa fare nella vita”.


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Leggendo tutto questo mi ci sono identificata, e ho provato un po’ di vergogna perché le mie azioni precedenti andavano contro la volontà di amare di più. Anziché fare questo, avevo agito per paura – paura di essere quella che fa di più, che aspetta di più, che è più disponibile, che ama di più. Perché? Perché credevo che essere quella persona significasse essere debole.

Nel suo testo, Bagley ha osservato che purtroppo la maggior parte di noi è portata a credere che la persona a cui importa meno in una relazione sia più felice e più libera. Dopo la sua intervista con Anne, però, Bagley crede fermamente nel fatto che considerare l’amore una debolezza sia un errore: “Amare più di quanto si è amati non è stupidità, pazzia o insensatezza. È la cosa più coraggiosa che si possa fare nella vita”. E argomenta che la libertà che stiamo cercando arriva quando ci permettiamo di amare di più l’altro: “L’amore è il combustibile che fa funzionare i rapporti”, sostiene. “Il vero amore è offerto senza condizioni o aspettativa di reciprocità”.

Ho capito che questo significa donare, anche senza la garanzia di ricevere. Significa aspettare il proprio coniuge, anche quando è in ritardo, perché si è emozionati all’idea di vederlo di nuovo. Significa offrirgli il proprio cuore, e confidare nel fatto che se ne prenderà cura.

Dopo essere entrata in questa nuova filosofia, ho parlato con il nonno 95enne di mio marito, che è stato felicemente sposato per 75 anni. Quando gli ho chiesto il segreto del suo matrimonio ha risposto: “La pazienza. Quando sono rimasto assente per due anni durante la guerra e lei stava allevando nostra figlia, sono certo che non avesse sempre voglia di aspettarmi. Grazie a Dio è stata paziente”.


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La sua risposta, simile a quella di Anne, mi ha emozionata. Se sua moglie ha potuto aspettarlo amorevolmente per due anni, io avrei potuto certamente aspettare un’ora in più alla fine della giornata. Avrei dovuto considerarla un’opportunità per amare di più mio marito, rendendolo la mia priorità. Non è facile da fare, soprattutto nei momenti di vulnerabilità, quando sento di non essere la sua priorità, ma la ricompensa è maggiore.

“Quando non abbiamo paura di essere quello che ama di più e troviamo qualcuno anch’egli impegnato ad amare molto, abbiamo l’esperienza di ricevere amore proprio (e soprattutto) nei momenti in cui lo meritiamo di meno”, ha osservato Bagley.

Ora non ho dubbi: vale la pena di aspettare questo tipo di amore.

[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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