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Il ritorno alla fede di Jovanotti. Dio esiste? «Disposto a crederci un po’…»

Lorenzo Jovanotti

Gelsomino Del Guercio - Aleteia Italia - pubblicato il 11/11/17

Il nuovo singolo è un inno alla vita e richiama un rapporto (di lungo corso) tra il cantautore e la spiritualità

Vaticano, Dio, fede. Un ritorno alle origini, raccontati in un video girato nei dintorni di Piazza San Pietro. E’ “Oh vita”, la nuova canzone di Jovanotti, un inno alla vita in cui il cantautore si interroga anche sulla presenza di Dio.

In una strofa canta:

Mr Fantastico se esiste un Dio, forse sì, forse no, boh

ma ascolto le storie disposto a crederci un po’

che siamo figli di qualcuna il resto è tutto da fare

non ho radici ma piedi per camminare

Come posso io

non celebrarti vita

oh vita

oh vita

“Mi sono affacciato dalla finestra del Papa”

Questa sua “disposizione” a pensare che un Dio possa esistere è il filo conduttore di tutta la sua carriere. Un “dentro” e “fuori” dalla religione che segna il suo percorso artistico. E’ come se la presenza di Dio lo incuriosisse ma mai al punto da definirsi un credente cattolico.

Questo suo rapporto con la fede affonda sicuramente nei ricordi d’infanzia, quando il piccolo Lorenzo Cherubini, romano doc, abitava con la famiglia all’ombra del Cupolone. «Il babbo lavorava in Vaticano come factotum, da bambino avevo accesso dappertutto, una volta mi sono affacciato dalla finestra del Papa» (La Stampa, 1 settembre 2013).

“Ho chiamato mia figlia Teresa, come Madre Teresa di Calcutta”

Sempre grazia al padre, il rapper è diventato “fan” di una donna dalle straordinarie virtù e dalla incredibile fede: Madre Teresa di Calcutta in Vaticano. «Quel giorno – prosegue – mi sono messo in un angolo e l’ho guardata mentre camminava: era immensamente piccola, ma era un gigante perché aveva messo in pratica la sua fede».

Poi rivela che il giorno successivo alla scomparsa di Madre Teresa, mentre era in aereo di ritorno da un concerto allo stadio Flaminio, ha preso una decisione importante: «Proprio in quel momento, di comune accordo con la mia compagna Francesca, ho pensato che se avessi avuto una figlia, l’avrei chiamata Teresa» (da “Jovanotti. Mai dentro, mai fuori” di Michele Caporaso).




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Ispirato dal Cantico dei Cantici

Non hai mai nascosto che le sue melodie dolci dedicate alle donne, ed in particolare a sua moglie, siano ispirato da un noto libro biblico.

«Certe cose alla tua donna non le dici – diceva sempre nell’intervista alla Stampa datata 2013 – Gliele canti. Era già così nel Cantico dei Cantici».




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Il prossimo e la brama del successo

Così come ha sempre evidenziato i valori (estremamente evangelici) che segnano la sua vita: gioia, voglia di donarsi al prossimo, il non farsi abbindolare dalla fama e della popolarità.

Come in un celebre incontro con Padre Antonio Spadaro all’Università La Sapienza (L’Occidentale, gennaio 2010) in cui Jovanotti parlava di successo come «gioia» nel fare le cose, e soprattutto nel donarle, e ricevere quei sorrisi, quei «regali» dagli altri, che per lui sono uno scopo, la forza per andare avanti giorno dopo giorno, per non essere «incatenato» a un successo fine a se stesso.




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Cosa è l’aldilà

In quell’incontro il cantautore ha parlato dell’aldilà, dicendo che la gioia è come un credo, una forza dal «potere salvifico», la sua ragione di continuare: «Oso pensare che l’Aldilà non sia altro che questo: un comico che ti fa ridere, un artista che ti fa emozionare, una risposta dell’altro. Tutto questo ti fa provare cos’è l’Aldilà. Ho questo sospetto: che l’eternità sia gioia, estasi, fusione degli elementi».

I salmi e il preservativo

In un’intervista a Tv Daily in quegli anni (2009) Lorenzo manifestava tutti i dubbi, la “confusione”, le sue incertezze in merito alla religione cattolica, che, di fatto, si sono protratti sino a “Oh vita” e a quel “se esiste un Dio, forse sì, forse no, boh Dio”:

«Sono cresciuto dentro la religione cattolica con tutta l’ipocrisia che si porta appresso. Ho preso tutti i sacramenti, fino al matrimonio. Ho fatto lo scout come tanti altri ragazzi e col tempo ho maturato un forte interesse e una certa familiarità con i temi religiosi (..) Però, di lì, a dire che ho un’opinione precisa riguardo a Dio e alla religione, faccio fatica. Le scritture, la Bibbia, le vite dei Santi, e i salmi mi piacciono molto come letture. Soprattutto i salmi, che si leggono nel tempo di una canzone, ma la Chiesa, come istituzione, a me non interessa molto».

«Quando sento alcune opinioni del papa sui giornali, come l’ultima sui preservativi e l’Africa, pur sapendo che sono cazzate non ci sto a pensare troppo. Ti dico, nella mia vita, sono venuto a contatto con molte contraddizioni interne ed esterne alla Chiesa, che mi hanno reso forse impossibile farmi un’idea precisa di religione o credo. Ad esempio, dopo anni, ho ritrovato il prete della mia parrocchia, di quando ero piccolo, padre Ermanno, che ora ha due figlie e non è più un prete. È stato bello rivederlo nelle sue nuove vesti. Da ragazzo, per dirne un’altra, osservavo il mio capo boyscout leggere Lotta Continua in chiesa».

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