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I “Diari” di Carmen Hernández: un sofferto canto d’amore a Gesù

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V.S./Wikipedia

Silvia Lucchetti - Aleteia Italia - pubblicato il 15/11/17

Nella “Notte oscura” della co-iniziatrice uno dei segreti della fecondità del Cammino Neocatecumenale

Oggi a Roma alle 18.00, presso l’Auditorium Centro Congressi Cei verrà presentato il libro “Diari. 1979-1981” (Cantagalli editore) di Carmen Hernández Barrera, co-iniziatrice insieme a Kiko Argüello del Cammino Neocatecumenale, morta il 19 luglio 2016 all’età di 85 anni. Interverranno il cardinale Cristoph Schönborn, arcivescovo metropolita di Vienna e presidente della Conferenza Episcopale dell’Austria, Costanza Miriano, giornalista e scrittrice e Kiko Argüello.

Carmen ha tenuto i suoi Diari per trent’anni, il libro ne raccoglie i pensieri dal 1979 al 1981, ma poco a poco ogni scritto verrà pubblicato “per il bene spirituale dei fratelli del Cammino e della Chiesa” (Kiko Argüello).




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Papa Francesco: La sofferenza di Carmen trasformata in offerta

Con queste parole Papa Francesco apre il libro, ringraziando Kiko per averglielo donato e riassumendone il significato profondo:

«Mi rallegra molto il fatto che attraverso queste pagine si renda tangibile la testimonianza di un grande amore a Gesù, la cui luce trasforma la sofferenza in offerta, la stanchezza in allegria, la vita in un tempo per evangelizzare».

Sempre in comunione intima e amorosa con Gesù

Sì, è proprio così. Scorrendo i passi dei “Diari”, le confessioni dell’autrice, i suoi pensieri, anche quelli più amari e pieni di solitudine, hanno il sapore dell’offerta. In ogni pagina sono potentissimi l’amore e la comunione con Gesù, la relazione profonda con Lui a cui affida i piccoli momenti della giornata, le sofferenze, le gioie, le prove che vive in un dialogo ardente e incessante.

50 anni di missione itinerante

Cinquant’anni di missione itinerante senza fermarsi mai: viaggi, scrutini, visite a tante comunità a Madrid, Zamora, Barcellona, Parigi, Roma, Firenze, Ivrea… “Ascoltando e ascoltando ogni fratello sulla sua vita, le sue sofferenze e la sua storia, illuminandola alla luce della fede, della croce gloriosa di Nostro Signore Gesù” (Kiko Argüello).
Carmen scrive ogni giorno, ogni notte, in ogni luogo del mondo dove si trova per annunciare il Vangelo, e le sue parole sono preghiera, supplica, lettera d’amore.




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“Ti amo”, “Gesù mio”, “Vieni”

Ho scelto alcuni pensieri del 1979 dove si alterna il dolore alla gioia, ma dove è sempre viva e feconda la fede, la gratitudine e l’amore nei confronti di Gesù, lo Sposo. “Ti amo” ripete Carmen, “Gesù mio” scrive, “Vieni” incalza. Pensieri di una donna consapevole che la sua povertà può essere riempita solo da Dio da cui mendica continuamente lo Spirito. Leggendo comprendo cosa significhi affidarsi completamente al Signore, soffrire e rallegrarsi solo in Lui, godere la vita per Lui, sopportare i pesi per amor Suo.

28. Come poveretti sepolti… Signore, credo in Te, anche se sono abbattuta, triste. Fai bene tutte le cose. Grandezza nella tua creazione. Misterioso nelle tue opere. Tragica la vita dell’uomo. I problemi terribili nella Chiesa. Resta come unica risposta il tuo Regno sulla Croce. Gesù, Amore mio, misterioso, grande, unico, rallegra la mia vita. Vieni, Signore, vieni! (Puebla de los Ángeles, 9 febbraio 1979) 90. Si smuovono tutte le fondamenta, Gesù mio, dentro di me. Resti Tu, solo Tu, Roccia imperitura, unica. Amore mio, sospiro la tua presenza, il tuo amore, la tua santità. Vieni, Amore mio. Tu conosci tutte le cose. Ti attendo, Spirito Santissimo, buono, consolatore. Ti amo. Vieni a me. Trasformami. Vieni, Gesù. (14 maggio 1979) 113. Gesù, come potrò renderti grazie? Mi riempi di fortezza, di amore, di consolazione, di energia. Ti amo, Gesù mio. Mi circondi di beni. Grande, incommensurabile sei, Signore, unico, meraviglioso. Che allegria, Gesù. Mi rialzi, mi ridai vita, Gesù mio, mia Roccia, Amore mio. Ti amo. (Santa Marinella, 8 agosto 1979) 115. Il tempo vola e non mi importa, perché mi ami e sento rinnovarsi la vita eternamente. Tu, Eterno, invincibile. Signore, Ti amo. (Santa Marinella, 10 agosto 1979)



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L’umanità di Carmen

La bellezza di queste pagine è scoprire la profonda umanità di Carmen che non risparmia nulla al Signore, nulla dei suoi peccati, dei suoi pensieri brutti, delle sue debolezze. Si definisce “taccagna” in alcuni appunti, incapace di annunciare il Vangelo, e ancora drogata di sigarette:

467. (…) Gesù mio, perdo tanto tempo a fumare e poco a stare con Te. Tu sempre sei con me. Gesù, poiché a Te tutto è possibile, liberami dal fumo! Ti amo (…) (Madrid, 21 gennaio 1981)

A volte mostra la sua insofferenza per alcuni aspetti del carattere di Kiko così diverso dal suo, supplica il Signore di benedirlo, di suggerirgli le parole giuste, lo ringrazia per le ispirazioni che gli offre. Poi non nasconde il peso della missione, la sua angoscia, la stanchezza. Sono scritti sinceri, umili, schietti, senza trucco, dove la Parola di Dio risuona nella quotidianità di una donna sempre in cammino. Carmen è consapevole di parlare con Colui che sa tutto del suo cuore, l’unico che può consolarla e colmarla.

“Soffrendo in silenzio”

Scrive Kiko nell’introduzione:

È veramente eroico che Carmen sia stata con me cinquant’anni, sempre soffrendo in silenzio. Senza mostrarlo a nessuno, sola con Lui. (…)Leggendo il suo amore a Cristo mi sento piccolo e povero e non so come ringraziare Dio per la grazia immensa di aver avuto Carmen come compagna nella missione.

Nel libro c’è il dolore, il sentirsi inadeguata al suo compito, la disperazione, l’insofferenza, la debolezza, il male dell’anima, come afferma nella prefazione il cardinal Ricardo Blázquez Pérez – Presidente della Conferenza Episcopale Spagnola – che scrive:

“Malgrado tutto non si è mai sottratta alla missione né ha mai rifiutato la croce apostolica”.

Carmen Hernández

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La “Notte oscura” di Carmen: uno dei segreti della fecondità del Cammino

La sofferenza di Carmen, continua il cardinale…

… ci ricorda, nelle dovute proporzioni, la crisi di fede che soffrirono, ad esempio, Santa Teresa del Bambin Gesù e Santa Teresa di Calcutta, che abbiamo conosciuto soltanto dopo la loro morte. Attraverso questi Diari abbiamo ora accesso a ciò che Carmen, in gran parte, ci ha tenuto nascosto. La croce per la missione e l’amore a Gesù Cristo ci offrono i due volti di una donna innamorata del Signore e sempre fedele al compito ricevuto.

Forse uno dei segreti della fecondità del Cammino, come afferma monsignor Ricardo Blázquez Pérez, risiede nella sofferenza silenziosa e orante di Carmen:

Come non pensare che la sofferenza di Carmen, per anni ed anni accanto a Kiko, portando silenziosamente la croce della missione, non sia anche un segreto della fecondità del Cammino Neocatecumenale? Le parole di Kiko e la preghiera di Carmen hanno reso potente l’annuncio del Vangelo e la chiamata alla conversione.

Pensieri del 1980 e 1981:

154. Mi duole il risveglio, la vita, il letto. Un profondo lamento ti chiama, ti cerca. Mi perseguita l’accusatore uccidendo in me ogni speranza, ogni futuro, e amareggiandomi il passato. Gesù, Gesù, Gesù, consolatore, difensore, perdonatore, gratuito, Ti voglio bene, Ti cerco, Ti amo. Strappami da questa tenebra. Vieni, Gesù. Vieni, Tu, Spirito Santo. E’ già notte. Dopo l’Eucaristia serenità. Gesu mio, quanto sto imparando dalla solitudine, sofferenza, fantasmi terribili. La verità e l’Altro, l’Amore. Gesù, Signore, vieni ad illuminare il risveglio. Tu, sei Tu l’Altro e mi ami. Grazie, Signore. Chi mi accuserà? (12 gennaio 1980) 474. Gesù, mi sveglio cercandoti. Solo in Te c’è la ricostituzione, la serenità, il futuro. Tu solo sei. Aiutami, rallegra la mia vita. Insegnami a perdonare e a riconoscere il mio corpo di schiavitù e di peccato. Ti amo. Tu, “sopportatore” delle mie infedeltà, Tu sempre fedele, Ti amo. Aiutami. Incontro a San Martino con la terza comunità di Firenze. Gesù mio. (Firenze, 28 gennaio 1981) 521. Riposo. Gesù mio, ho riletto l’anno passato, il 1979, per tutta la notte, e il 1980 uguale… è  malattia o ci sei Tu in tutta questa sofferenza? Lampi di sollievo in mezzo a questa oscurità. Gesù mio, libera il mio cuore! Gesù! Gesù, Gesù mio, sulle acque trafigga la tua voce il mio cuore. Tu, vittorioso sulle acque, invincibile, parlami! Vieni, fa’ splendere il tuo volto su questa notte della mia vita. Slegami. Gesù, giorno sereno, incredibile. Non lasciarmi tornare a ricreare attorno fantasmi. Mi ha fatto bene la quiete di questa mattina, Gesù mio. Breve è la vita dell’uomo. A pochi passi dalla morte e mi preoccupo ancora delle cose di quaggiù. Come sono stupida. Aiutami. Tu sei, Signore. Risuoni la tua voce nel mio cuore. Aiutami! (Roma, 16 marzo 1981) 527. Preghiera nella notte oscura. Signore, “dal nemico maligno difendimi”. Tu sei, Signore, sveglia il mio orecchio alla tua voce: “Io Sono, Io sono. Non temere”. Tu sei, Signore. Io Ti ho visto. Ricordami la storia, la tua presenza, le tue apparizioni, la tua Parola incarnata tante volte in tutta la sua ricchezza e potenza. Se Tu non sei qui, tutto allora è menzogna. Mi si paralizzi la mano destra, se di te mi dimentico, Gerusalemme!. Difendi Kiko, Gesù mio. (Arcinazzo, 22 marzo 1981)



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Mentre chiediamo al Signore per Carmen il ristoro per le sue fatiche e le sue sofferenze, insieme al cardinal Ricardo Blázquez Pérez, “rendiamo grazie al Signore per il dono della sua persona e della sua vita consegnate all’evangelizzazione”, pregando ad ad alta voce con questa orazione tratta dal suo diario: “(…) Dolce Gesù mio, concedimi parole di amore, di luce, per rivelare il tuo nome. Aiutami, ispirami, oppure fammi essere presente in silenzio. Che sia opera tua”.

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