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Vuoi godere della Verità o possederla? Sei piccolo o dotto?

mani aperte

© Roman Gorielov/SHUTTERSTOCK

don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 05/12/17

Il commento al Vangelo di oggi di don Luigi Maria Epicoco

In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono». (Luca 10, 21-24)

“In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: “Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”. Con questa gioia che deflagra nel cuore di Gesù, inizia il Vangelo di oggi. È una gioia che si fa rivelazione di una verità di fondo: Dio nasconde le cose ai sapienti e ai dotti e le rivela ai piccoli. E questo lo fa perché sa bene che non è sbagliato essere sapienti o dotti, ma sa anche bene che la tentazione più grande di uno che pensa di essere intelligente è quella di possedere e manovrare la Verità. I piccoli l’accolgono e basta. Non contaminano le cose vere. Ne diventano solo dei preziosi contenitori di cristallo, trasparenti e puliti. Così Dio si racconta più volentieri ai “piccoli” e lascia invece che i sapienti gironzolino a vuoto nei loro ragionamenti. A coloro che il mondo considera “piccoli” perché ignoranti, perché poveri, perché deboli, perché ultimi, Dio rivela le cose in maniera più chiara e netta. È avvantaggiato in queste persone, perché solitamente proprio a causa del loro sentirsi scartati, non perdono tempo a volersi mettere in mostra e impiegano le loro migliori energie ad accogliere più che a dimostrare. A quelli invece che hanno avuto tutto, che hanno magari anche studiato, e hanno pensato che la sapienza consisteva nel sapere tante cose, Dio fa più fatica a farsi capire, perché la Verità non è mai sapere tante cose, ma sapere il “sapore” delle cose, intuirne il senso, provarne gratitudine. I piccoli godono della Verità, i dotti invece vogliono possederla. Dio lo si capisce solo quando si smette di volerlo possedere. Ma il vangelo di oggi non è un invito all’ignoranza o al disprezzo della conoscenza. È un invito ad avere l’atteggiamento esistenziale giusto davanti alla Verità. A pugni chiusi è difficile poter prendere qualcosa. Bisogna invece aprire le mani, tenerle libere, tenderle. Solo così non si custodisce aria ma sapienza.

#dalvangelodioggi

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