Nello studio degli angeli un momento cruciale è il loro ingresso nel regno di Dio. Questo sarebbe avvenuto ancora prima della Creazione.
In “Gli angeli e la santa eucaristia” (Edizioni Segno), donMarcello Stanzionedocumenta questo momento.
L’ingresso nel regno dell’armonia
«Quando Dio creò gli angeli – scrive Stanzione – non li ammise subito nel regno dell’armonia, perché creati in libero arbitrio, per cui soggetti a cambiamento di volontà. Per accedere alla Grazia divina essi furono sottoposti a delle prove. Poiché Dio è Amore e non vuole imporre la sua volontà, ma vuole essere amato e servito con sincero cuore ed amore, che ripagherà nel più degno posto di luce nel regno dell’armonia. Questo vale anche per l’uomo».
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L’Ufficio dei capi e l’obbedienza
La prima prova che gli angeli dovettero affrontare, fu l’obbedienza. Tra le miriadi e miriadi di angeli creati, Dio ne scelse un gruppo, detti Arcangeli, con l’Ufficio di capi. Quattro, con il massimo grado d’Ufficio loro affidato, e cioè: Lucifero (che significa figlio dell’Aurora); Michele (Chi come Dio?), Gabriele (Forza di Dio), Raffaele (Medicina di Dio).
Alla prova dell’obbedienza, che consiste nel senso dell’ordine (qualora quest’ultimo venisse a mancare, regnerebbe il caos), accadde la “rottura” tra Dio e Lucifero.
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La differenza tra Lucifero e Michele
Dio Trino è Ordine perfetto e infinito: per questo, agli Angeli, obbedire tornava a loro conto. Ma Lucifero, considerato primo Arcangelo, mostròdissenso; nel suo orgoglio ribollivano già segnali di ribellione. Invece, Michele si umiliò: “Ho ricevuto sapienza, potenza, bellezza ed alti Uffici di comando senza aver compiuto alcun merito”, disse, e accettò di obbedire eternamente.