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San Cipriano era davvero un mago?

lenda São Cipriano Santa Justina

Wikimedia / CC

Aleteia - pubblicato il 16/11/18

E il “Libro di San Cipriano” esiste davvero?

Uno dei nomi più enigmatici nella lista dei santi della lunga tradizione cristiana è quello di San Cipriano. Per molti, questo nome è noto non per la storia del santo in sé, ma per il misterioso “Libro di San Cipriano”, che contiene rituali di occultismo, esorcismo, magia e congiure popolari (“simpatie”).

Ma il “Libro di San Cipriano” esiste davvero?

Ci sono varie versioni di un libro conosciuto con questo nome. Si tratta di un grimorio, ovvero di una raccolta di rituali e presunti incantesimi che in base a varie leggende sarebbero stati scritti da un tale Cipriano prima della sua conversione al cristianesimo.

Questo libro, però, apparve solo nel XIX secolo, moltissimo tempo dopo la morte del santo chiamato Cipriano, vissuto nel III secolo.

Per riassumere, esiste davvero un libro di incantesimi attribuito a San Cipriano, ma è pseudo-epigrafico, ovvero di falsa attribuzione. Non c’è alcuna prova storica del fatto che questo libro sia stato scritto da qualcuno chiamato Cipriano, e men che meno che questo Cipriano sia stato un vescovo canonizzato dalla Chiesa. Al contrario, gli indizi più seri puntano all’inesistenza di un rapporto tra questo testo e il presunto autore.

Ma San Cipriano è esistito veramente?

Sì, è esistito, ma non è il Cipriano a cui viene attribuito il famoso grimorio. In realtà ci sono due Cipriani, che hanno finito per essere confusi tra decine di leggende di trasmissione orale: uno è esistito davvero, l’altro probabilmente no.

San Cipriano di Cartagine

Il Cipriano storico è San Cipriano di Cartagine, nato nel III secolo nel territorio oggi appartenente alla Tunisia, in Nordafrica. All’epoca Cartagine faceva parte dell’Impero Romano, che si estendeva in Europa, Asia e Africa.

Di famiglia ricca e pagana, Cipriano era un eccellente avvocato e grande maestro di retorica. Divenne cristiano quando aveva già 35 anni, con una conversione radicale che stupì molta gente.

Poco tempo dopo venne ordinato sacerdote e nel 249 vescovo, durante un periodo molto difficile per la Chiesa africana. Ebbe un ruolo importantissimo nell’organizzazione della Chiesa in quella regione, e compose una rilevante raccolta di documenti, soprattutto di lettere sulla fede, la morale e il culto cristiano.

Affrontò anche due grandi ondate di persecuzione contro i seguaci di Gesù Cristo, promosse dalle autorità romane ancora pagane. Nel 258 venne denunciato, arrestato, processato e condannato a morte, offrendo la vita come martire della Chiesa.

“San” Cipriano di Antiochia

Anche l’altro presunto “San” Cipriano sarebbe vissuto tra il III e il IV secolo, ma ad Antiochia, nel territorio oggi appartenente alla Turchia. Sarebbe stato vescovo di quella città – ed è a questo proposito che sorgono le controversie più rilevanti, perché non ci sono registri storici affidabili al riguardo.

Molti studiosi sostengono che questo Cipriano non sia mai esistito, e che le storie su di lui siano nate dalla confusione con l’omonimo e coetaneo vescovo di Cartagine. Le fonti su Cipriano di Antiochia, di fatto, pur essendo molto antiche sono notevolmente contraddittorie. Ci sono anche sermoni, come quello di San Gregorio Nazianzeno, che mescolano racconti su San Cipriano di Cartagine e su un tale Cipriano che sarebbe stato “mago” ad Antiochia prima di convertirsi alla fede cristiana ed essere ordinato vescovo.

Secondo le leggende su quest’ultimo Cipriano, sarebbe stato uno degli stregoni più famosi di tutti i tempi. Adepto dell’occultismo e noto come “Il Mago”, si diceva che vedeva Satana e conversava con lui.

Un giorno, sempre in base alle leggende, un tale Agladio gli chiese un favore: aveva conosciuto una bella donna di nome Giustina, cristiana, della quale si era perdutamente innamorato. Visto che lei aveva rifiutato la sua proposta di matrimonio perché si era consacrata a Dio con voto di castità, Agladio ricorse a Cipriano per chiedergli un incantesimo per far sì che anche Giustina si innamorasse di lui, abbandonasse il cristianesimo e vivesse con lui nei costumi pagani. Il mago Cipriano, però, non riuscì a realizzare alcun incantesimo che facesse cambiare idea a Giustina. Dopo innumerevoli riti inutili di magia nera, chiese direttamente a Satana cosa fare con una persona così immune ai suoi incantesimi. Il diavolo gli avrebbe risposto.

“Chi la protegge è Cristo. Contro di Lui non posso far nulla”.

Stupito dal fatto che Satana non aveva potere contro il Figlio di Dio, Cipriano avrebbe replicato:

“Se Dio è più potente di te preferisco servire Lui”.

Cercando il vescovo Antimio, Cipriano gli chiese, secondo i racconti popolari, di istruirlo nella fede cristiana, passando a dedicarsi allo studio delle Scritture e alla conoscenza di Cristo. L’ex mago venne arrestato insieme a Giustina e a un altro cristiano di nome Teoctiso. I tre sarebbero stati martirizzati per via della loro fede in Cristo.

I martirologi antichi non offrono tuttavia alcuna informazione su questi episodi. Col passare del tempo sono sorte menzioni a questi personaggi nei registri medievali, come il Martirologio di Beda e quello di Baronio, ma la revisione del culto dei santi effettuata nel 1969 li ha rimossi ufficialmente per mancanza di prove storiche. Non figurano neanche nell’edizione del Martirologio Romano pubblicata nel 2001.

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