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Giornata per la Raccolta del Farmaco: è bello prendersi cura degli altri

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Paola Belletti - pubblicato il 08/02/19

Esiste in Italia e nel mondo anche una povertà sanitaria, l'impossibilità cioè per tanti nostri fratelli di curarsi anche le patologie più semplici. Non è giusto lasciarli soli. Esiste dal 2000 il Banco Farmaceutico che raccoglie e distribuisce i cosiddetti farmaci da banco ed è arrivato anche all'estero. Ogni anno il secondo sabato di febbraio è dedicato alla Raccolta del Farmaco..

L’hashtag dell’anno scorso, #GRF18, che sembra quasi quello di un reality ma è parecchio più vero di qualsiasi casa del grande fratello o isola dei non tanto famosi, è entrato sul serio in tante case dove c’era bisogno, può vantare ben 376.000 farmaci raccolti. Raccolti e distribuiti a chi aveva veramente bisogno. Perché tra le tante povertà c’è anche questa, di non avere le risorse per potersi curare, nemmeno un raffreddore, un dolore muscolare, un mal di gola.


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Sono ormai 20 anni che la Fondazione Banco Farmaceuticosi dà da fare per rispondere a questo bisogno, incontrando in esso tanti fratelli in difficoltà.

Banco Farmaceutico nasce nel 2000 dalla collaborazione attiva tra Compagnia delle Opere e Federfarma con la volontà di rispondere al bisogno farmaceutico delle persone indigenti mettendo in relazione farmacie, aziende farmaceutiche ed Enti assistenziali che operano capillarmente sul territorio. Dalla prima Giornata di Raccolta del Farmaco, realizzata nel dicembre 2000 limitatamente alla sola città di Milano, Banco Farmaceutico ha rapidamente esteso la propria presenza a tutto il territorio nazionale. (dal sito della Fondazione)

Da allora l’opera continua a crescere e a moltiplicare le forme di aiuto:

Nel 2004 ha inizio l’attività all’estero: la presenza internazionale si consolida con l’apertura del Banco Farmaceutico in Spagna nel 2008 e in Portogallo nel 2009 e portando il proprio contributo nel Sud-Est Asiatico (2004), Uganda (2009) e Haiti (2010) sia in situazioni di emergenza sia con progetti di assistenza continuativa. Nel 2007 viene costituita Banco Farmaceutico Research, associazione dedicata a supportare la collaborazione tra Banco Farmaceutico e aziende del settore per la gestione congiunta delle donazioni di farmaci. (Ibidem)

L’attività di raccolta e distribuzione dei farmaci a enti caritativi continua ogni giorno ma quello della giornata della “colletta” farmaceutica, cugina di primo grado di quella alimentare, rimane l’evento principale che coinvolge anche i più lontani permettendo a chiunque di dare in semplicità il proprio contributo.

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Allora date anche voi uno sguardo al sito e cercate la farmacia che vi risulta più comoda; seguiamo le indicazioni sui farmaci da comprare (solo i cosiddetti “da banco” cioè senza obbligo di ricetta)e facciamolo per chi non può farlo da solo.

Ognuno di noi in casa se inavvertitamente si taglia mentre prepara la cena può automedicarsi per esempio; o se ha mal di gola sa che può provare con un antiinfiammatorio e dei disinfettanti orali, prima di ricorrere al medico. Se prende una botta sa che basta applicarsi la pomata giusta.

Ecco, possiamo offrire questa libertà anche a chi non c l’ha. Lo facciamo?

Si può aiutare come volontari, come donatori, come farmacisti. Basta essere veramente umani, in ogni caso.

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