L'abate di San Miniato racconta la telefonata con il Papa e annuncia: racconterò una Firenze evangelica grazie a Luzi e La Pira
I temi delle dieci meditazioni che il monaco benedettino di San Miniato al Monte (Firenze) Don Bernardo Francesco Maria Gianni ha preparato per gli Esercizi spirituali, in programma presso la Casa del Divin Maestro ad Ariccia dal 10 al 15 marzo, ripercorrono una poesia di Mario Luzi del 1997 “Siamo qui per questo”.
Uno strumento con cui pensare e ri-pensare la Chiesa e la società civile in costante ricerca dell’inclusione (Vatican News, 4 febbraio).
Cosa si sono detti
L’abate ha ricevuto l’incarico da Papa Francesco in persona. «Sì, la telefonata è arrivata all’inizio di gennaio da un numero privato – spiega il monaco ad Avvenire (4 marzo) – Mai avrei pensato fosse il papa. Francesco si rallegrava della mia disponibilità, data a suo tempo al cardinale Gianfranco Ravasi, che per il Papa organizza gli Esercizi. Gli ho detto che non mi sentivo molto all’altezza del compito. Anzi per niente, ho precisato. E ho aggiunto che non avevo importanti titoli accademici o docenze in istituti di prestigio. Ma il Papa ha risposto di apprezzare il fatto che non mi ritenessi adeguato».
«Al centro delle meditazioni – annuncia Don Bernardo – ci sarà un tema caro a papa Francesco: la sfida di proporre uno sguardo evangelico sulla città. E mi guiderà una lirica intitolata “Siamo qui per questo”, che come comunità monastica abbiamo ricevuto in dono da Luzi nel 1997 nella quale, alla fine della sua parabola creativa, il grande poeta offre una lettura ricchissima di San Miniato, mostrando il portato fiorentino di quell’umanesimo cristiano d’ispirazione lapiriana, che il nostro capoluogo ha testimoniato durante il Novecento nel mondo ecclesiale e sociale» (Giorgio La Pira è stato anche sindaco di Firenze ndr).