Qualche giorno fa José Ignacio Bergoglio, uno dei nipoti di Papa Francesco, figlio della sorella minore Maria Elena, è stato a Roma in visita allo zio.
Una occasione – in questi giorni in cui inizia il settimo anno di pontificato di Francesco – per ricordare con José Ignacio, che ha rilasciato un’intervista a EWTN, il momento in cui la famiglia ha saputo che Jorge Mario era stato eletto Papa (Aci Stampa, 20 marzo).
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A casa Bergoglio l’elezione era tutt’altro che attesa. Josè Ignacio si era congedato dallo zio come sempre: «Vado qualche giorno a Roma, ci vediamo quando torno», gli disse Jorge Mario prima della partenza per il Conclave. Eppure il 13 marzo 2013 le cose andarono diversamente.
L’attesa davanti alla tv
«Quel giorno fu frenetico – spiega il nipote del Papa – Eravamo seduti lì a guardare la TV in attesa della fumata bianca, l’annuncio del nuovo Papa, per sapere chi sarebbe stato o disconoscere il profilo, il nome che avrebbe scelto…».
Il viavai a casa
Ad un tratto arrivò l’ habemus papam. «Quando abbiamo sentiamo il suo nome, Jorge Mario, è bastato un momento per essere staccato dal mondo reale, e subito il telefono ha iniziato a squillare, poi il campanello, persone che sono venute a congratularsi, per celebrare, per dire ciao…rispondereal telefono ai giornalisti…un momento molto forte perché abbiamo dovuto unire il momento che stavamo vivendo come una famiglia, ma anche il distacco umano, che è la cosa più difficile».
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La telefonata
Sentimenti contrastanti si alternavano a casa Bergoglio. «Quando ci si deve congedare dai familiari il distacco costa molto… e immaginiamo ancora di più essere eletto Papa con tutto ciò che implica. In Argentina erano le 4 del pomeriggio quando è arrivato l’annuncio e circa alle nove o dieci di sera abbiamo ricevuto la sua chiamata...mia madre era in un mare di lacrime così tutto quello che ho fatto è stato dare il telefono a lei».
Il neo papa ha “calmato le acque” a modo suo. «Stavano parlando – rammenta Ignacio – abbiamo visto che quello che le ha detto l’ha tranquillizzata molto perché immediatamente la mamma ha smesso di piangere e l’angoscia era sparita».
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