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Affetto da autismo e vittima di bullismo, 15enne tenta il suicidio a scuola

BOY, SCHOOL, WINDOW

Lolostock | Shutterstock

Annalisa Teggi - pubblicato il 27/03/19

Salvato in extremis dall'insegnante di sostegno mentre si gettava dalla finestra, era vessato dai compagni con insulti e anche tentativi di molestie sessuali.

L’epilogo ha sfiorato la tragedia lo scorso venerdì: un 15enne, la cui identità non è stata resa nota, ha tentato il suicidio lanciandosi dalla finestra della sua classe, in un istituto superiore di Montoro, provincia di Avellino. A salvare il ragazzo è intervenuto l’insegnante di sostegno, che con un gesto efficace e repentino ha trattenuto lo studente.

Insulti, scherzi, molestie

L’episodio sembra essere l’ultimo tassello di un protratto caso di bullismo: la vittima soffre di un disturbo dello spettro autistico e la madre aveva già riferito ai referenti scolastici che la situazione era diventata insostenibile.


LETTERA, SANTA, LUCIA

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Si parla non solo di aggressioni verbali e scherzi, ma anche di ripetuti tentativi di molestie sessuali. Le forze dell’ordine verificheranno la puntualità di queste accuse; una denuncia ai Carabinieri è stata infatti depositata dalla madre del ragazzo. La scuola è intervenuta cambiando sede alla classe in questione, spostandola a piano terra, ma non ha accolto la richiesta di cambiare sezione alla vittima di questa brutta storia.

Un consiglio d’istituto straordinario è stato indetto per i primi di aprile, mentre il provveditore agli studi della provincia di Avellino, Rosa Grano ha rilasciato questa dichiarazione:

È un episodio molto grave, l’istituto ha già avviato una indagine interna per verificare quello che è accaduto e prendere i necessari provvedimenti. Il due aprile ci sarà un primo incontro. La vicenda è comunque isolata, non registro altri fatti del genere nelle scuole della provincia. Sarebbero diversi i ragazzi coinvolti, non so ancora quanti. (da TheWam)

HALEY, MOSS

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Anche queste scarne informazioni sull’accaduto – doveroso è proteggere il protagonista di questa sconcertante vicenda – sono sufficienti a restituire l’amaro quadro della situazione. “Scuola e disabilità” è un contenitore di voci accavallate, sconfortanti e rincuoranti: esempi virtuosi di accoglienza che volano come mosche bianche sullo sfondo scuro di tante realtà ancora segnate da pregiudizi e inerzia.

WEB3 BULLY LITTLE BOY BEING BULLIED SCHOOL PLAYGROUND Shutterstock
Shutterstock

Chi tenta di forzare il muro di gomma della burocrazia o semplicemente di uno status quo sedimentato e accolto senza criticità, sono sempre i singoli. Di recente, a Livorno la voce di un ragazzo si è alzata con fermezza per difendere il fratello autistico; e pare essere una voce che dialoga quasi apertamente coi protagonisti di quest’ultimo episodio che giunge da Avellino.

Da Avellino a Livorno

Vedo ragazzi che se ne fregano in continuazione dei suoi sentimenti, e soprattutto vedo in lui una grande solitudine …Una desolazione tale che a volte lo spinge a venire da me a chiedermi se lui lo amerà mai qualcuno …..capite? (da Repubblica)

Descrive così la dura quotidianità del proprio fratello autistico il ragazzo di Livorno che lo scorso 8 marzo ha pubblicato un lungo post su Facebookper denunciare la sofferenza che grava sulle spalle di tutta la sua famiglia.


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E potrebbe benissimo essere la voce di altre anime sparse nel nostro paese, e altrove. Conosciamo altrettanto bene la trama di questi post lanciati sul web che diventano virali e ci mettono a tu per tu con un paradosso della comunicazione attuale: tanta virtuale compassione, e altrettanto odio seminato dalla tastiera; mettiamo un cuoricino leggendo una confessione su Facebook, non ci accorgiamo delle ferite che indossano i nostri vicini.

Il post del ragazzo di Livorno si è meritato un forte clamore mediatico, chissà quanti appelli reali inascoltati ha dovuto lanciare la sua famiglia se questo è il quadro che gli occhi di un giovane figlio dipingono:

E mentre loro sono a ridere per aver deriso un bambino autistico indifeso e averla fatta franca, mamma piange a letto di nascosto come fa da quando ero piccolo credendo che non mi accorga di niente , disperata . ..Babbo come al solito si ammutolisce in un silenzio assordante da cui sgorga rabbia e malinconia. E io sono qui. Ad abbracciare mio fratello e a rassicurarlo che qualunque cosa accada io sarò qui sempre! (Ibid)

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Anche alla famiglia di Avellino è mancato un abbraccio autentico, se, a quanto emerge dalle informazioni diffuse, la madre del ragazzo che ha tentato il suicidio aveva già ripetutamente chiesto alla scuola di intervenire a fronte delle vessazioni continue subite dal figlio. Già. Chi deve intervenire? Non si può confidare solo nel gesto repentino di un’angelica presenza attenta che salva un disperato a un passo dal salto nel vuoto. E comunque, benedetta sia la mano di quell’insegnante che ha afferrato e trattenuto la preda preziosa.

Autismo e bullismo

Una pessima rima. Eppure i temi di autismo e bullismo sono così legati da avere alle loro spalle già una folta letteratura.

Anche ai meno esperti è ormai dato sapere che i disturbi dello spettro autistico sono un mondo molto complesso e variegato: paradossalmente, e insieme comprensibilmente, sembra che più il disturbo sia lieve, più la freccia velenosa del bullismo colpisca a fondo.

Il bullismo colpisce tutte le forme di autismo, ma il bullismo verso le forme lievi è più frequente. Non esistono studi comparativi ma sappiamo che circa la metà delle persone nello Spettro sono vittima di bullismo, ma restringendoci ai soli Asperger e alla semplice “presa in giro”, arriviamo al 94%. Esistono due motivi principali per questo: il primo è che le difficoltà della persona con Autismo lieve (Asperger) sono meno visibili e quindi difficilmente le eventuali raccomandazioni di prestare attenzione alle persone disabili o magari fenomeni come la compassione, tendono ad entrare in gioco. In seconda battuta, gli Asperger possono avere comportamenti non solo eccentrici ma ad esempio “moralistici”, come riprendere i compagni che vanno contro il regolamento scolastico, ma senza far attenzione a non farsi vedere; possono cercare di socializzare intromettendosi e monopolizzando i discorsi, e più in generale possono andare contro tutta una serie di norme sociali non scritte che fanno dire ai bulli “se lo merita”. (da Autismo fuori dal silenzio)
BOY, BULLIED, SCHOOL
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Il prossimo 2 aprile ricorrerà Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, istituita nel 2008 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per migliorare la qualità della vita delle persone con autismo. Si contano tantissime iniziative in giro per l’Italia, a testimonianza del volto più propositivo della nostra cultura e dell’educazione.


DANILA ALOISI

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Fare della fragilità un punto di forza non è solo un puro discorso retorico, non lo è alla luce dei recenti fatti a cui tutti abbiamo assistito attoniti: proprio la tragedia sventata a San Donato Milanese ci ha mostrato quale spontanea solidarietà si generi tra coetanei che si sentono “nudi” di fronte al pericolo.

La bolla assurda e vile del bullismo è piena di aria stagnante fatta di menzogne: non ci sono persone forti, normali e al sicuro. Siamo compagni di strada tutti a modo proprio zoppi o capaci di inciampi seri; non è pessimismo, anzi. Siamo tutti disarmati di fronte ai mille imprevisti che ci attendono, ed è il nostro volto più onesto. Chi manifesta in modo meno filtrato, più sofferto e innocente i tanti nervi scoperti dell’umanità è il miglior amico che si possa avere a fianco; pur tremando più forte, sarà di quelli che non si defilano nel momento del bisogno.

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