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La fede non ha bisogno di “versioni aggiornate”, è un dono dello Spirito

NONNA NIPOTE PREGHIERA

Di Halfpoint - Shutterstock

Zarish Neno - pubblicato il 28/03/19

Non deve modernizzarsi o trovare applicativi più smart, ma essere consegnata, viva, nel solco della tradizione. Come hanno fatto per me i miei genitori, i miei nonni, e gli altri prima di loro.

La prima scuola della mia fede cattolica furono i miei genitori. Quello che so della fede cattolica ho imparato da loro. Ricordo che mia madre avrebbe detto di non appoggiare la Bibbia sul pavimento o nei nostri piedi. Doveva essere toccata con le mani pulite e dopo averlo letto, doveva essere riposto su questo scaffale che abbiamo nella nostra casa che è ad alta altezza.


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Non avevamo il permesso di gettare nella spazzatura pagine con qualsiasi tipo di grafia o scrittura religiosa. Tali pagine sono state raccolte e bruciate e le ceneri sono state messe in vasi di piante. Non ci è stato permesso di perdere la messa domenicale o messa durante le festività. Spesso pregavamo il rosario come una famiglia, ma nei mesi di maggio e ottobre è stato obbligatorio a recitare il rosario insieme. Mio padre ci parlava dei santi e poi ci faceva vedere video animati (che portava dai suoi viaggi all’estero) delle vite di questi santi. Mia madre cantava a noi diversi inni tra quale c’era uno sulla creazione della terra è uno che parlava di una piccola pecora che seguiva Cristo.




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Mio padre ci insegnava che dobbiamo rispettare la Chiesa cattolica. Che la Chiesa era nostra madre e quindi abbiamo bisogno di rispettarla, amarla e non dire mai qualcosa di negativo contro di lei. Quello che i miei genitori ci hanno insegnato è quello che hanno imparato dai loro genitori e nonni. Sono state le tradizioni della mia famiglia. Poi quando siamo cresciuti, abbiamo usato i loro metodi per insegnare la fede a coloro che erano più piccoli di noi. Per esempio la mia sorellina e mio nipote o i miei cugini più piccoli. Allo stesso modo le tradizioni furono trasmesse attraverso gli apostoli ai padri della chiesa e da loro ad altri che li hanno seguiti e gradualmente sono arrivati a noi. Tradizioni che dovremmo amare e considerare come un grande tesoro che abbiamo. Ma sembra che il mondo moderno stia influenzando fortemente le nostre tradizioni. Siamo portati a pensare che la fede debba essere modernizzata.

La fede non è materiale. Spesso lo dimentichiamo. La fede non è una tecnologia che ha bisogno di una nuova funzione migliore. La fede non è un’applicazione che richiede una versione più recente. La fede è un attributo dato dallo Spirito di Dio che ci consente di raggiungere il mondo invisibile di Dio e prendere possesso di ciò che non possiamo vedere. La fede è uno dei frutti dello Spirito, e questo significa che cresce naturalmente per coloro che appartengono a Dio. Non modernizziamolo. Ecco qualcosa su cui possiamo pensare oggi!

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO SUL BLOG DI ZARISH NENO

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