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Da un seminario africano alle finali dell’NBA

SIAKAM

Keith Allison | KeithAllisonPhoto.com

J.P. Mauro - pubblicato il 11/06/19

Pascal Siakam, dei Toronto Raptors, è stato un seminarista riluttante, ma ora indica quell'esperienza come chiave del suo successo

Una delle stelle dei Toronto Raptors, Pascal Siakam, originario del Camerun, ha avuto un’enorme influenza in questa stagione in cui i Raptors disputano le finali dell’NBA contro i Golden State Warriors.

Il giocatore 25enne ha avuto un percorso insolito per l’NBA, la lega più selettiva di tutti gli sport, perché il suo percorso è iniziato in seminario.

Pascal ha iniziato a frequentare la Scuola dei Seminari di St. Andrew a Bafia quando aveva appena 11 anni. Si impegnava anche se era riluttante, non essendo molto interessato ad approfondire il discernimento della vocazione religiosa. Ha però rispettato il volere di suo padre, che desiderava vederlo studiare.

ESPNha parlato con il direttore del seminario, padre Armel Collins Ndjama, del periodo in cui Pascal era studente da loro.

“È passato dall’essere un bambino molto calmo ad adolescente testardo. A volte pensavo addirittura di espellerlo, ma i suoi risultati accademici erano così buoni che l’abbiamo tenuto”, ha affermato il sacerdote.

Anche se Siakam non era entusiasta della vita da seminarista, ora riconosce che il seminario ha avuto un impatto profondo sull’uomo che è diventato. La disciplina, ha ammesso, lo ha aiutato ad avere successo a livello universitario e nel mondo del basket professionistico.

La disciplina deriva dalla struttura rigida del seminario, dove le giornate iniziano con la Messa e procedono con lezioni, compiti e un’altra Messa.

Gli studenti del seminario di St. Andrew avevano un’ora di ricreazione al giorno, e la maggior parte degli allievi preferiva il calcio a tutto il resto. Il campus aveva anche un campo da basket, che aveva urgente bisogno di lavori di restauro.

Pascal era tra quelli che volevano giocare a calcio, ma la sua altezza e la capacità atletica si adattavano così bene al basket che ha iniziato a frequentare dei corsi di questo sport, prima a livello locale e poi in Sudafrica.

Alla fine è stato scoperto da alcuni talent scout mentre giocava in Sudafrica, venendo reclutato per giocare negli Stati Uniti.

Il padre, purtroppo, non è mai riuscito a vederlo giocare ai massimi livelli perché è morto nel 2014, quando la star del basket stava iniziando la sua carriera nella New Mexico State University.

Pascal ha detto che le indicazioni del padre gli sono rimaste nel cuore e che il seminario è stato “la cosa migliore” che gli sia accaduta.

Siakam onora ancora suo padre e Dio ogni volta che scende in campo, facendo il segno della croce e indicando il cielo. Il segno della croce simboleggia la fede, il dito verso il cielo è una dedica al padre, che definisce “la persona migliore che abbia mai conosciuto”.

Il giocatore riconosce l’importanza del seminario nella sua formazione come persona. Prima di entrarvi, ha confessato, non sapeva nemmeno rifarsi il letto, né lavare i piatti o i propri vestiti.

Il seminario “mi ha aiutato a concentrarmi su me stesso e a cercare di migliorare e lavorare sodo per quello che volevo”, ha commentato l’atleta in un podcast di Woj Pod.

Il seminario gli ha quindi lasciato preziose lezioni di vita, come una forte etica lavorativa, autodisciplina, fiducia e lavoro di squadra.

“Penso di sapere perché mio padre mi ci ha fatto entrare”, ha scritto nel 2016 sul The Players Tribune. “Mi stava dando tutti gli strumenti di cui avevo bisogno per avere successo. Per lui realizzare il sogno di avere un figlio che giocava nell’NBA era importante quanto che diventassi un uomo perbene”.

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