Il suo volto d’angelo dallo sguardo ardente è così familiare al pubblico francese che la maison Dior non ha esitato ad associala l’anno scorso al fortunato profumo “Eau sauvage”: una foto del 1966 in cui Alain Delon, capelli al vento, barba di qualche giorno, sopracciglio appena increspato, è irresistibile nel fulgore della sua giovinezza e del suo fascino. Che oggi abbia 83 anni, una chioma argentata e notevoli borse sotto i suoi occhi di fuoco, non cambia niente: Alain Delon è e resterà, con quasi 90 film all’attivo, uno dei miti del cinema francese. A maggio scorso ha ricevuto la Palma d’Oro alla Carriera al Festival di Cannes. Stando alle sue parole, furono le donne a spingerlo a fare cinema. Ha girato con le più grandi attrici (Simone Signoret, Claudia Cardinale, Catherine Deneuve, Ornella Muti, Lauren Bacall…) e corteggiato alcune fra loro: prima fra tutte Romy Schneider, con la quale fu fidanzato per quattro anni.
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Sono noti diversi suoi flirt con diverse vedettes (Dalida, Anne Parillaud…) e dei legami più stabili e duraturi con tre donne di seguito: Nathalie, la prima moglie, madre del figlio Anthony; l’attrice Mireille Darc, sua compagna per 15 anni e fedele amica per il seguito; in ultimo, la modella olandese Rosalie, sua seconda moglie, dalla quale ha avuto due figli (Anouchka e Alain-Fabien), prima di separarsene dopo quattordici anni di vita comune.
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Oggi, però, che vive solo e che le sue forze declinano, sembra che ci sia una sola donna nella sua vita: la Vergine Maria! Una rivelazione sorprendente sull’eterno seduttore, il quale confida che gli sarebbe piaciuto interpretare il ruolo di Cristo: crede molto nel Figlio, ma non (così dice) al Padre… troppo “disincarnato”, per lui? Maria, da parte sua, ha i piedi ben piantati per terra. È questo il segreto dell’attrazione che esercita sul divo?
Credo molto [in Maria]. [Le] parlo molto – ha assicurato al Figaro Magazine lo scorso maggio –. È la mia cara, la mia confidente. La donna che più amo al mondo.
Già nel novembre 2018, nella trasmissione “Thé ou Café”, aveva dichiarato la sua passione per la Vergine:
Ho una passione folle per Maria. È la donna al mondo che per me rappresenta di più, […] la donna al mondo che più mi fa pensare e sicuramente quella a cui mi rivolgo più spesso. […]. Le parlo a casa mia, a casa mia le parlo, da solo, e le dico quel che ho da dirle.
Con grande sorpresa della conduttrice Catherine Ceylac, l’attore ha tirato allora fuori una statuetta di Maria da cui non si separa mai, e ha decretato, imbarazzandola: «È più che una madre […], mi accompagna dappertutto».
Gli habitués di Paris Match saranno stati forse gli unici a non essere sconvolti dalle dichiarazioni di Alain Delon. In effetti aveva già detto cose simili sul settimanale:
Amo tutto ciò che [quella donna] ha fatto. […]. Mi dà un sollievo, mi dà una compagnia che da me non ho: è sempre presente. Mi ascolta e mi conforta.
Una professione di fede che risuona con forza mentre il toccante film di Thierry Demaizière e Alban Teurlai dedicato a Lourdes dà conto di come la Vergine illumina i cuori dei nostri contemporanei, quale che sia l’orizzonte da cui essi provengono.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]