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Una forma di meditazione in cui si trova pace leggendo il Vangelo

BIBLE

Ben White | Unsplash

Philip Kosloski - pubblicato il 14/11/19

Sant'Ignazio di Loyola offre un tipo di meditazione in cui l'immaginazione porta a una lettura pacifica del Vangelo

A volte si può essere tentati di leggere la Bibbia in modo arido e privo di ispirazione, ma la lettura del testo sacro può essere benissimo trasformata in una forma estremamente pacifica di meditazione.

Sant’Ignazio di Loyola descrive questo tipo di preghiera meditativa nei suoi Esercizi Spirituali, spiegando che la prima cosa da fare è leggere un breve passo biblico. In particolare, suggerisce di usare i Vangeli e di iniziare con la narrazione della nascita di Gesù, istruendo poi l’individuo a usare la propria immaginazione per meditare su quel passo della Scrittura.

“Il secondo preludio è la composizione vedendo il luogo: qui sarà vedere con l’immaginazione la strada da Nazaret a Betlemme, considerando quanto è lunga e larga, e se corre in pianura o per valli o per alture; così pure vedere la grotta della natività, osservando se è grande o piccola, bassa o alta, e che cosa contiene. (…)

Primo punto: vedo le persone, cioè nostra Signora, san Giuseppe, la domestica e il bambino Gesù appena nato; mi faccio come un piccolo e indegno servitorello guardandoli, contemplandoli e servendoli nelle loro necessità, come se mi trovassi lì presente, con tutto il rispetto e la riverenza possibili. Infine rifletterò su me stesso per ricavare qualche frutto.

Secondo punto: osservo, noto e contemplo quello che dicono; e, riflettendo su me stesso, cerco di ricavare qualche frutto”.

Questo tipo di preghiera basata sull’immaginazione immerge nella scena biblica, ponendoci accanto a Gesù e agli altri personaggi presenti.




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Quando facciamo questo, la Bibbia diventa viva. Non è più un arido libro di storia, ma una storia vivente in cui possiamo entrare. Quando immaginiamo una scena del genere, spesso notiamo cose a cui non avevamo mai fatto caso prima, visto che la Scrittura, come ci insegna la Chiesa, è una parola vivente.

Questo può influire profondamente sulla nostra vita di preghiera, permettendo alla pace di Dio di penetrare nella nostra anima mentre ci immergiamo nella scena.

Inserendoci in quest’ultima, inoltre, possiamo chiedere a Dio cosa vuole mostrarci. La bellezza di questo tipo di preghiera è che se siamo aperti alla voce di Dio potrebbe essere qualcosa di diverso ogni volta che meditiamo sullo stesso passo biblico.

Se cercate una nuova forma di meditazione, provate questo esercizio di Sant’Ignazio e trovate la pace di Dio immergendovi nella Sua storia.

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