La lezione di questi santi devoti all'Arcangelo sia uno sprone, in primo luogo per i sacerdoti, per riprendere le redini del culto di Michele
San Michele è certamente lo spirito celeste più importante di tutti e svolge numerose funzioni. Nell’antichità San Michele era associato più che agli esorcismi, soprattutto alla guarigione fisica per mezzo dell’acqua.
Secondo gli studi di angelologia di Eileen Freeman, ai tempi di Gesù, gli ebrei credevano che San Michele fosse l’angelo nominato da Dio affinché vegliasse su determinate fonti d’acqua, in particolare quelle con proprietà terapeutiche.
La prima apparizione di San Michele nell’era cristiana è quella a Colossi, quando in quel luogo fece scaturire sorgenti dalle rocce. A Colossi i pagani avevano diretto un corso d’acqua contro un santuario di Michele per distruggerlo. L’Arcangelo spaccò la roccia in due con un fulmine e diede al corso d’acqua un nuovo letto.
Giovanni Paolo II e la lotta contro il demonio
Per cui, la figura dei Michele, ha avuto una diffusione capillare in tutto il mondo, ed è considerata centrale e importantissima per i credenti. Anche per questo ci sono diversi santi che si sono completamente affidandosi a lui, ricevendo grazie e favori.
Nel 1987San Giovanni Paolo II in visita al Santuario di San Michele Arcangelo sul monte Gargano ebbe a dire: “Questa lotta contro il demonio, che contraddistingue la figura dell’Arcangelo Michele, è attuale anche oggi, perché il demonio è tuttora vivo e operante nel mondo. In questa lotta, l’Arcangelo Michele è a fianco della Chiesa per difenderla contro le tentazioni del secolo, per aiutare i credenti a resistere al demonio che come leone ruggente va in giro cercando chi divorare”.