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Come la Laudato si’ ha ispirato quest’imprenditore

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Amaury de Larauze

Amaury de Larauze.

Agnès Pinard Legry - pubblicato il 02/01/20

Giovane imprenditore, nel 2012 Amaury de Larauze ha fondato Belacom, un distributore di software di emails di mercato. Prendendo coscienza di galleggiare in un’industria estremamente inquinante, decise di agire dall’interno per cambiare le cose lanciando Kiliba, una soluzione di marketing ecologico che punta al 100% di tasso d’apertura.

Chi non ha mai cancellato (senza neanche aprirla) una newsletter o una mail pubblicitaria? Certo non voi! È partendo però da questa constatazione che Amaury de Larauze ha lanciato nel 2018 Kiliba, una soluzione che permette alle imprese di calibrare e segmentare meglio l’invio di mail commerciali. Facciamo però qualche passo indietro. Siamo nel 2012. Dopo due prime esperienze professionali Amaury de Larauze, insieme con un socio, lancia Belacom, un distributore di software per il marketing mailing: «Ho messo su quest’impresa perché ne avevo sempre avuto voglia», dice.

Un progetto nel quale i valori cristiani l’hanno molto aiutato. E spiega:

Era il periodo in cui m’ero unito a un gruppo di imprenditori e dirigenti cristiani (EDC): avevo 28 anni e mi sono ritrovato con persone dell’età dei miei genitori… a contatto con loro ho imparato così tanto!

In particolare vi ha appreso la complessità delle sfide date dall’intento di essere pienamente cristiani facendo impresa:

Me n’ero già accorto da me, ma è una cosa che richiede attenzione diuturna, bisogna essere persone integre coi valori sostenuti da convinzioni profonde.

Altro segno tangibile della sua fede: una piccola Vergine di Fatima che veglia sul suo team:

Se ne sta discretamente poggiata sulla mia scrivania e il mio sguardo va regolarmente a posarsi su di lei.

È però alla lettura dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, consacrata all’ambiente e alla salvaguardia della casa comune, che si deve lo slancio decisivo allo sviluppo della sua impresa. Lo racconta così:

È stata una legnata sui denti: il settore dell’e-marketing è estremamente inquinante – uno spam produce infatti 0,3 grammi di CO2. In altre parole, l’energia consumata dal loro trattamento equivarrebbe a quella prodotta da quattro moderne centrali elettriche a carbone.

Riflettendo sul testo pontificio, De Lauraze s’interroga:

O mi metto a coltivare carote in Lozère o cerco di vedere che posso fare nella mia impresa per cambiare le cose. E allora la pista mi si è fatta chiara: cambio mestiere!

È così che nel 2018 è nata Kiliba, una soluzione di marketing ecologico che punta al 100% di tassi d’apertura grazie a un’ottimizzazione del calibro e della segmentazione:

Laudato si’ è stata la scintilla: quando mi alzo al mattino non mi metto ad aumentare l’inquinamento digitale, ma cerco di ridurlo. Mi dico che non sono qui per caso, mi lascio guidare: lì dove sono cerco di fare quel che mi pare la cosa migliore.

Insomma, Belacom o Kiliba… Amaury de Larauze lo riconosce volentieri:

Quel che trovo appassionante è creare valore, avere persone che si realizzano in seno all’impresa. Con Kiliba, quel che mi anima ancora di più è tentare di far muovere alcuni passi in una certa direzione a un ambiente sclerotizzato, e conto molto sui consigli del Papa come guida.


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[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

Tags:
enciclica laudato siimpresa
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