Il paragrafo 328 del Catechismo della Chiesa Cattolica afferma che l’esistenza degli angeli è una verità di fede:
L’esistenza degli esseri spirituali, non corporali, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente angeli, è una verità di fede. La testimonianza della Scrittura è tanto netta quanto l’unanimità della Tradizione.
Questo mondo invisibile ha affascinato Sant’Agostino, San Tommaso d’Aquino, San Bonaventura, il cardinale Newman, ecc.
Chi sono?
Il paragrafo 329 del Catechismo precisa la natura e la funzione degli angeli:
Sant’Agostino dice a loro riguardo: “Angelo designa la funzione non già la natura. Tu chiedi come si chiama questa natura ? – Spirito. Tu domandi la funzione ? – Angelo; da quello che è, è uno spirito, da quello che fa, è un angelo”. Con tutto il loro essere, gli angeli sono servitori e messaggeri di Dio. Poiché essi contemplano “costantemente il volto del Padre mio che è nei cieli” (Mt 18, 10), essi sono “gli operai della sua parola, attenti al suono della sua parola” (Salmo 103, 20).
Gesù e Sant’Agostino
Quando Gesù dice:
“In verità vi dico, in mezzo ai figli delle donne, non è mai sorto uno più grande di Giovanni il Battista; e ciò nonostante il più piccolo nel Regno dei Cieli è più grande di lui (Mt. 11, 11), si tratta del più piccolo degli angeli.
Sant’Agostino lo afferma chiaramente:
“Dio, egli dice, creò gli angeli con una volontà diretta, vale a dire con un casto amore che li univa a Lui, formando allo stesso tempo la loro natura ed aggiungendovi la grazia come un beneficio” (La Città di Dio, libro 12, cap. 9).
Il Concilio: seguono gli ordini di Dio
Quanto alla loro scienza, ecco la testimonianza del Libro dei Re:
“O mio signore e mio re, voi avete la saggezza di un angelo di Dio, e voi conoscete tutto quello che è sulla terra”.
Per esprimere la loro potenza, il re Davide canta nel Salmo 103, 20:
“Benedite Yahvé, voi tutti suoi angeli, eroi potenti, che compite la sua parola, attenti al suono della sua parola”.
La qual cosa il Concilio di Trento traduce, nel 1530, dicendo:
“Gli angeli sono potenti in virtù, essi eseguono gli ordini di Dio”.
Nell’ora dell’agonia, Gesù fa allusione alla potenza degli angeli:
“Tu pensi dunque che io non possa fare appello al Padre mio che mi fornirebbe seduta stante più di dodici legioni di angeli?” (Mt.26, 53).
Gli arcangeli sono da se stessi dei mondi talmente grandi e maestosi che la loro prima parola quando essi si rivolgono agli uomini è: “Non abbiate timore”.
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Sapete chi è il Papa che più di tutti gli altri ha amato gli angeli?
“Hanno intelligenza e volontà”
Oggi, non si parla più degli angeli, ma occorrerebbe strappare una pagina su due della Sacra Scrittura per farli scomparire. Credere agli angeli permette di accettare tutta la creazione invisibile di Dio e dunque tutte le verità della fede.
Il paragrafo 330 afferma che gli angeli sorpassano in perfezione gli uomini:
In quanto creature puramente spirituali, essi hanno intelligenza e volontà: sono delle creature personali ed immortali. Sorpassano in perfezione tutte le creature visibili. Il bagliore della loro gloria lo dimostra.
San Bonaventura: sono stabili e felici
San Bonaventura verso il 1250 in “Breviloqium” dona delle precisazioni sull’intelligenza e la volontà degli angeli.
Gli angeli, a causa della loro rassomiglianza espressa e della loro vicinanza al primo e sovrano principe, possiedono una intelligenza deiforme e l’immutabilità dopo il consenso dato dal libero arbitrio. Ricevendo la grazia divina, rivolti verso il sovrano bene, siccome essi tendevano totalmente verso Dio, furono confermati dalla gloria ed ugualmente resi perfetti.