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Il Rosario, forte forma di meditazione

ROSARY

Pascal Deloche | Godong

Philip Kosloski - pubblicato il 05/05/20

Questo antico metodo di preghiera resta un modo efficace per inserire la meditazione nella propria vita quotidiana

Tra i tanti metodi moderni di meditazione, il Rosario è uno strumento efficace per raggiungere la pace interiore e l’unione con Dio.

Questa preghiera classica è da secoli popolare tra i cattolici, e quando usata in modo adeguato può portare a un’esperienza profonda di meditazione.

In primo luogo, il Rosario si concentra su una meditazione a rotazione su misteri particolari della vita di Cristo. Queste meditazioni iniziano nella sua infanzia e arrivano fino alla sua Passione, morte e resurrezione.

Come ha scritto padre John Procter nel suo libro degli inizi del XX secolo The Rosary Guide for Priests and People, “nelle nostre meditazioni sui misteri del Rosario sono queste le lezioni che impariamo, sono queste le verità che ci vengono in mente in modo vivido, questi gli atti di fede, e di conseguenza di fiducia e d’amore, che vengono evocati dall’anima cristiana”.

Il Rosario immerge l’anima cristiana nella vita di Cristo, mentre si procede di grano in grano meditando sugli episodi della Bibbia.

In secondo luogo, l’atto di usare una serie di grani durante la preghiera si è dimostrato una forma importante di meditazione. Può aiutare a concentrare l’attenzione della persona sulla preghiera stessa, e portare naturalmente a uno stato di preghiera meditativa. Usare i grani di preghiera è un fatto ampiamente accettato da varie religioni e spiritualità, sia cristiane che non cristiane.

Padre Proctor spiega che il Rosario è un’introduzione perfetta alla meditazione, ed effonde le fiamme dell’amore divino nell’anima di una persona.

“Nessuno dica ‘Non so meditare’. Sarebbe come dire ‘Non so pensare e non so amare’, perché la meditazione è semplicemente pensare e amare. In primo luogo viene il pensiero, e dal pensiero il fuoco. La meditazione illumina la mente, e la scintilla della mente illuminata infiamma il cuore. Era così anche all’epoca di San Domenico, come indica San Pio V, un figlio di San Domenico: ‘I cristiani infiammati da queste meditazioni e preghiere si sono trasformati in altri uomini, l’oscurità dell’eresia è scomparsa e la luce della fede cattolica è stata rivelata’ (Consueverunt, Sept. 17th, 1569). Può essere così anche nella nostra epoca e nella nostra terra, se solo meditiamo e preghiamo. Tutti possiamo meditare; tutti noi lo fanno ogni giorno e quasi tutto il giorno, è solo che non ci concentriamo sui nostri pensieri; li lasciamo andar dietro a varie cose, e quando ci concentriamo su di loro, i nostri occhi non sono elevati a Dio”.

Se state cercando di approfondire la vostra vita spirituale, provate il Rosario!

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