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Stato di New York: infuria la pandemia ma si approva la surrogata per denaro

GOVERNOR A.CUOMO

Di Hans Pennink | Shutterstock

Governor Andrew M. Cuomo, New York State, Albany

Paola Belletti - pubblicato il 07/05/20

Dal febbraio del 2021 per single, coppie omo o etero, sarà possibile accedere ad un servizio che per ora era reso a pagamento solo su altri lidi, sempre statunitensi. Il parlamento si è riunito in videocall e ha approvato la surrogata commerciale. Questione di priorità, per il governatore Cuomo.
Governor Andrew M. Cuomo today announced highlights of the FY2021 Enacted Budget, which advances the Governor’s Making Progress Happen agenda. The budget is balanced, includes no new taxes, continues to phase in tax cuts for the middle class, enacts the strongest Paid Sick Leave program in the nation, and advances other progressive priorities including the legalization of gestational surrogacy. Il governatore Andrew M. Cuomo oggi ha annunciato i punti forti del bilancio approvato per l’anno fiscale 2021, che fa avanzare l’agenda del Governatore. Il bilancio è in pareggio, non include nuove tasse, continua a tagliare gradualmente le tasse per la classe media, promuove il più forte programma di congedo per malattia retribuito nella nazione e promuove altre priorità progressiste tra cui la legalizzazione della maternità surrogata gestazionale. (dal sito del governatore, 2 aprile 2020)

Uno zelo notevole, al tempo di una pandemia che ha colpito con particolare ferocia proprio lo stato e la città di New York. Gli USA contano attualmente 1,26 milioni di contagiati, con un totale di quasi 75mila decessi;  19.415 sono avvenuti nella sola città di New York , la capitale economica non solo dello stato federato ma dell’intera unione.

Ma tanta dedizione è virtù tipica di chi è votato anima e corpo ad una causa che ritiene nobile. Lo è anche, a dire il vero, di chi è vincolato da interessi, grandi interessi, e appartenenze che, a volte, si pagano con la vita, se non in senso stretto almeno in termini di prestigio, potere e carriera.

Sono talmente proiettati, si vede, alla ripartenza, all’economia che deve riprendersi, alla necessaria riduzione di mobilità che, forse, hanno pensato che è proprio ora, a ridosso dell’era dopo-coronavirus che bisogna offrire anche all’East Coast il suo distretto della surrogata commerciale. Mica tutti hanno tempo, soldi e forse possibilità pratica di solcare la nazione fino al bengodi di Los Angeles.


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Il Parlamento di Albany, quindi, ligio alle misure di distanziamento e omologato alla paura planetaria, si è riunito in videoconferenza.The show must go on, anche e soprattutto quello progressista. Se ci fermassimo un attimo a pensare verso dove si stia progredendo, queste istanze non sarebbero acriticamente considerate buone, o presentate come tali da tutti i principali media. Il New York Post pare non abbia avuto nulla da eccepire infatti e in obbedienza al dovere di cronaca ha reso noto che insieme alle sanzioni alle aziende per la cosiddetta “pink tax” (la maggiorazione del costo di prodotti femminili rispetto ai loro omologhi per il target maschile), è stata approvata e regolamentata la gestazione per altri commerciale, con una serie di garanzie e tutele per la donna gestante.

Così riportava il 9 aprile Avvenire:

Ebbene, dopo tre lustri di battaglia politica, è caduto il bando all’utero in affitto ‘commerciale’, cioè dietro compenso. Dal 15 febbraio 2021 anche nello Stato di New York sarà possibile pagare una donna per avere un figlio. La maternità surrogata cosiddetta altruistica era già consentita, ma ora il dado è tratto: una coppia infertile o omosessuale, oppure un single, non dovrà più andare altrove per ottenere ciò che prima non si poteva pagare. Un bebé. Proprio come ha fatto il parlamentare newyorchese che più di tutti e più a lungo (dal 2006) ha sostenuto la caduta dei divieti: Brad Holyman, che con il compagno-marito ha due figlie.

Devono aspettarsi tanto forse proprio anche in termini economici da una simile apertura se il tutto è avvenuto

nel mezzo di una emergenza sanitaria, quando si è approvato a rotta di collo un budget statale gravato da 10 miliardi di entrate fiscali in meno a causa dello shock economico e dal lockdown. (Ibidem)

Unica obiezione di rilievo pare sia stata quella di Kathleen Ghallagher, della Conferenza cattolica dello stato di New York,

riportata dal sito di bioetica bioedge.org. «Non crediamo che una decisione con così grandi implicazioni etiche e legali avrebbe dovuto essere presa dietro le porte di un Parlamento chiuso al pubblico. Il via libera costituisce un male per donne e bambini. E un processo terribile per la democrazia». (Ibidem)

In una mostruosa e di fatto impossibile conciliazione tra diritto della donna e mercificazione della gravidanza del bambino, le disposizioni dello stato americano prevedono che, oltre all’assegno per la prestazione (di circa 35mila dollari) e a una serie di benefici che i malissimamente detti genitori intenzionali devono garantire alle donne portatrici, le stesse potranno avere piena autonomia e libertà sulla gravidanza: e come lasciare escluso il gesto simbolo dell’esercizio di questo potere, ovvero l’aborto?

E siamo nel famigerato stato che a gennaio dell’anno scorso ha piantato un’altra bandierina nel Risiko della cultura di morte con la legge che consente l’aborto fino alla nascita. Tutto sempre in nome della salute e del diritto della donna. Ma guai a chiamarla madre.


PROLIFE, FETO, MARCIA

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