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Justin Bieber: vorrei non aver fatto sesso prima del matrimonio

JUSTIN BIEBER

DFree | Shutterstock

Annalisa Teggi - pubblicato il 20/05/20

Il cantante ha dichiarato che il sesso occasionale lo ha disorientato umanamente; e sembra la perfetta risposta all'Olanda che in tempo di lockdown ha garantito il «diritto umano» ad avere compagni occasionali di sesso.

Avevo incrociato la notizia più volte, oltre a scuotere la testa e sospirare non sapevo cos’altro aggiungere: mentre noi facevamo a gara su chi trovava la migliore battuta sulla questione «congiunti», l’Olanda non scherzava affatto sui volgarmente detti «trombamici» e metteva nero su bianco il diritto ad avere partners occasionali in tempo di coronavirus. Al confronto di quel che si legge su quei documenti ufficiali, la mia caduta nello scurrile risulta poca cosa.




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Quanto a cronaca, questa notizia poteva essere trascurata e archiviata nel cassetto delle più misere trovate. È diventata per me occasione di riflessione quando su un giornale ho visto comparire l’ennesimo richiamo alle pratiche sessuali olandesi in tempo di quarantena accanto alla notizia che dalla soleggiata Los Angeles – proprio là, nella terra della CalifornicationJustin Bieber è tornato a parlare del valore riscoperto della castità. Non è male che proprio sulle riviste di gossip le due prospettive collidano e che i giovani lettori pronti a commentare «vogliamo trasferirci tutti in Olanda!» facciano anche i conti con la proposta in controtendenza che arriva non dal bigotto di turno, ma da una star internazionale e dal successo globale stratosferico.

Giochi erotici da quarantena

Dopo un articolo apparso sul quotidiano Het Parool in cui si definiva il sesso come un “diritto umano e non un lusso o un capriccio”,  il dibattito si è acceso fino alla concessione governativa del Rvim, [l’istituto nazionale di salute pubblica olandese – NdR]. (da TGcom24)

Così è nata la premura dell’Olanda di garantire il sesso ai propri cittadini senza un rapporto affettivo stabile. Storpiato dalla luce di questo appello al diritto umano al sesso, il quadro della situazione è giunto all’assurdo e sui decreti olandesi in tempo di quarantena è comparso un vademecum sulla gestione dei rapporti intimi occasionali. Nelle linee guida diffuse durante il lockdown si è concesso ai single di avere dei «seksbuddy» (compagni di sesso) o dei «cuddlebuddy» (compagni di coccole). L’unica attenzione su cui si chiedeva di non abbassare la guardia erano le norme igieniche, e ci mancherebbe!

«Discutete insieme come fare. Per esempio, incontrate la stessa persona per avere contatti fisici o sessuali, se non siete contagiati. Accordatevi con questa persona su quante altre persone ciascuno vede. Più gente si vede, maggiore è il rischio di contagio», spiega l’Rvim. (da Il Mattino)
KOBIETA W ŁÓŻKU
Tracey Hocking/Unsplash | CC0

Se non fosse infinitamente triste, umanamente parlando, la cosa sarebbe tragicomica: ecco il sesso libero ma igienicamente prudente; nel 2020 l’ebbrezza orgiastica rispetta il distanziamento sociale. In fondo dietro questa faccenda c’è il solito vecchio tranello per cui ci si protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili usando il preservativo; è l’abbaglio dei rimedi che proliferano senza un’educazione. Togli al mondo la morale e l’umanità impazzisce nell’assurdo. Togli al mondo ciò che la morale difende con una frase e avrai un labirinto di milioni di regole impazzite. Togli la morale e perderai la libertà per guadagnare un presunto libertinaggio. Stop con la retorica delle ripetizioni.

Ma anche il governo olandese deve essersi reso conto che era quanto meno critico concedere che degli sconosciuti avessero rapporti sessuali mentre da ogni altoparlante si grida al rispetto delle distanze sociali, e allora a follia si è aggiunta altra follia: fermo restando che il sesso è un diritto umano, fermo restando che l’arma migliore per ridurre i contagi è la distanza, allora via libera al raccontarsi storie erotiche via chat e poi autoerotismo. Sì, il vademecum dell’Olanda propone anche queste modalità per fare sesso e se lo metteremo a verbale nel ritratto dell’umanità del XXI secolo ci farà sembrare un po’ devoluti rispetto ai nostri avi che dipingevano scene di caccia sulla roccia.

Il sesso occasionale disorienta, parola di Justin

Ero stata un po’ scettica e caustica con Justin Bieber quando circolò la notizia del suo matrimonio con Hailey Baldwin e della castità riscoperta per 12 settimane prima delle nozze. Più che diffidenza verso la sincerità del suo cambiamento, era quel classico risentimento verso chi dice cose giuste ma sembra proprio la persona sbagliata. Davvero una star da milioni di followers può dirci qualcosa di sensato sulla castità tra uno scatto fotografico e una vacanza deluxe in un paradiso caraibico?

Col passare dei mesi dal matrimonio con l’amata, Justin ha continuato a usare i social networks per parlare della sua conversione religiosa e per mostrare il volto domestico del suo essere marito fedele e innamorato. La parabola di un successo planetario raggiunto da giovanissimo, e la caduta in molti generi di dipendenza, è arrivata alla svolta di un cambiamento legato a un rapporto affettivo stabile. Senza spendere entusiasmi o critiche assoluti, possiamo osservare la vita Justin Bieber come facciamo con la nostra, una costante apertura della nostra libertà a cercare la felicità meno precaria possibile; la possibilità quotidiana di tradire o ritrovare il bene.

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La notizia che ora sta guadagnando visibilità su molte testate di musica e intrattenimento riguarda una dichiarazione che Bieber ha rilasciato durante una diretta dalla sua pagina Facebook, chiamata Chiedimi tutto quel che vuoi: qualcuno ha chiesto se il cantante avesse dei rimpianti e lui ha risposto,

Se potessi tornare indietro e non affrontare alcune delle brutte ferite che ho passato, probabilmente mi sarei preservato fino al matrimonio. (da MTV)

Ho volutamente citato la frase dal sito di MTV, canale seguitissimo dai giovani che proprio lì, a suon di video musicali, si trovano letteralmente affogati di immagini sessuali esplicite che inneggiano a una condotta il più estrema, disinibita, fluida possibile. Dal salotto di casa e insieme alla moglie, il cantante ha aggiunto:

So che può suonare pazzesco… Il sesso può essere disorientante quando sei sessualmente attivo con chiunque. (Ibid)

Ha ragione, non c’è molto da aggiungere. Chi prende una medicina e ne trae beneficio non è detto che sia per forza consapevole di tutta la ricerca scientifica che è stata fatta per arrivare al farmaco. Justin Bieber può ignorare tutta la mole di trattati teologici scritti sulla castità, ma il guadagno di un’esperienza che è davvero alleata di una felicità autentica gli è arrivata con la freschezza con cui chiunque di noi può dire che il messaggio cristiano s’illumina nel quotidiano. Avere alle spalle anni di esperienze occasionali, disparate e disperate, lo rende un interlocutore interessante per questo tempo così impegnato a idolatrare una sessualità svicolata dall’affettività e dalle domande profonde sul destino.

Decreti vs esperienza

Non c’è nessun nesso diretto tra le due notizie di cui ho parlato, solo lo stridore che ho sentito associando la constatazione amara di Justin Bieber («può essere disorientante quando sei sessualmente attivo con chiunque») con la scelta politica di dare una benedizione ai rapporti occasionali in una circostanza storica che ci sta davvero disorientando. È come lasciare che tutto vada a rotoli in mezzo a una slavina; anziché ricordare all’uomo che non è un miscuglio caotico di istinti da appagare, lo si riduce proprio a bestia … peraltro, rincarando la dose rispetto alla tentazione già insinuata dal virus, e cioè che la creatura umana sia tutto sommato una variabile risibile nell’economia del mondo.

A ben vedere chi cerca un partner vuole solo e soltanto un corpo altrui, esattamente come il virus. Il sesso, in questo senso, non solo non è un diritto umano ma è così alienante da essere disumano. Mentre l’esperienza affettiva autentica è tutta protesa a strappare al caos un volto, e un’anima. E’ questa mancanza che si può comprendere sia dolorosa per un single, e lo è anche fuori dal coronavirus. Essere trattati da oggetti sessuali svilisce e mortifica chiunque, anche la star milionaria venerata come idolo da tutte le ragazze del mondo.

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