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Sapevate che la sfogliatella napoletana è stata inventata da una suora cattolica nel XVII secolo?

Sfogliatella

Vincenzo De Bernardo | Shutterstock

Zelda Caldwell - pubblicato il 22/05/20

E da allora è stato un vero best seller!

Per molti Napoletani, la giornata inizia con un caffè espresso e una sfogliatella. I blog di viaggio sono pieni di racconti che hanno come protagonista questo amato dolce, e alcuni turisti dicono che il profumo della sfogliatella è stato il primo che hanno colto alla stazione ferroviaria di Napoli, mentre altri dicono di averla provata per caso in un bar e di esserne rimasti stregati.

Molti probabilmente non sanno che questo amato dolce è dovuto allo spirito d’iniziativa di una suora cattolica del XVII secolo. Secondo una leggenda locale, una religiosa di nome Clotilde che viveva nel monastero di clausura di Santa Rosa, sulla Costiera amalfitana, notò dei resti di semola nella cucina del monastero.

Ispirata da quella vista, Clotilde mescolò la semola con ricotta, frutta candita e liquore al limone, e dopo aver dato all’impasto la forma del cappuccio di un monaco lo mise in forno, creando la prima sfogliatella.

Duecento anni dopo Pasquale Pintauro, un pasticcere di Napoli, ha ripreso la ricetta della suora e ha iniziato a vendere le sfogliatelle nel suo negozio, in Via Toledo, 275.


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