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Perché Gesù viene rappresentato con il cuore fuori dal corpo?

SACRED HEART

Fr Lawrence Lew, O.P.-(CC BY-NC-ND 2.0)

La devozione al Sacro Cuore di Gesù è al centro della conversione.

Philip Kosloski - pubblicato il 19/06/20

Gesù vuole donarci il Suo cuore, perché il nostro possa sperimentare le fiamme del Suo amore

Una delle espressioni artistiche più diffuse di Gesù negli ultimi 200 anni lo mostra con il cuore esposto, e in alcuni casi mentre lo tiene tra le mani.

Qual è il motivo?

In primo luogo, l’immagine del cuore al di fuori del corpo ricorda l’apertura del costato di Gesù sulla croce. Il Direttorio su Pietà Popolare e Liturgia spiega che i Padri della Chiesa “ne svelarono le ricchezze dottrinali e talora invitarono i fedeli a penetrare nel mistero di Cristo per la porta aperta nel suo fianco. Così sant’Agostino: «L’ingresso è accessibile: Cristo è la porta. Anche per te si aprì quando il suo fianco fu aperto dalla lancia. Ricorda che cosa ne uscì; quindi scegli per dove tu possa entrare. Dal fianco del Signore che pendeva e moriva sulla croce uscì sangue ed acqua, quando fu aperto dalla lancia. Nell’acqua è la tua purificazione, nel sangue la tua redenzione»”.

Attraverso quell’apertura ci sono stati offerti molti doni spirituali, dandoci accesso al Cuore di Gesù.

Questo è richiamato in una riflessione presente nel libro del XIX secolo Devotion to the Sacred Heart of Jesus:

“Coraggio, fratelli, entriamo in questo Cuore amorevole per non allontanarcene più. Mio Dio, se si prova una consolazione così grande al semplice ricordo del Tuo Sacro Cuore, cosa sarà amarlo con tenerezza, entrarvi e dimorarvi continuamente? Attirami completamente a questo santo Cuore, o mio amorevole Gesù, aprimi questo Cuore che ha per me tanta attrattiva. Il Tuo costato aperto non mi offre un luogo di ingresso, e la ferita del Tuo Sacro Cuore non mi invita a entrare?”

Unione di cuori

In secondo luogo, questa rappresentazione ricorda il desiderio di Gesù di essere unito a noi, specificatamente al nostro cuore. Nel XII secolo, Santa Lutgarda di Tongres inizò a ricevere visioni di Gesù e del Suo cuore trafitto. In una delle sue visioni sperimentò un “cambiamento di cuore”, e Gesù le chiese: “Cosa desideri allora?” Lei disse: “Voglio il Tuo Cuore”. Gesù replicò: “Vuoi il Mio Cuore? Bene, anch’io voglio il tuo cuore”. Lutgarda proclamò: “Prendilo, caro Signore. Ma prendilo in un modo tale che l’amore del Tuo Cuore possa essere così mescolato e unito al mio cuore che io possa possedere il mio cuore in Te, e che questo possa sempre rimanere lì sicuro sotto la Tua protezione”.

Amore infinito

In terzo luogo, ma non per questo meno importante, l’immagine del cuore di Gesù al di fuori del corpo simboleggia il fatto che il Suo amore per noi è infinito e non può essere limitato da nulla.

Papa Pio XII ricordava questo simbolismo nella sua enciclica sulla devozione al Sacro Cuore di Gesù:

“Il suo Cuore, più di ogni altro membro del suo corpo, è l’indice naturale, ovvero il simbolo della sua immensa carità per il genere umano. «È insita nel Sacro Cuore, come osservava il Nostro Predecessore Leone XIII di imm. mem., la qualità di simbolo e di espressiva immagine dell’infinita carità di Gesù Cristo, che ci stimola a ricambiarlo col nostro amore»”.

Le rappresentazioni artistiche di Gesù con il cuore aperto verso di noi possono invitare a numerose meditazioni che ci conducono a un rapporto più profondo con Lui. Si tratta di un’immagine splendida, dal grande simbolismo.

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