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Scelgo un lavoro sicuro o scommetto su un’intuizione bella ma incerta?

WALK, CHOICE, DIRECTION

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Giulia Cavicchi - pubblicato il 23/06/20

Non ci sono regole generali sempre vere, ma il momento delle scelte è un tempo proficuo che ci interroga su chi siamo. Una domanda che vale la pena farsi è: cosa sei disposto a perdere?

Negli ultimi due anni il tema della scelte è stato fondamentale per me, soprattutto in campo lavorativo.

Diciamo che più di una volta mi sono trovata ad un incrocio come quello rappresentato nella foto, in senso metaforico: andare verso la creatività e il talento (Broadway), con l’incognita dell’incertezza economica, almeno nella prima fase, o seguire l’indicazione di un lavoro meno adatto a me ma più “sicuro” da tanti punti di vista, ovviamente incluso quello economico (Wall Street)?

BROAWAY, WALL STREET, CROSSROAD
Marcin Kurek | Shutterstock

L’ambito del lavoro è un tema importante, perché definisce parte della nostra identità, perché ci passiamo molte ore della nostra vita, perché può valorizzarci o all’opposto non dare valore aggiunto alla nostra vita, anzi, stressarci e renderci nervosi senza alcuna gratificazione, se non lo stipendio che arriva tutti i mesi.


GRAZIAMARIA TIOZZO

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Che sia il lavoro o che sia un altro ambito, le scelte che facciamo sono molto importanti perché ci possono rendere più frustrati o più sereni, possono aumentare la qualità della nostra vita o abbassarla. Il bello è che non esiste una ricetta preconfezionata su cosa scegliere, come e quando. A volte ci farebbe comodo delegare a qualcuno la nostra scelta, ma esercitare la nostra libertà è molto più interessante, peché ogni scelta ci mette di fronte all’occasione di chiederci quali sono le nostre priorità, quali i valori della nostra vita, cosa ci renderebbe più o meno felici, e questa è una risposta che possiamo dare solo noi!

Scegliere ci aiuta a direzionare la nostra vita su una traiettoria sempre più vicina a ciò che desideriamo e a ciò che rende la nostra vita bella, e cosa rende bella la nostra vita lo scopriamo sperimentando e facendo tentativi. Scegliere quindi è esercitare la nostra libertà affinché la nostra vita diventi sempre più “nostra”, unica e irripetibile. Il rischio che corriamo infatti, come ha detto qualcuno, è di nascere originali ma di morire fotocopie. Nasciamo originali perché ognuno di noi è un pezzo unico, con un mix unico di DNA, e con potenzialità e caratteristiche sue proprie, e uno degli obiettivi più belli che possiamo darci nella vita è proprio scoprire e, in seguito, coltivare la nostra originalità e autenticità, che non significa essere tutti geni o fare successo, ma significa piuttosto essere l’espressione più libera di noi stessi, senza forzature ma nemmeno senza sminuirsi, senza maschere né scudi per proteggersi, accogliendo ciò che si è senza giudizio: solo così infatti avremo le condizioni per far fluire la nostra creatività senza bloccarla, e con creatività intendo proprio lasciar emergere i nostri talenti e le nostre originalità.

Ciò che scegliamo quindi dà forma alla nostra vita, e come viviamo plasma chi siamo e viceversa.

Scegliere tuttavia è difficile, perché a volte comporta dei rischi ma soprattutto perché scegliere significa perdere qualcosa. Se scelgo A perdo B, e se scelgo B perdo A. Quindi la domanda è “Cosa sei disposto a perdere?”. Vi suona famigliare questa domanda? Se siete fan di Jovanotti sapete benissimo che è una citazione dal testo di Mi fido di te.

Già, la fiducia. Tema decisivo quando si tratta di scelte. Infatti, se non si ha un po’ di fiducia in sé stessi e nella vita, nel futuro che ci aspetta con le sue sorprese e le sue novità, difficilmente si rischia. Piuttosto che rischiare si preferisce non scegliere, o scegliere la cosa più facile, più sicura, ma magari meno interessante o meno in linea con i propri desideri attuali.

Quindi avere una quantità “sufficientemente buona” di fiducia, in se stessi e nella vita, è a mio avviso una delle condizioni di base per poter compiere una scelta, che sarà poi guidata dai personalissimi criteri di ciascuno.

Se ti trovi allora in un momento in cui devi compiere una scelta, oltre a domandarti quali sono i tuoi criteri, quali sono le tue priorità, cosa sei disposto a perdere, prendi in seria considerazione l’avere fiducia in te e nella vita! E ricorda che la fiducia può crescere, soprattutto se decidi di aprirti a qualcuno, che può essere un amico, una persona di cui ti fidi o anche uno psicoterapeuta. Aprirsi infatti è già un passo verso la fiducia e il futuro.

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