Circa le tentazioni e la loro sorprendente “utilità” per il nostro progresso spirituale se impariamo a resistervi, monsignor Henrique Soares da Costa ci ha lasciato questa riflessione:
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“Non possiamo sopprimere le tentazioni, perché senza di esse non ci conosciamo. Senza essere tentato conosco solo un’illusione di me stesso. Conosco il mio punto debole solo perché vengo tentato. È come un medico che ci tocca e chiede: ‘Qui fa male? No… Qui fa male? Sì, qui fa tanto male! Allora è qui che dev’essere curato’. Senza la tentazione, viviamo nell’immaturità. E Dio non nutre immaturi, Dio non alimenta infantilismi. Il vero Dio non è quello che mi dà la vita tranquilla, ma quello che ci mette in crisi per farci maturare. È il Dio che mi dà la pace, ma non mi lascia in pace”.