Aleteia logoAleteia logoAleteia
giovedì 18 Aprile |
Aleteia logo
Chiesa
separateurCreated with Sketch.

Ci sono più martiri cristiani oggi che in tutti i secoli precedenti

Ugandan women pray at the relief doors of the Martyrs shrine in Namugongo – ar

AFP PHOTO / Marc HOFER

i.Media per Aleteia - pubblicato il 02/09/20

Riflessioni del Nunzio papale in Francia nell’anniversario del martirio di 800 sacerdoti durante la Rivoluzione Francese

“I martiri di oggi stimolano il lavoro della Chiesa su vari fronti”, sostiene l’arcivescovo Celestino Migliore, rappresentante del Papa in Francia, e visto che al giorno d’oggi ci sono più martiri che in tutti i secoli precedenti sono un “appello urgente” sia per la Chiesa che per lo Stato a lavorare per la libertà religiosa, ma anche per l’unità tra i cristiani e l’amicizia tra tutte le religioni.

L’arcivescovo ha offerto queste riflessioni in una meditazione pubblicata dalla diocesi di La Rochelle et Saintes il 25 agosto. Il diplomatico è stato l’invitato d’onore del pellegrinaggio a Île Madame, che commemora ogni anno il martirio di oltre 800 sacerdoti durante la Rivoluzione Francese.

Dal 1910, ogni anno in una data vicina al 27 agosto la diocesi di La Rochelle et Saintes commemora l’assassinio di 829 presbiteri che si rifiutarono di prestare il giuramento costituzionale richiesto dalla Convenzione e vennero deportati ai pontoni di Rochefort durante la Rivoluzione.

Nel 1995, Papa Giovanni Paolo II ha beatificato Jean-Baptiste Souzy e i suoi 63 compagni dopo averne riconosciuto il martirio.


POPE AUDIENCE

Leggi anche:
Papa Francesco: i martiri non sono “santini”, sono i veri vincitori

“Ci sono stati più cristiani martirizzati nel secolo scorso che in tutti quelli precedenti”, e la tendenza non mostra segni di diminuzione, ha segnalato l’arcivescovo Migliore nella sua meditazione.

Dato che rappresentano “una testimonianza contro la negazione della libertà religiosa e un appello urgente agli Stati affinché implementino misure di protezione”, questi “martiri di oggi stimolano il lavoro della Chiesa su vari fronti, ad esempio promuovendo la libertà religiosa, l’unità tra le Chiese cristiane, l’amicizia tra le religioni del mondo e il potere trasformatore del perdono in politica”, ha affermato.

In Francia, 230 anni fa, un mondo nuovo stava sostituendo la religione e la fede cristiana con un malinteso senso della “ragione”, ha segnalato con tristezza il Nunzio in una Messa celebrata quel giorno, sottolineando un punto in comune tra i rivoluzionari del 1789, un “regime politico e sociale che ha commesso atrocità contro tanti martiri”, e i rivoluzionari di tutti i tempi: il desiderio di creare un “uomo nuovo” senza limiti.

La dolcezza di Dio contro il transumanesimo

Con il transumanesimo è in marcia una “rivoluzione invasiva e galoppante, che propone di cambiare non solo le condizioni di vita, ma l’uomo stesso, attraverso la tecnologia”, ha dichiarato.

Anche se la situazione può suscitare “costernazione, ansia e (…) timore per il futuro”, l’arcivescovo ha affermato che non si deve cadere nel “disordine”, ma intraprendere la via della “mitezza”, vera immagine di Dio creatore.

Il settimo giorno, secondo il racconto biblico della creazione, “Dio riposa”, ovvero “pone un limite alla sua onnipotenza (…) per far spazio alla libertà umana”, ha constatato.

Seguendo l’esempio di Dio, i cristiani sono invitati a prendere questa strada, e a smettere di pensare a se stessi come a Dio. In questo modo si trasformeranno importanti attività umane come la politica, l’economia e le finanze.

La gentilezza di Dio “ci porta a mettere un limite alla nostra tendenza ad affermarci davanti agli altri, a decidere per loro, a parlare sempre, a voler avere un controllo assoluto su ciò che accade intorno a noi”, ha concluso il diplomatico, per il quale si tratta di “un’alternativa efficace al cammino della violenza, che al giorno d’oggi viene spesso vista come l’unico modo per ottenere risultati”.

Tags:
martiririvoluzione francesetransumanesimo
Top 10
See More