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Giovanni Paolo II ha promosso la Preghiera a San Michele per difendere la vita nel grembo materno

St. Michael

Linda McKusick | Shutterstock

Philip Kosloski - pubblicato il 29/09/20

Il Pontefice polacco ricordava il Libro della Rivelazione e come San Michele abbia protetto la donna che stava per partorire

San Giovanni Paolo II era ampiamente noto per la sua promozione della causa pro-vita, credendo che sia il bambino che la madre meritassero di essere curati e protetti.

In particolare, Giovanni Paolo II considerava la lotta per difendere la vita nel grembo materno una lotta spirituale, e lo vedeva in modo chiarissimo quando leggeva un capitolo del Libro della Rivelazione in cui San Giovanni descrive la visione di una donna che sta per partorire.

Il Papa ha riferito le sue osservazioni in un Regina Coeli del 1994:

Durante il tempo di Pasqua, la Chiesa legge il Libro dell’Apocalisse, in cui si trovano le parole relative al segno grandioso apparso in cielo: una Donna vestita di sole; questa è la Donna in procinto di partorire. L’apostolo Giovanni vede apparire, davanti ad essa, un drago rosso deciso a divorare il bambino appena nato (cfr. Ap 12, 1-4).

Questa immagine apocalittica appartiene anche al mistero della risurrezione. La Chiesa la ripropone nel giorno dell’Assunzione della Madre di Dio. E’ un’immagine, che ha la sua espressione pure nei nostri tempi, particolarmente nell’Anno della Famiglia. Quando infatti davanti alla donna si accumulano tutte le minacce contro la vita che essa sta per mettere al mondo, noi dobbiamo rivolgerci alla Donna vestita di sole, affinché circondi con la sua materna cura ogni essere umano insidiato nel seno materno”.

Giovanni Paolo II spiegava poi come San Michele sia un forte sostegno per questa battaglia spirituale e perché dovremmo recitare la Preghiera a San Michele:

Possa la preghiera fortificarci per quella battaglia spirituale di cui parla la Lettera agli Efesini: “Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza” (Ef 6, 10). E’ a questa stessa battaglia che si riferisce il Libro dell’Apocalisse, richiamando davanti ai nostri occhi l’immagine di san Michele Arcangelo (cfr. Ap 12, 7). Aveva di sicuro ben presente questa scena il Papa Leone XIII, quando, alla fine del secolo scorso, introdusse in tutta la Chiesa una speciale preghiera a San Michele: “San Michele Arcangelo difendici nella battaglia contro i mali e le insidie del maligno; sii nostro riparo . . .”.

Anche se oggi questa preghiera non viene più recitata al termine della celebrazione eucaristica, invito tutti a non dimenticarla, ma a recitarla per ottenere di essere aiutati nella battaglia contro le forze delle tenebre e contro lo spirito di questo mondo”.

Se la difesa della vita nel grembo materno richiede un approccio compassionevole e plurisfaccettato, non dovremmo dimenticare la battaglia spirituale in atto e come Satana gioisce per la distruzione della vita umana.

“San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia: sii tu nostro sostegno contro la perfidia e le insidie del diavolo. Che Dio eserciti il suo dominio su di lui, te ne preghiamo supplichevoli. E tu, o principe della milizia celeste, con la potenza divina, ricaccia nell’Inferno satana e gli altri spiriti maligni i quali errano nel mondo per perdere le anime. Amen”.

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