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Don Fortunato: “Il Covid-19 ha ucciso Salvatore”

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Tv2000 / Youtube

Salvatore ha denunciato gli abusi della figlia

Don Fortunato Di Noto - pubblicato il 21/10/20

Fratello e amico di Meter. Un meraviglioso papà che, con la sua famiglia, ha fatto di tutto per difendere sua figlia e la sua famiglia. Dai predatori di bambini. Perché i bambini non si toccano.

Il Covid-19 lo ha strappato all’affetto dei suoi amati cari. Il bollettino il 20 ottobre 2020 lo ha inserito tra gli 89 morti. La tristezza e la preghiera è per tutti.

Per Meterè stato un testimone. Per tante famiglie ferite è stato un esempio. Forte nella preghiera e nella speranza.
Da 13 anni, da quando si è avvicinato per essere sostenuto e aiutato dal Centro ascolto Meter, in una vicenda dolorosa che ha visto coinvolta la figlia 11enne che subiva abusi sessuali (gli indagati sono stati condannati in Cassazione), la difesa dei bambini è diventata una vocazione. Testimone puntuale con la sua famiglia a S. Pietro per la Giornata Bambini vittime. Nel 2019 hai incontrato insieme a me e alla associazione anche Papa Francesco. Era felicissimo di celebrare il prossimo anno, nel 2021, i 25 anni di questa Giornata dedicata ai bambini vittime.




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Ha testimoniato la sua storia per Tv2000: una monumentale intervista piena e ricca di pace, di speranza e di perdono.
Presente sempre e testimone di come il dolore e la sofferenza è capace, alla luce della fede, di trasformarsi in un mare di perdono e non di abisso di morte.
Un uomo di fede. Il puntuale S. Rosario per i bambini vittime.
Ci mancherà la speranza che va oltre il dolore e la sofferenza. Ci mancherà la testimonianza del fatto che si può perdonare. Alla domanda: si deve denunciare? Lui rispondeva, i bambini non si toccano. I bambini non si toccano.
Un grande dono. La forza redentiva del perdono.

“Mi chiamo Salvatore, sono sposato da circa 30 anni, ho 4 figli. Sono anche nonno. Felicissimo di avere tre nipotine. Una in arrivo. Mi sono trasferito a Roma dalla Sicilia. Una mia terzogenita, all’epoca dei fatti, all’età di 11, anni abbiamo scoperto degli abusi. Avevamo alcuni sospetti (…). Da un telefonino abbiamo trovato messaggi a sfondo sessuale non consone all’età della figlia. Ci siamo accinti a denunciare… Poi sono avvenuti i primi arresti (Oggi condannati in Cassazione, ndr). Mi trovo ora a Roma (…) voglio anche sottolineare con grave forza la capacità redentiva e di resurrezione che ogni giorno è attuata in questa famiglia. Con grande forza ho ricevuto la capacità redentiva e di resurrezione e in cuor mio, E in cuor mio appoggiato alla Croce di Dio ho veramente detto al Signore dammi questa forza di perdonarli, cosa che ho già fatto nel mio cuore. Rifaresti una cosa del genere, come denuncia? Io mi sento di dire francamente: i bambini non si toccano. I bambini non si toccano”.

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