Alcune precisazioni dei Cei sulle norme da seguire per l'accesso in chiesa e a messa (sopratutto durante i sacramenti) in questo periodo segnato dalla pandemia
Alcune regole da seguire per andare in chiesa o a messa in zona rossa e in zona arancione: con un post su facebook la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) chiarisce cosa si può fare.
Ecco le principali indicazioni pastorali
🔴 In zona rossa 🙏🏻 È possibile la visita alle chiese e sono possibili le celebrazioni. ⛪️ Si può raggiungere solo una delle chiese più vicine alla propria abitazione. 👩💻👨💻 La catechesi per i ragazzi si tiene solo online. In zona arancione 🙏🏻 È possibile la visita alle chiese e sono possibili le celebrazioni. ⛪️ Si può raggiungere qualsiasi chiesa nel proprio Comune oppure entro i 30 km se il proprio Comune ha meno di 5.000 abitanti. 👨👨👧👦 È possibile la catechesi in presenza se le scuole sono aperte.
Le indicazioni dei precedenti decreti del governo
Per l’accesso in chiesa in zona rossa o arancione, si resta in linea con le indicazioni già rilasciate dal Dpcm del 24 ottobre, firmato dall’allora premier Giuseppe Conte, che offriva delle direttive per l’accesso nei luoghi di culto e le messe durante la pandemia.
Il decreto confermava la validità delle misure già in vigore per lo svolgimento delle funzioni religiose e l’accesso alle chiese, e nulla è cambiato nei successivi decreti dello stesso governo Conte e del nuovo governo guidato da Mario Draghi.
I due commi che interessano alla Chiesa
L’articolo 1, comma p, di quel Dpcm precisa che “l’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone. Tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”.
Al comma q, il Dpcm conferma che “le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo. E dalle rispettive confessioni di cui agli allegati da 1, integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico, a 7”.