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Perché il Purgatorio è un luogo di speranza?

PURGATORY

Antonio María Esquivel | Public Domain

Anime del Purgatorio.

Philip Kosloski - pubblicato il 10/11/20

La promessa del Purgatorio può favorire la nostra speranza nel futuro, mostrando la bellezza dell'amore di Dio per noi

Il Purgatorio non è sempre ritratto come un luogo pacifico. Spesso è rappresentato come un posto di purificazione, in cui si sperimenta una grande sofferenza prima di arrivare in Paradiso.

Questa descrizione può essere fuorviante, perché può quasi far pensare che si tratti di una specie di Inferno.

Papa Benedetto XVI ha ribadito che il Purgatorio dev’essere inteso come un luogo di speranza parlandone nella sua enciclica proprio sulla speranza, la Spe salvi:

“Nel momento del Giudizio sperimentiamo ed accogliamo questo prevalere del suo amore su tutto il male nel mondo ed in noi. Il dolore dell’amore diventa la nostra salvezza e la nostra gioia… Il Giudizio di Dio è speranza sia perché è giustizia, sia perché è grazia… Se fosse pura giustizia, potrebbe essere alla fine per tutti noi solo motivo di paura… la grazia consente a noi tutti di sperare e di andare pieni di fiducia incontro al Giudice che conosciamo come nostro ‘avvocato’”.

L’esistenza del Purgatorio può darci speranza durante la nostra vita terrena, confermandoci che Dio è un giusto Giudice, un “avvocato”, piuttosto che un dittatore arbitrario. Vuole avvolgerci con il Suo amore, non solo in questa vita, ma anche in quella successiva. Questo amore si effonde su di noi, donandoci la speranza nel fatto che tutto il bene che facciamo non è invano.


Veuve regardant photo de son mari décédé

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Il Purgatorio ha poi un’altra dimensione che dovrebbe donarci speranza, perché è un luogo in cui siamo ancora uniti alla Chiesa sulla Terra:

“Alle anime dei defunti, tuttavia, può essere dato ‘ristoro e refrigerio’ mediante l’Eucaristia, la preghiera e l’elemosina. Che l’amore possa giungere fin nell’aldilà, che sia possibile un vicendevole dare e ricevere, nel quale rimaniamo legati gli uni agli altri con vincoli di affetto oltre il confine della morte – questa è stata una convinzione fondamentale della cristianità attraverso tutti i secoli e resta anche oggi una confortante esperienza”.

Papa Benedetto si riferiva alla possibilità di pregare per le anime dei fedeli defunti, avendo un impatto reale sulla loro esperienza di Purgatorio:

“Così si chiarisce ulteriormente un elemento importante del concetto cristiano di speranza. La nostra speranza è sempre essenzialmente anche speranza per gli altri; solo così essa è veramente speranza anche per me. Da cristiani non dovremmo mai domandarci solamente: come posso salvare me stesso? Dovremmo domandarci anche: che cosa posso fare perché altri vengano salvati e sorga anche per altri la stella della speranza? Allora avrò fatto il massimo anche per la mia salvezza personale”.

Se abbiamo bisogno di più speranza nella nostra vita, pensiamo al Purgatorio e al grande dono che Gesù ci ha fatto in quel “luogo di mezzo”.

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