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Cosa fa un esorcista per proteggersi dal diavolo?

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ACI Digital - pubblicato il 13/11/20

Avere un'intensa routine di preghiera è l'aspetto principale, ma servono anche altri accorgimenti

Ogni cristiano deve proteggersi dal diavolo, perché la sua esistenza è reale. Il Catechismo della Chiesa Cattolica parla del demonio circa 40 volte, riferendosi alla sua origine e alle sue azioni. Anche la vita di molti santi che hanno avuto un’esperienza diretta di lotta contro il demonio è una testimonianza della sua esistenza.

Come fa un esorcista, strumento di Dio nella lotta diretta contro le forze del male, a proteggersi dal diavolo?

La risposta si può trovare in un articolo pubblicato dall’agenzia di notizie cattolica ACI Digital. Il sito ha pubblicato un’intervista a padre Doriam Rocha Vergara, che ha seguito il corso di Liberazione ed Esorcismo presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum di Roma. In sette anni di lavoro come esorcista, il sacerdote ha realizzato oltre 300 esorcismi. È anche considerato l’esorcista più giovane del mondo.

Attacchi del diavolo

Il parroco della chiesa dell’Immacolata Concezione, nella diocesi di colombiana di Valledupar, ha rivelato di essere sempre attaccato dal demonio.

“Nei giorni in cui non eseguo esorcismi dormo bene e vivo bene, ma in quelli in cui ho delle sessioni le notti sono difficili. In primo luogo mi sento appesantito fisicamente e con molto sonno, e devo andare subito davanti al Santissimo. Sono così stanco che mantengo un atteggiamento difensivo, il mio volto si sfigura come se fossi arrabbiato e resto senza voce”.

Com’è la routine di un esorcista?

Si raccomanda che un esorcista adotti delle misure per proteggersi dal diavolo nella quotidianità. Sono i cosiddetti “autoesorcismi”. Padre Doriam, ad esempio, rivela che è fondamentale un’intensa routine di preghiera, e dice che si sveglia alle quattro del mattino e recita il Rosario. Alle sei recita l’ufficio delle letture, alle sei e mezza le Lodi e subito dopo celebra l’Eucaristia.

Durante tutta la mattinata si dedicata alle opere di carità, a mezzogiorno recita l’Angelus e alle tre del pomeriggio la preghiera della Divina Misericordia. La routine prosegue con la recita dei Vespri alle cinque del pomeriggio, un’altra Messa alle sei e un altro Rosario a seguire.

“Posso recitare ogni giorno tre o quattro Rosari, e poi vado direttamente davanti al Santissimo Sacramento”, ha affermato l’esorcista.




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Altri modi per proteggersi dal diavolo

Oltre a pregare molto, l’esorcista afferma di prendere altre precauzioni per proteggersi dall’azione maligna del diavolo, ad esempio:

  • evitare di avere la televisione in stanza
  • non avere un computer in casa
  • usare costantemente abiti clericali
  • non ingerire bevande alcoliche
  • non fumare.

Il sacerdote ha anche rivelato altri accorgimenti: “Devo usare i sacramentali, e fare attenzione a non prendere nulla di quello che mi danno per strada”.

Sono accorgimenti necessari, perché secondo quanto affermano gli stessi esorcisti il diavolo può agire in vari modi nella loro vita, provocando cambiamenti d’umore, malattie e perfino muovendo oggetti.

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