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Per arrivare gioiosi al Natale? Fai gli Esercizi Spirituali on line dei Carmelitani

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TATJANA SPLICHAL | DRUŽINA

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 01/12/20

Gli Esercizi si basano sulla vita esemplare della Bella Acarie. Scopriamo chi è e perché è stata “scelta” per accompagnarci durante l’Avvento

Preparatevi a Natale insieme ai Carmelitani Scalzi. Per iscrivervi gratuitamente agli “esercizi spirituali carmelitani in linea” per l’Avvento 2020 basta compilare il modulo sul sito www.esercizi-online.karmel.at.

Questi esercizi spirituali sono stati scritti da fra Olivier Rousseau, ocd (del Convento di Avon presso Parigi) insieme ad un gruppo di lavoro carmelitano e si basano sulla vita esemplare, sugli scritti e sui pensieri di Barbe Avrillot in Acarie (suor Maria dell’Incarnazione, carmelitana scalza), la «Bella Acarie». L’invio in lingua italiana è organizzato dai carmelitani austriaci in collaborazione con le Edizioni OCD di Roma e p. Giacomo Gubert OCD.

Formato e ritmo degli esercizi spirituali

Dopo l’introduzione agli esercizi inviata a fine novembre, riceverete settimanalmente, di venerdì, un messaggio di posta elettronica. Potrete scaricare il testo per la settimana in formato pdf per computer o dispositivo mobile. In questo messaggio di posta elettronica troverete: una meditazione su di un episodio della vita di Madame Acarie, collegato al vangelo della domenica; un riassunto video; un calendario dell’Avvento (in immagini e parole) come nutrimento quotidiano, dal lunedì al sabato.

Gli esercizi spirituali carmelitani in linea sono gratuiti.

Chi è la Bella Acarie – Beata Maria dell’Incarnazione (1566-1618)

Come potrebbe non bastarci il Dono che Dio fa di se stesso nella Notte di Natale! Questa è la domanda che ci rivolge colei che fu l’anima del rinnovamento della Chiesa in Francia al termine delle Guerre di Religione e che in Francia fondò il Carmelo riformato da Teresa d’Avila. Barbe Avrillot, nata nel 1566 in una ricca famiglia della nobiltà di toga parigina, diventata Madame Acarie a 16 anni col matrimonio con Pierre. Darà sei figli a questo cattolico fervente che sostenne nel suo impegno nella «Lega Santa»1. Diverrà carmelitana a 48 anni come suora conversa, col nome di Maria dell’Incarnazione. Quattro anni dopo entrerà nella gioia del suo Signore al termine di una vita sorprendentemente feconda.


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«È troppo avaro colui al quale Dio non basta»

Nel 1587, Madame Acarie è sconvolta dalla lettura di questa frase. Sposata da cinque anni e già madre di tre bambini, brilla nei salotti parigini dove è considerata la più bella donna di Parigi. Questa giovane donna di 21 anni, padrona di casa pienamente dedita, con una vita spirituale esigente, malgrado ciò si fa sedurre dalla vita mondana. «È troppo avaro colui al quale Dio non basta». È un fulmine a ciel sereno: decide di consacrarsi a Dio nella preghiera e nel servizio. Si disfa dei suoi abiti lussuosi e intensifica il suo impegno sociale verso i poveri e gli emarginati.

«La verità è che siamo ciechi»

Volere altre ricchezze quando ci è dato Dio, è il colmo dell’avidità! Ciò sembra essere un’evidenza e ci si stupisce che non si cerchi con maggior ardore di liberarsi da un vizio tanto insensato. Come poter aspirare ad altri bene quando ci è offerto l’Amore infinito? La verità è che siamo ciechi. Nel migliore dei casi, crediamo alla realtà di questo Dono, ma non ne viviamo. In quel giorno, Madame Acarie fece l’esperienza di Dio in persona che si dava a lei. Non dovette nemmeno cercarlo! Si decise allora a riceverlo in verità senza più desiderare di possedere alcunché.


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Le meditazioni della Bella Acarie

La causa del nostro accecamento, è la cupidigia che ci fa concepire ogni relazione come possesso. Tuttavia, se già nessun essere umano può essere oggetto di possesso, tanto più ciò vale per Dio! Voler mettere la mano sul proprio simile, significa negarlo nel suo essere, farne un oggetto e dimenticarne la sua dignità infinita. Voler possedere Dio significa inevitabilmente mancarlo e rivolgersi verso tutte le produzioni idolatriche della cupidigia, visto che l’idolo è proprio ciò su cui posso esercitare il mio dominio. Natale! Dio stesso si dà alla nostra umanità. Ma si dona al di fuori di ogni cupidigia, nell’assoluta gratuità del suo amore infinitamente libero.

Il cuore di Maria e Giuseppe

Può riceverlo solo un cuore di povero, così come quello di Maria e di Giuseppe. Vivere di questo Dono richiede infatti rinunciare ad ogni possesso, e specialmente a quello di Dio! Così che Egli possa trovare nel nostro cuore la povera greppia dove potersi riposare, andiamo alla scuola di Barbe Acarie. Meditando la sua vita, da cui traspare il Vangelo, ci preparerà a ricevere l’inaudito dono di se stesso nel suo Figlio che Dio ci fa.
I suoi brevi scritti spirituali, poche pagine, furono pubblicati con il titolo «I veri esercizi». Dopo la sua morte si raccolsero nondimeno numerosi suoi pensieri. Sarà tuttavia la testimonianza della sua vita a farci da guida.

I titoli degli Esercizi, verso la gioia di Natale

I Domenica: «Vegliate!» – verginità e vigilanza
II Domenica: «Vi battezzerà nello Spirito Santo» – obbedienza e libertà
III Domenica: «Non sono degno di slegare i lacci dei sandali» – azione e contemplazione
IV Domenica: «Che accada secondo la tua Parola» – fecondità ecclesiale
Natale: Umiltà divina – lo spirito d’infanzia

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