Nato e vissuto in Francia, (1926 - 1994) fu genetista e medico di fama mondiale, osannato fino a che la sua difesa senza quartiere per la vita nascente non lo condannò all'emarginazione dalla comunità scientifica. Cosa che non lo fece comunque arretrare di un millimetro. Un uomo è un uomo, anche quando è molto piccolo, anche quando è ammalato
Oggi, 21 gennaio 2021, il Santo Padre ha firmato i decreti per il riconoscimento delle virtù eroiche o del martirio (come nel caso del Servo di Dio Giovanni Fornasini) di numerosi sacerdoti, consacrati e di due fedeli laici. Uno di essi è il medico e gentista francese famoso per avere scoperto la causa cromosomica della sindrome di Down: Jérôme Lejeune.
La deriva eugenetica che conobbe l’uso della sua scoperta si è spinta drammaticamente agli antipodi delle sue convinzioni; da medico, da ricercatore e da uomo rifiutava l’aborto e qualsiasi manipolazione della procreazione umana in base ad un uso retto della ragione e non per convinzioni acritiche e confessionali. che semmai confortavano e sostenevano tali verità, dando loro maggiore profondità.
Un vero medico, pensava, di fronte ad un concepito, non ha nulla da decidere: si tratta di un uomo, un cucciolo di uomo.
Assistette anche all’infernale invenzione della pillola abortiva che non esitò a definire il primo “pesticida umano”.
Padre di 5 figli, oltre che scienziato era un pediatra premuroso e sempre disponibile (la figlia, che racconta la sua vita nell’opera “La vita è una sfida”, ricorda perfettamente quando suo padre, rispondendo a chiamate che giungevano a tutti gli orari, si rendeva disponibile per i suoi piccoli pazienti).
Amava la vita e voleva liberare i bambini dalle malattie che offendono l’intelligenza umana; l’ideale a cui puntava era una diagnosi il più precoce possibile per poter offrire cure e dove possibile la guarigione. Non mitizzava l’handicap, non usava parole melliflue per nascondere la disabilità; amava il bambino affetto da menomazione con grande intensità e rispetto; provava per i genitori sincero amore e comprendeva e incoraggiava il loro compito eroico.
Aveva una fede limpida, che esercitava in pienezza senza ostentarla mai e senza svenderla, nemmeno quando questa ma di più ancora la sua opposizione radicale all’aborto gli costò una sorta di damnatio memoriae prima del tempo. Ha trasmesso ai figli il proprio esempio, e con quello e il sacro rispetto per la loro libertà, li ha avvicinati alla fede in Cristo e nella Sua Chiesa.
Fu il primo presidente della Pontificia Accademia per la Vita (sebbene per soli due mesi, dal febbraio 1994 al 3 aprile, quando morì); era stato nominato a quella carica da Giovanni Paolo II che nutriva per lui, come uomo di scienza e uomo tout-court, profonda stima e amicizia.
La fama di santità nel popolo di Dio
Il principale compito del postulatore che inizia la causa per un fedele è di verificare la fama di santità della persona nel popolo di Dio.
Nel caso di Jérôme Lejeune, la fama di santità si è fatta vedere subito dopo la sua morte. Subito, numerose testimonianze parlano della santità del medico, dello scienziato e del servitore della vita umana che fu Jérôme Lejeune. Possiamo parlare tra le altre della petizione mandata il giorno dopo la sua morte, dall’America latina, firmata da più di 200 persone, per chiedere l’apertura della sua Causa di canonizzazione. (Amici di Jerome Lejeune)
La fase diocesana del processo di canonizzazione è stata aperta dal Card. Vingt Trois, Arcivescovo di Parigi il 28 giugno del 2007 proprio in forza della fama sanctitatis del Servo di Dio Jérôme Lejeune, 13 anni dopo la sua morte.
La “Positio super virtutibus” è stata consegnata alla Congregazione delle Cause dei Santi nel maggio 2017.
Dichiarate le virtù eroiche del Servo di Dio Jérôme Lejeune
Promulgazione di Decreti della Congregazione delle Cause dei Santi, 21 gennaio 2021
Il 21 gennaio 2021, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti:
– il martirio del Servo di Dio Giovanni Fornasini, Sacerdote diocesano; nato il 23 febbraio 1915 a Pianaccio di Lizzano in Belvedere (Italia) e ucciso, in odio alla Fede, a San Martino di Caprara (Italia), il 13 ottobre 1944;
– le virtù eroiche del Servo di Dio Michele Arcangelo Maria Antonio Vinti, Sacerdote diocesano; nato il 18 gennaio 1893 a Grotte (Italia) e ivi morto il 17 agosto 1943;
– le virtù eroiche del Servo di Dio Ruggero Maria Caputo, Sacerdote diocesano; nato il 1° maggio 1907 a Barletta (Italia) e ivi morto il 15 giugno 1980;
– le virtù eroiche della Serva di Dio Maria Giuseppa di Gesù (al secolo: Elisabetta Prout), Fondatrice della Congregazione delle Suore della Ss.ma Croce della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo; nata il 2 settembre 1820 a Shrewsbury (Inghilterra) e morta a Sutton (Inghilterra) l’11 gennaio 1864;
– le virtù eroiche del Servo di Dio Giacomo Masarnau Fernández, Fedele Laico; nato il 10 dicembre 1805 a Madrid (Spagna) e ivi morto il 14 dicembre 1882;
– le virtù eroiche del Servo di Dio Pasquale Canzii, Seminarista; nato il 6 novembre 1914 a Bisenti (Italia) e morto a Penne (Italia) il 24 gennaio 1930;
– le virtù eroiche del Servo di Dio Jérôme Lejeune, Fedele Laico; nato il 13 giugno 1926 a Montrouge (Francia) e morto a Parigi (Francia) il 3 aprile 1994;
– le virtù eroiche della Serva di Dio Adelaide Bonolis, Fedele Laica, Fondatrice delle Opere di Assistenza e Redenzione Sociale; nata il 14 agosto 1909 a Milano (Italia) e ivi morta l’11 agosto 1980. (Sala Stampa vaticana)
O Dio che hai creato l’uomo a tua immagine e lo hai chiamato a condividere la Tua Gloria, ti rendiamo grazie per aver fatto dono alla Tua Chiesa del Professore Jérôme Lejeune, eminente Servo della Vita.Egli ha saputo mettere la sua immensa intelligenza e la sua fede profonda a servizio della difesa della vita umana, specialmente della vita nascente, nel pensiero instancabile di curare e guarire.Testimone appassionato della verità e della carità, ha saputo riconciliare, agli occhi del mondo contemporaneo, la fede e la ragione.Per sua intercessione, concedici, secondo la Tua volontà, le grazie che imploriamo, nella speranza che egli sia presto annoverato nel numero dei Tuoi santi.
