Accade a Bassora, la seconda città dell’Iraq. A raccontarlo è il vescovo Firas Dardar, che ha parlato con la bambina. “No so bene chi sia Maria. Ma questa donna non fa mai tornare a mani vuote”, gli ha detto Sara
Una bambina musulmana entra in chiesa ogni mattina e accende un lume votivo alla Madonna. Accade nella chiesa del Sacro Cuore di Bassora, il capoluogo dell’ultima provincia irachena nel Sud dell’Iraq a stragrande maggioranza sciita.
La bambina, di nome Sara, va davanti alla piccola grotta di Lourdes, ricostruita nella chiesa di Bassora. Resta in silenzio e guarda la Madonna. Poi accende una candela e bacia la statua della Vergine. E, sempre in silenzio, se ne va.
Una presenza che il vescovo Atanasios Firas Dardar, vicario patriarcale per Bassora dei siro-cattolici, non può più ignorare. Avvenire (10 febbraio) spiega che il vescovo ha provato a parlarle. E lei ha risposto con cortesia.
«Come ti chiami?», le chiede mar Atanasios. «Sara», risponde la ragazzina che per vivere vende i sacchetti di plastica a chi fa compere in uno dei tanti suq di Bassora, la seconda città dell’Iraq a pochi chilometri dal confine con il Kuwait. Dove abiti, chiede mar Atanasios. «Sono di Abo Sker», un quartiere sciita tra i più popolari di Bassora.