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Cosa devono sapere i cattolici sui vaccini?

VACCINO CORONAVIRUS

M-Foto | Shutterstock

Kathleen M. Berchelmann - pubblicato il 06/04/21

Risposte alle domande sull'eticità di ricevere vaccini, inclusi quelli contro il Covid-19 disponibili oggi

Questo articolo riassume l’insegnamento cattolico romano sulla vaccinazione con links ai documenti originali. Vi preghiamo di consultare la lista aggiornata dei vari vaccini contro il coronavirus e la loro associazione a linee cellulari derivate da tessuti di feti abortiti.

Questo documento non mette in discussione i rischi e i benefici di ogni vaccino. La decisione ultima di vaccinarsi spetta a ciascun individuo, ma i cattolici sono chiamati a valutare questa scelta a livello sia intellettivo che di preghieera, e a prendere in considerazione le indicazioni della Chiesa.

Qual è l’insegnamento cattolico sulla vaccinazione? Alcuni vaccini sono collegati all’aborto? Che dire del vaccino contro il coronavirus/Covid?

Nello sforzo di assistere i fedeli nel loro discernimento riguardo ai vaccini, la Chiesa cattolica ha offerto un insegnamento specifico sull’uso di questi ultimi, inclusi i vaccini prodotti e/o sviluppati usando linee cellulari derivanti da tessuti di feti abortiti. Questi vaccini sono anche noti come “vaccini con linee cellulari fetali” o “vaccini di linea cellulare diploide umana”.

La pandemia di Covid-19 ha dato enorme pubblicità alla preoccupazione per i vaccini associati a tessuti di feti abortiti, ma le questioni etiche e morali coinvolte si applicano anche ad alcuni vaccini infantili o di routine e ad altri vaccini per adulti. Il Vaticano ha affrontato formalmente la questione per la prima volta nel 2005, quando la Pontificia Accademia per la Vita ha diffuso il documento Riflessioni morali circa i vaccini preparati a partire da cellule provenienti da feti umani abortiti, documento approvato anche dalla Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede.

Nel 2017, la Pontificia Accademia per la Vita ha diffuso una Nota sulla natura medica e scientifica della vaccinazione, scritta in collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana e l’Ufficio per la Pastorale della Salute. Il documento del 2017 nota il declino dei tassi di vaccinazione in Italia, incoraggia la vaccinazione e conclude: “È perciò da ritenere che in tale caso si possano usare tutte le vaccinazioni riconosciute come clinicamente sicure ed efficaci con coscienza certa che il ricorso a tali vaccini non significhi una cooperazione formale all’aborto dal quale derivano le cellule con cui i vaccini sono stati prodotti”.

In risposta ai vaccini contro il Covid-19, la Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti (USCCB) ha pubblicato due nuovi documenti, Moral Considerations of the New COVID-19 Vaccines (11 dicembre 2020) e Answers to Key Ethical Questions About COVID-19 Vaccines (1° gennaio 2021). Questi testi ribadiscono gli stessi concetti discussi nei documenti precedenti, con particolare enfasi sui vaccini contro il Covid-19. La USCCB esorta i cattolici a scegliere marche di vaccini che evitino l’uso di vaccini associati a tessuti di feti abortiti, ma permette l’uso di vaccini con un’associazione remota con il male nella misura in cui non siano disponibili vaccini alternativi e l’intento sia quello di preservare la vita.

Anche il Vaticano ha diffuso delle dichiarazioni sui vaccini contro il Covid-19. Il 21 dicembre 2020, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha emesso una Nota sulla moralità dell’uso di alcuni vaccini anti-Covid-19 in cui si ribadiscono i concetti dei testi precedenti, affermando che è lecito usare vaccini contro il Covid-19 associati a tessuti di feti abortiti se non esistono alternative ragionevoli, e che “l’uso lecito di tali vaccini non comporta e non deve comportare in alcun modo un’approvazione morale dell’utilizzo di linee cellulari procedenti da feti abortiti. Si chiede, quindi, sia alle aziende farmaceutiche che alle agenzie sanitarie governative, di produrre, approvare, distribuire e offrire vaccini eticamente accettabili che non creino problemi di coscienza, né a gli operatori sanitari, né ai vaccinandi stessi”.

Il 29 dicembre 2020, la Commissione Vaticana Covid-19, in collaborazione con la Pontificia Accademia per la Vita, ha diffuso una dichiarazione congiunta intitolata Vaccino per tutti. 20 punti per un mondo più giusto e sano, che affronta le questioni collegate ai vaccini, dalla ricerca e lo sviluppo di brevetti all’utilizzo commerciale, includendo approvazione, distribuzione e somministrazione.

Di seguito, analizziamo l’eticità dei vari vaccini contro il Covid-19 e di altri vaccini comuni per bambini e adulti.

1. Pfizer. Il vaccino contro il coronavirus/Covid Pfizer/BioNTech, noto come BNT162b2, è stato realizzato usando sequenze genetiche al computer senza utilizzare cellule fetali. La linea cellulare collegata all’aborto HEK-293 è stata utilizzata nella ricerca collegata a questo vaccino, ma non nella fase di testing. Questa linea cellulare derivava dalle cellule renali di un feto abortito nel 1973. Nessuna linea cellulare, fetale o meno, viene richiesta per la produzione di questo vaccino, attualmente in uso e che richiede due dosi. Il vaccino Pfizer/BioNTech dev’essere conservato a temperature molto basse, il che ne rende difficile la distribuzione. Attualmente, solo gli ospedali e altre grandi strutture lo distribuiscono.

2. Moderna. Il vaccino Moderna mRNA-1273 non richiede linee cellulari di feti abortiti per la sua produzione, ma linee cellulari di feti abortiti sono state usate sia nello sviluppo che nel testing di questo vaccino. Il vaccino è attualmente in uso ed è più facile da distribuire rispetto allo Pfizer per via della temperatura di conservazione che richiede. Ne servono anche in questo caso due dosi.

3. Johnson & Johnson. Il vaccino J&J/Janssen contro il Covid-19, JNJ-78436735, usa la linea cellulare collegata all’aborto PER.c6 per la sua produzione. Questa linea cellulare è stata usata anche in fase di sviluppo e testing del vaccino. PER.c6 è una linea cellulare della Janssen, una sussidiaria della Johnson & Johnson, sviluppata dalle cellule della retina di un feto di 18 settimane abortito nel 1985. Questo vaccino è attualmente in uso, e richiede un’unica dose.

4. AstraZeneca. Il vaccino AstraZeneca/Università di Oxford AZD1222 usa per la sua produzione la linea cellulare HEK-293, utilizzata anche nelle fasi di sviluppo e testaggio. Il vaccino AstraZeneca non è stato approvato negli Stati Uniti. In precedenza era stato approvato altrove, ma poi rimosso dall’uso per questioni di sicurezza e preoccupazioni a livello di efficacia.

5. Sanofi/GlaxoSmithKline. Il vaccino Sanofi/GSK COVAX non è associato a linee cellulari di feti abortiti per testing, sviluppo o produzione. La GSK produce questo vaccino usando un virus modificato coltivato su cellule di insetti. Questo vaccino diventerà probabilmente disponibile nell’estate 2021. La compagnia Sanofi sta anche sviluppando un altro vaccino anti-Covid che ha usato la linea cellulare collegata all’aborto HEK-293 nella fase di ricerca.

C’è una differenza morale e/o etica tra vaccini che richiedono linee cellulari fetali per la loro produzione rispetto a quelli che hanno usato queste linee cellulari per i test o per lo sviluppo? Se possibile, i cattolici dovrebbero compiere una scelta di marca per evitare il vaccino Johnson & Johnson (che usa linee cellulari fetali per la produzione)?

Alcuni presuli statunitensi hanno rilasciato delle dichiarazioni formali per rispondere alla domanda. Il 5 marzo 2020, un gruppo di vescovi con posizioni di leadership all’interno della USCCB ha pubblicato una dichiarazione sul sito della USCCB stessa affermando che “se si può scegliere tra vaccini contro il Covid-19 ugualmente sicuri ed efficaci, si dovrebbe scegliere quello con meno collegamenti a linee cellulari derivate dall’aborto. Se si ha la possibilità di scegliere un vaccino, quindi, si dovrebbe optare per Pfizer o Moderna piuttosto che per Johnson & Johnson”. Altri vescovi hanno rilasciato dichiarazioni che non discutono la questione della scelta della marca, e sottolineano che tutti i vaccini contro il Covid attualmente disponibili possono essere usati con la “coscienza pulita”.

Il Vaticano non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale sul vaccino anti-Covid Johnson & Johnson, anche se un membro del Pontificia Accademia della Vita ha pubblicato una dichiarazione personale in base alla quale tutti i vaccini sono moralmente accettabili.

Nel tentativo di dissipare la confusione, il 5 marzo un gruppo di studiosi cattolici pro-life di spicco ha pubblicato una dichiarazione approfondita sulla questione sul sito web dell’Ethics and Public Policy Center. La dichiarazione è stata ripubblicata dalla Pontificia Accademia per la Vita sul suo sito web, su cui si legge: “Alcuni sostenitori pro-vita possono preferire l’utilizzo di un vaccino piuttosto che di un altro per testimoniare contro il male dell’aborto, o per indicare un rispetto speciale per i bambini non nati la cui vita è andata perduta. Ancora una volta, concordiamo con il vescovo Rhoades sul fatto che una scelta di questo tipo è una questione di coscienza, ma pensiamo che sia un errore dire sia che questi vaccini siano moralmente permissibili, sia che alcuni dovrebbero essere preferiti ad altri. Non sembra esserci alcuna distinzione reale tra i vaccini in termini di collegamento a un aborto avvenuto molti decenni fa, e quindi il punto di partenza morale si basa su un’equivalenza”.

La versione completa di questo articolo è stata pubblicata originariamente su MyCatholicDoctor, ed è ripubblicata in questa sede per gentile concessione.

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