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Da Torino alla Sicilia: parrocchie e oratori sono diventati centri per i vaccini

GINES GARCIA

@ginesggarcia

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 09/04/21

Da nord a sud, sacerdoti e volontari sono impegnati nella "riconversione" di questi luoghi. Via tavoli da ping pong e biliardo, sostituiti da postazioni per la vaccinazione

Dopo l’accordo con la Conferenza episcopale italiana da Nord a Sud si moltiplicano le parrocchie che mettono a disposizione spazi per vaccinarsi e altre misure mediche per combattere la pandemia. 

Famiglia Cristiana ha compiuto un viaggio tra alcune di queste comunità, da Arona a Viterbo, da Lamezia Terme all’intera Sicilia, che ha visto un vero e proprio protocollo di intesa firmato tra la Conferenza episcopale siciliana e la Regione. 

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Dai tavoli di biliardo alle postazioni di vaccini 

Una bella storia arriva dalla Tuscia. «Sapevo che l’Asl cercava i locali e io ne avevo tanti vuoti per il fermo delle attività a causa del Covid. Ho trovato naturale che la parrocchia, che è sempre stata aperta a tutti, si mettesse a disposizione della città», racconta don Pino Currè, parroco di Santa Maria della Grotticella, a Viterbo. «I ragazzi si sono dati subito da fare a spostare mobili e tagliare l’erba, a rendere accoglienti gli spazi. Qui c’erano tavoli da ping pong e biliardo», spiega il sacerdote a Famiglia Cristiana, indicando le postazioni in parrocchia dove adesso i medici fanno l’anamnesi ai pazienti prima di indirizzarli nell’altro salone. 

Là dove si svolgevano le attività di teatro e le feste, dove a Capodanno ci si ritrovava in centinaia, ora c’è un “ambulatorio”. Le sedie ben distanziate per l’attesa prima dell’inoculazione. E poi quelle per i 15 minuti necessari per l’osservazione prima di essere rimandati a casa. 

Circa 450 al giorno le somministrazioni nel primo mese. Oggi ne fanno 70, in attesa che arrivino i rifornimenti alla Regione Lazio.

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La copertina del nuovo numero di Famiglia Cristiana con
lo speciale sui vaccini in parrocchia.

Nell’oratorio di Arona

Ad Arona (Novara), per esempio, su richiesta del sindaco il centro vaccinale, prima di trovare la collocazione definitiva, è stato allestito per due settimane nell’oratorio della parrocchia San Giorgio di Mercurago. A Torino, sul fronte vaccini – si legge sempre su Famiglia Cristiana – si impegnano anche grandi realtà come il Cottolengo. 

140 vaccinazioni a Borgomanero

Nella parrocchia di Santa Croce a Borgomanero, ancora in provincia di Novara, dall’8 marzo si viaggia al ritmo di 140 vaccinazioni al giorno. «I cittadini sono molto soddisfatti, anche perché la parrocchia è facile da raggiungere, dotata di parcheggio e vicina a un centro commerciale. Ci è sembrata una scelta doverosa», dice il parroco, don Giancarlo Moroso, «perché è anche così che si può interpretare l’opera di misericordia evangelica: “visitare gli infermi”». 

Le parrocchie di Lamezia Terme

Al Sud, nella Calabria si muovono molte diocesi. Una per tutte quella di Lamezia Terme, guidata da monsignor Giuseppe Schillaci. Qui hanno aperto i propri locali le parrocchie dei Frati minimi di San Francesco di Paola e della Madonna del Carmine, quella della Pietà e di Santa Maria Goretti.

«Il motivo che ci ha spinti», spiega padre Giovanni Sposato, parroco moderatore di San Francesco di Paola, «è stato quello di spronare le istituzioni a velocizzare le vaccinazioni, soprattutto per gli anziani. Loro sono il tesoro prezioso della nostra comunità». 

L’accordo tra Regione Siciliana e vescovi

Il 3 aprile, Sabato Santo, le chiese siciliane hanno aderito alla campagna di vaccinazione aprendo i propri locali ai fedeli. A Palermo, anche la cattedrale ha accolto per tutto il giorno decine di anziani, in coppia o accompagnati da un parente. 

Una giornata straordinaria di vaccinazione, dalle 8 alle 18, pubblicizzata nei giorni precedenti e organizzata distribuendo ai fedeli i moduli di prenotazione. Il Protocollo tra la Conferenza episcopale siciliana (Cesi) e la Regione Sicilia, che potrebbe essere ampliato con nuove giornate straordinarie di vaccinazione, ha coinvolto soltanto persone in buona salute di età compresa tra i 69 e 79 anni.

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vaccini
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