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6 donne malate di cancro che hanno rischiato la vita per far nascere i loro figli

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Silvia Lucchetti - pubblicato il 22/04/21

Storie di madri coraggiose che scoprono di essere malate di tumore durante la gravidanza, ma rifiutano di abortire e antepongono la vita dei figli alla propria posticipando le cure. Alcune hanno pagato con la vita la loro scelta d'amore.

Si avvicina la festa della mamma, e mi sono tornate in mente le tante storie di madri coraggiose che ho avuto la fortuna di raccontare in questi anni. Quelle che vi propongo oggi sono testimonianze di donne che hanno scoperto di essere malate di tumore durante la gravidanza e che non solo hanno rifiutato l’aborto terapeutico, ma hanno scelto di posticipare le cure per proteggere i loro bambini. Alcune hanno pagato con la vita la loro scelta d’amore, altre hanno avuto la grazia di guarire.

La vicenda della serva di Dio Chiara Corbella Petrillo

Ogni volta che mi è capitato di raccontare storie simili ho avuto fissa nella mente la vicenda della serva di DioChiara Corbella Petrillo. Lei e il marito Enrico hanno accolto la prima figlia, Maria Grazia Letizia, a cui era stata diagnosticata un’anencefalia, morta poco più di mezz’ora dopo esser venuta alla luce e aver ricevuto il battesimo.

Anche il secondo figlio di Chiara ed Enrico, Davide Giovanni, purtroppo muore poco dopo essere nato e aver ricevuto il battesimo. Gli era stata diagnosticata una grave malformazione viscerale alla pelvi con assenza degli arti inferiori. La coppia rifiuta l’aborto e accoglie il piccolo accompagnandolo con amore alla nascita al Cielo subito dopo averlo conosciuto.

Chiara scopre di essere malata di tumore

Il terzo figlio, Francesco, è completamente sano ma pochi giorno dopo aver scoperto di essere in dolce attesa, Chiara si accorge di una lesione alla lingua e nutre il sospetto, poi confermato, che si tratti di un tumore. Affronta la prima fase di un intervento per asportare la massa e poi sceglie di rimandare le cure per proteggere il figlio.

Muore a 28 anni dopo aver detto a tutti: ti voglio bene

Francesco Petrillo nasce il 30 maggio 2011. Finalmente il 3 giugno Chiara affronta la seconda fase dell’intervento e comincia chemioterapia e radioterapia. Purtroppo però il tumore si estende, e il 13 giugno 2012 Chiara muore a 28 anni dopo aver detto a tutti per l’ultima volta: ti voglio bene.

1Silvia: rifiuta la chemio per far nascere il figlio e muore a 36 anni

Lo stesso bene che ha mosso Silvia Pozzan, una donna di Sozzano, morta all’età di 36 anni. Moglie di Andrea e mamma di Lorenzo, quando scopre di essere incinta del secondo figlio rifiuta coraggiosamente la chemioterapia per custodire la vita del bambino e portare a termine la gravidanza. Poi riprende la sua lotta, ma poco dopo muore stroncata da un tumore al fegato. (Il Giornale di Vicenza). 

2Laura Gabrielli: la gravidanza, il tumore alla tiroide e il no all’aborto

Massimiliano Ossini, volto amato della tv, ha raccontato nel 2018 all’Huffpost una vicenda personale dolorosa, ma a lieto fine, che non tutti conoscono. La moglie Laura Gabrielli, dopo le prime due gravidanze si accorge che sta perdendo troppo peso e si sottopone ad alcuni accertamenti. Scopre così di essere incinta ma di essersi ammalata di un tumore della tiroide, a causa del quale i primi medici che consulta consigliano l’aborto. Ma Laura decide di portare avanti la gravidanza comunque, e dopo aver sentito un nuovo specialista, si sottopone all’asportazione della ghiandola solo al quarto mese, quando il feto è in grado da solo di provvedere alla produzione dell’ormone tiroideo. Il figlio è nato sano e solo dopo il parto Laura ha iniziato la radioterapia.

3Brianna, malata di leucemia, muore a 19 anni dopo aver rifiutato l’aborto

“I giorni con mio figlio sono stati i più felici della mia vita”. Queste le parole della diciannovenne di Sidney, Brianna Rawlings, malata di leucemia, pronunciate prima di spirare poco dopo la morte del piccolo Kyden, vissuto soltanto 12 giorni. Per lui aveva rifiutato l’aborto mettendo a grave rischio la sua stessa vita, e posticipato così le cure necessarie per curare il suo tumore aggressivo.

4Consiglia e il cancro al seno in gravidanza: nasce Aurora

Consiglia Varriale scopre di essersi ammalata di cancro al seno al terzo mese di gestazione della sua seconda figlia. Rifiuta l’aborto consigliato dai medici e chiede un consulto  all’Istituto Pascale di Napoli che le propone un percorso di cura personalizzato che non comprometta la gravidanza. E così Consiglia affronta l’intervento in pieno lockdown e poi comincia la chemioterapia insieme alla sua piccola nel pancione. Aurora nasce felicemente dando alla mamma la forza di continuare a lottare.

5Glory muore di cancro al seno tre mesi dopo aver dato alla luce la sua bambina

Glory Obibo è morta 29 anni a causa di un tumore al seno dopo tre mesi dalla nascita delle sua Greta per cui non aveva esitato a rifiutare l’aborto. Per tutelare la salute della bambina si era così unicamente sottoposta a una forma più leggera di chemioterapia, consapevole del grave rischio che stava correndo.

6Patrizia: posticipa l’intervento a dopo il parto per far nascere il suo bambino

Patrizia, 34 anni, al quinto mese di gravidanza avverte un nodulo al seno per cui viene sottoposta agli accertamenti di rito, che conducono al temuto verdetto: cancro. Coraggiosamente decide di rischiare di posticipare l’intervento a dopo il parto, e nel frattempo si sottopone a quattro cicli di chemioterapia per contenere la progressione del tumore. Dopo la nascita del suo bambino, Patrizia si è operata ed ha felicemente ultimato la cure chemioterapiche.

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