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Debora Vezzani: dalla prova del Covid al nuovo singolo per San Giuseppe

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Debora Vezzani | Facebook

Paola Belletti - pubblicato il 30/04/21

Ieri la cantautrice ha annunciato sui social l'arrivo del nuovo brano composto e musicato, in modo sorprendente e prodigioso, per l'amato Patriarca. In uscita proprio per la sua festa del 1° Maggio: San Giuseppe Lavoratore. Dopo le prove, grazie alle prove attraversate con fede, Debora raccoglie e offre i primi frutti "in musica".

Amici cari, eccomi finalmente a raccontarvi i prodigi nascosti dietro le quinte del mio nuovo singolo!

Debora Vezzani su Facebook

Così Debora ci aggiorna su quel che bolliva in pentola, dopo un lungo periodo di sofferenza e fatica estrema: il primo maggio, festa di S. Giuseppe lavoratore, esce il brano composto in suo onore, Padre anche per noi.

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Il testo della canzone è proprio quello della bella preghiera che il Santo Padre ha composto in onore dello Sposo di Maria e Custode di Gesù e della Chiesa per l’anno giubilare a lui dedicato:

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Salve, custode del Redentore,

e sposo della Vergine Maria.

A te Dio affidò il suo Figlio;

in te Maria ripose la sua fiducia;

con te Cristo diventò uomo.

O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,

e guidaci nel cammino della vita.

Ottienici grazia, misericordia e coraggio,

e difendici da ogni male. Amen.

Sì, con questa canzone ho messo in musica la preghiera che il Papa ha scritto e inserito alla fine della lettera apostolica “Patris Corde su San Giuseppe, con la quale ha aperto quest’anno speciale, a lui dedicato!

Debora ha attraversato, con tutta la sua famiglia, una dura prova a causa del Covid che ha colpito entrambi i genitori e i tre figli piccoli ma lei in modo particolarmente intenso. La malattia è arrivata anche a mortificare e (apparentemente) mandare all’aria i suoi progetti di apostolato, legati alla devozione a San Giuseppe. Eppure questa nuova impresa musicale e di amore al Patriarca era nata da segni e ispirazioni buone e non da un piano disegnato a tavolino. Allora perché questa interruzione, questo apparente fallimento? Lo racconta lei stessa:

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Don Luigi Maria Epicoco, tramite di un incarico che sente affidatole dal Cielo

Musicare questa preghiera non è stata una mia idea o iniziativa ma di San Giuseppe, che si è servito di un sacerdote per affidarmi questo incarico.

Ora vi racconto tutto! A inizio febbraio mi ha scritto don Luigi Maria Epicoco chiedendomi se avessi mai pensato di musicare questa preghiera del Papa. Ho risposto che non ci avevo pensato e che avrei messo tutto in preghiera per vedere se sarebbe arrivata una qualche ispirazione. Ero in macchina, da sola e un attimo dopo la nostra conversazione ho cercato la “Patris Corde”, iniziando a leggere la preghiera… piano piano mi sono accorta che la stavo cantando. Nel giro di un paio di minuti era fatta: la canzone era arrivata! Piena di emozione ho detto a don Luigi che avevo ricevuto la canzone e che mi sarei messa subito al lavoro.

Testo e melodia ci sono. E la base?

La canzone c’era mancava la base. Anche nella ricerca di questo altro ingrediente fondamentale alla riuscita del brano Debora ha sperimentato l’azione della Provvidenza:

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Sono tornata a casa, ho acceso il computer e sono andata ad ascoltare alcune mie basi musicali inutilizzate e senza melodia. Ad un certo punto ho trovato la base perfetta per la melodia che avevo canticchiato a cappella in macchina: stessa tonalità, stesso tempo e mondo sonoro, uguale a quello che immaginavo e che desideravo. Melodia e base si erano incontrate ed erano totalmente sovrapponibili, fatte l’una per l’altra. Il miracolo era sotto i miei occhi e dentro le mie orecchie.

Stava procedendo tutto per il meglio e sotto la guida inconfondibile, dolce nella sua fermezza, de Cielo.

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Quando Dio chiede un sacrificio

Fino a che non è arrivata la malattia e tutto si è fermato. Ma è stata una vera sospensione, un semplice incidente di percorso per cui ora bisogna affrettarsi a recuperare il tempo perduto? No, Debora lo ha vissuto nella fede e nell’abbandono e quel tempo di prova e reale pericolo è stato fecondo per la sua vita in tutte le sue dimensioni e ora sta portando frutto.

Nei giorni successivi ho iniziato le registrazioni; tutto era perfetto perché questa canzone potesse uscire il 19 Marzo per la festa di San Giuseppe; questo era il mio desiderio. All’improvviso mi sono ritrovata però con la febbre a 40, senza riuscire quasi a respirare: ero ammalata di Covid e con me anche tutta la mia famiglia. Le registrazioni si sono interrotte e non ho più riacceso il computer. Non sapevo quando e se avrei mai completato il lavoro.

Ha avuto così inizio una fase della mia vita che ho vissuto sospesa, che mi ha fatto vivere la fortissima e meravigliosa esperienza di essere figlia in braccio a Papà Dio, una bimba che non può fare niente senza di Lui.

Questa prova è stata una verifica: “cosa amo, a cosa sono attaccata, di chi è il mio cuore, la mia volontà? A chi appartengono i miei talenti, a chi posso consegnare ogni cosa, vita, amore dei figli e del marito compresi?” Ecco le domande di cui il virus si è fatto messaggero.

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Dio mi parlava, la sua voce era inconfondibile: sei pronta a salutare tutti? Marito, figli, amici, parenti? Sei pronta a mollare tutto? A lasciare anche le cose buone e sante che io stesso ti ho dato, come la canzone, l’apostolato, anche se a te sembra non avere senso? Ho dato il mio Fiat e ho fatto l’esperienza della più alta e grande libertà: nulla mi appartiene e tutto è dono.

Tutto si dispone per il meglio, secondo i tempi di Dio: il singolo uscirà proprio per San Giuseppe Lavoratore

I segni si susseguono. La malattia finalmente se ne va anche se non tutti i pesanti esiti e la fatica accumulata, per tutta la famiglia. Ma il lavoro può finalmente riprendere.

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Dopo l’esito negativo del tampone…

Ho potuto così riprendere da dove avevo interrotto. La canzone è stata completata e tutto è divenuto di nuovo perfetto perché il brano potesse uscire in occasione della prossima festa a San Giuseppe, il giorno 1 Maggio.

Il fatto che la celebrazione del Santo sia legata al titolo di Lavoratore, a mio parere, è ancora più significativo, perché oltre alla famiglia, sotto minaccia e bisognosa di rinascita, c’è anche la dimensione vitale del lavoro, uno dei bisogni fondamentali dell’uomo.

Potrete ascoltare il nuovo brano dalla mezzanotte di domani, sabato 1° maggio. Sarà disponibile su tutti gli store digitali e su Youtube.

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Sarà bello avere una canzone da poter cantare per dimostrare il nostro amore a questo Padre giusto, potente e sollecito come è San Giuseppe. Non vediamo l’ora di sentirla (e diffonderla).

Tags:
musica cristianasan giuseppe
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