Aleteia logoAleteia logoAleteia
sabato 20 Aprile |
Aleteia logo
Spiritualità
separateurCreated with Sketch.

A casa di Santa Gemma nella notte di Halloween

Santa-Gemma-Halloween.jpg

Santa Gemma Photo courtesy of santagemma.eu - Halloween By Master1305 | Shutterstock

Fabiola Maria Bertinotti - pubblicato il 05/05/21

Fin dalla pubblicazione del mio primo articolo su Santa Gemma, sono stata raggiunta da vari lettori di Aleteia che non vedevano l’ora di raccontarmi i dettagli del “loro” incontro con la Santa, entusiasti di riconoscere nella mia storia lo stile tipico con cui Gemma è solita palesarsi ai “suoi”

Stile Santa Gemma Galgani

È ufficiale: Santa Gemma va incontro alle sue sorelle e fratelli in Cristo in un frangente sempre molto cruciale della loro vita. Sebbene a loro sconosciuta, Gemma si fa avanti con un incedere dolce ma assai evidente: quella “poderosa dolcezza” che rappresenta la sua firma caratteriale. Infine, il rivelarsi di Gemma si manifesta in una sequenza di coincidenze.

Welcome a Lucca!

Il pressing di Gemma nei miei confronti si era manifestato con una sequela di coincidenze straordinarie. Dall’incidente ad alto rischio di Maiori (leggi “Così Santa Gemma mi convertì in ascensore”) alla rivelazione della santa tramite lo scrittore del thriller diabolico nel quale mi ero imbattuta in modo assai rocambolesco (leggi “Gli occhi di Santa Gemma: una finestra sul Paradiso”). Mi pareva di vivere in un film le cui protagoniste eravamo io e Gemma. Che fare? Mi fiondai a Lucca il 31 ottobre 2015 su “invito speciale” della Santa, per così dire. In quei giorni, la splendida cittadina toscana soleva ospitare il famoso Lucca Comics, festival di cinema e fumetto che frequentavo da anni quale responsabile della comunicazione degli eventi Disney, Pixar, Marvel e LucasFilm. Ma questa volta il mio lavoro avrebbe occupato un posto di secondo piano. Il richiamo di Gemma era fortissimo, come una dolce melodia che mi si sprigionava ormai dal cuore. Era la sera di Halloween, una coincidenza sulla quale avrei riflettuto solo in un secondo tempo. Professionalmente ero a Lucca per il lancio del film Marvel “Thor”: un’installazione gigantesca raffigurante il martello del supereroe troneggiava in una delle piazze centrali brulicanti di festosi cosplay e gruppi di giovani provenienti da tutte le parti d’Italia. Avviate le varie attività mediatiche che il mio lavoro prevedeva in queste occasioni, mi ritirai a cena con mio marito e mio figlio, un paio di cari amici e una nuova conoscenza che si rivelò del tutto straordinaria: Giuseppe Milani, volontario del Santuario di Santa Gemma.

La casa delle stigmate

Giuseppe era stato premuroso e gentilissimo. Da vero anfitrione, per tutta la cena ci aveva deliziato con una minuziosa narrazione della storia di Santa Gemma e del suo mistico rapporto con Gesù. Mi sembrava di sognare. Nella cornice di una Lucca gremita di turisti eccitati per i supereroi del cinema e del fumetto, di lì a poco, noi saremmo stati condotti nella casa delle stigmate. Salimmo le scale sollevando la sedia a rotelle di mio figlio fino ad arrivare alla porta. Ogni stanza racchiudeva preziose reliquie di Gemma, come i suoi modestissimi abiti scuri, i suoi effetti personali e la sua biancheria macchiata di sangue. Ricordo un’intensa commozione quando vidi in una teca il corsetto metallico che la santa aveva indossato in un periodo in cui era stata vittima di una misteriosa malattia, una sorta di tumore osseo dal quale era guarita per intercessione di San Gabriele dell’Addolorata. Un corsetto simile, in materiale plastico, lo stava utilizzando il mio amatissimo figlio per contrastare il mal di schiena derivante dalla distrofia muscolare. Che momenti! Sentivo il cuore battermi forte nel petto e sarei scoppiata a piangere se non fossi stata in compagnia dei miei cari. La saletta delle stigmate era di una semplicità impressionante come tutto il resto dell’abitazione. Giuseppe aprì accuratamente un trittico ad ante raffigurante Gemma in ginocchio, sorretta e protetta dalla Vergine Maria, mentre riceve le stigmate da Gesù. Sembravano lampi di fuoco che andavano a imprimersi nelle carni della giovinetta. Giuseppe lesse il passo del diario dove Gemma narra questa estatica esperienza di ineffabile gioia e sofferenza. In ginocchio, pregammo. Era inverosimile che proprio in quell’umile stanzetta nostro Signore si fosse manifestato a Gemma rendendola partecipe della Sua Passione.

Profumo di rose

Mia madre sentì un profumo di rose, un evento, ci spiegò successivamente Giuseppe, che non di rado si manifesta ai fedeli che da tutto il mondo giungono a Lucca per visitare questa umile dimora. Quella notte tornammo in hotel molto “toccati”. La santità è qualcosa che si tocca e che si vede con i sensi del cuore. Pellegrini nella casa delle stigmate in una notte, quella di Halloween. Anche questa non era una coincidenza….


Hai qualche storia legata a Santa Gemma Galgani? Scrivimi pure a questo indirizzo, la leggerò con piacere: fabiola_bertinotti@libero.it

Tags:
halloweensanta gemma galgani
Top 10
See More