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Ricco ma santo: riconosciute le virtù eroiche di un uomo d’affari

Enrique Ernesto Shaw

Acdeano | Public Domain

Larry Peterson - pubblicato il 13/05/21

Enrique Shaw era un padre e un imprenditore che voleva “essere Cristo nel mondo imprenditoriale”

Enrique Ernesto Shaw era nato il 26 febbraio 1921 a Parigi (Francia), uno dei due figli degli argentini Alejandro Shaw e Sara Tornquist Altgelt. La famiglia tornò in Argentina nel 1923. Sara morì purtroppo nel 1925, e prima di spirare fece promettere al marito che avrebbe affidato l’educazione religiosa del ragazzo a un sacerdote sacramentino. Il padre di Enrique mantenne la promessa fatta.

Enrique venne iscritto al Colegio de La Salle a Buenos Aires. Brillava per i suoi risultati accademici, ma anche per la sua fede profonda. Assisteva alla Messa ogni giorno e riceveva la Comunione.

Enrique desiderava unirsi alla Scuola Militare Navale. Il padre obiettò, ma lui insistette, e a 14 anni iniziò la formazione come cadetto navale. Il campo di addestramento era l’Atlantico del Sud, dove si formò come ufficiale navale e svolse la sua opera apostolica offrendo continuamente una grande testimonianza di fede. Risultò tra i primi tre della sua classe, e divenne il più giovane a concludere gli studi.

La sua “conversione”

Avido lettore che aveva divorato libri fin da piccolo, Enrique non trovò mai l’argomento che assorbisse il suo massimo interesse. Aveva letto testi di politica, filosofia, storia e scienze, ma invano. Alla fine, a 16 anni, prese un libro sulla Dottrina Sociale della Chiesa e seppe di aver trovato l’argomento che cercava. Definì quel momento la sua “conversione”.

Enrique e alcuni amici erano andati qualche volta a Buenos Aires quando ricevevano una licenza. In una di quelle visite conobbe Cecilia. Si innamorarono e si sposarono il 23 ottobre 1943. Ebbero nove figli, uno dei quali diventò sacerdote. Enrique insegnò a tutti loro l’importanza del Rosario, e li portava in chiesa ogni settimana, offrendo un luminoso esempio di padre cattolico.

Alla fine della II Guerra Mondiale, Enrique iniziò la sua attività. Nel 1952 fondò l’Associazione Cristiana degli Imprenditori con l’aiuto dell’arcivescovo belga Joseph Cardijn, poi diventato cardinale. Enrique divenne anche uno scrittore prolifico e pubblicò molti libri sulla giustizia e l’onestà sul posto di lavoro. Promosse anche un’intensa evangelizzazione rivolta alla classe dirigente argentina e latinoamericana in generale. Il suo obiettivo e la sua chiamata era essere “Cristo nel mondo imprenditoriale”.

Essere un “capo”, spiegava, non è un privilegio, ma una funzione.

Enrique Shaw è stato uno dei fondatori del Movimento Familiare Cristiano in Argentina, ed era presidente dell’Azione Cattolica Argentina. Istituì anche un fondo pensionistico, un piano di assistenza sanitaria e aiuti finanziari in caso di malattia e della nascita dei figli.

Amato dai lavoratori

Nel 1957 ad Enrique venne diagnosticato un cancro. La sua attività lavorativa venne limitata a parlare alle conferenze e a scrivere. Era così ammirato dai lavoratori che nel 1962 260 lavoratori si presentarono in ospedale per sottoporsi a una trasfusione salvavita per lui. Enrique si diceva felicissimo per il fatto che il sangue dei suoi lavoratori gli scorresse nelle vene. Morì il 27 agosto 1962, ad appena 41 anni.

Il 24 aprile 2021, Papa Francesco ha dichiarato Enrique Ernesto Shaw uomo dalle “virtù eroiche”, elevandolo al titolo di Venerabile. Il Papa ha familiarità con questo sant’uomo, essendo stato l’arcivescovo incaricato di supervisionare la fase diocesana del suo processo di beatificazione a Buenos Aires.

In un’intervista del 2015, il Pontefice ha detto di lui: “Enrique Shaw era ricco, ma santo. Una persona può avere denaro. Dio il denaro lo concede perché lo si amministri bene. E quest’uomo lo amministrava bene”.

Parlando con Aleteia del riconoscimento del padre come venerabile, la figlia di Enrique dice che l’ha riempita di pace, “perché da quando è morto ho pensato che fosse un santo. Non è una sorpresa. È una grande gioia sapere che la sua vita, tutto ciò che ha fatto, verrà ricordato e condiviso. Non sarà solo per la nostra famiglia”.

“Mio padre non ha fatto molte cose straordinarie”, ha affermato. “Ha valorizzato e amato molto i suoi figli”.

Venerabile Enrique Shaw, prega per noi!

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