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La storia miracolosa del santuario mariano più importante del Canada

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Shutterstock I Richard Cavalleri

Daniel R. Esparza - pubblicato il 25/05/21

La basilica di Notre-Dame-Du-Cap è caratterizzata da 3 miracoli

A metà strada tra Québec e Montreal, nella cittadina di Trois-Riviéres, nel distretto di Cap-de-la-Madeleine, nel 1659 venne costruita una piccola cappella di legno.

Il primo parroco, padre Paul Vachon, istituì pochi anni dopo la Confraternita del Rosario, e nel 1714 iniziò la costruzione di un secondo tempio, più grande, che avrebbe sostituito la cappella.

Il secondo tempio, attualmente noto come “il santuario vecchio”, è ancora in piedi ed è la chiesa più antica del Canada, in cui ogni giorno si celebra ancora la Santa Messa.

Quando padre Vachon morì, nel 1729, la chiesa rimase per 155 anni senza un parroco permanente. Solo nel 1864 arrivò sul posto padre Luc Desilets, che ebbe un’esperienza che segnò definitivamente il futuro di quella comunità e del santuario stesso.

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Desilets sentì uno strano rumore provenire dal tempio. Entrando, scoprì che si trattava di un maialino che masticava un rosario. L’esperienza segnò profondamente il sacerdote, che interpretò il fatto come un segno dell’abbandono spirituale in cui si trovava la comunità.

Decise così di dare un nuovo impulso alla Confraternita del Rosario fondata anni prima da padre Vachon.

Si consacrò alla Madonna e iniziò a recitare il Rosario dopo ogni Messa, invitando gli abitanti della località a recitarlo anche a casa.

Poco tempo dopo, la chiesa era gremita di fedeli. Fu il primo miracolo di Notre-Dame-Du-Cap.

Il secondo è collegato alla costruzione di una terza chiesa, necessaria per ospitare una comunità sempre più numerosa.

Ottenuti i permessi nel 1879, i materiali da costruzione dovevano essere portati sul luogo attraversando il fiume San Lorenzo in inverno, ma quell’anno l’inverno non fu abbastanza freddo, e il fiume non gelò.

I fedeli recitarono continuamente il Rosario, chiedendo alla Madonna che il fiume gelasse per poter trasportare i materiali.

Desilets promise alla Vergine che avrebbe consacrato il tempio in suo onore se fossero riusciti a portare i materiali prima della primavera.

A metà marzo di quell’anno, una serie di sottili lastre di ghiaccio scivolò dal lago San Pietro fino ad arrivare a Cap-de-la-Madeleine.

Il vicario della parrocchia e vari membri della comunità lavorarono per costruire con quelle lastre un ponte di ghiaccio (aggiungendo neve e acqua), che si mantenne per un’intera settimana.

Con il cosiddetto miracolo del “ponte del Rosario”, i materiali riuscirono ad arrivare in tempo.

Il 22 giugno 1888 ebbe luogo il terzo miracolo, nello stesso giorno della dedicazione di quello che sarebbe diventato il santuario definitivo.

Una bella immagine della Vergine donata da un fedele era stata intronizzata quel giorno, venendo collocata cerimoniosamente sull’altare.

Al calar della sera, Pierre Lacroix, un vicino della zona che soffriva di alcune disabilità motorie, chiese di essere aiutato a entrare nel tempio per pregare.

Padre Desilets e un frate francescano di cognome Janssoone lo aiutarono e rimasero a pregare con lui, e l’immagine della Vergine aprì gli occhi per quasi dieci minuti. I tre uomini lo videro bene da diversi punti del tempio. Per il resto della sua vita, Janssoone avrebbe racontato come quell’evento gli aveva cambiato la vita.

La pagina ufficiale del santuario si può visitare qui.

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