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Come mantenere la pace quando ci sono dei problemi?

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Sergey Nivens | Shutterstock

padre Carlos Padilla - pubblicato il 23/06/21

Dio è con me ogni giorno. Non importa se sembra che dorma, è al mio fianco e si prende cura della mia vita. L'unica cosa che vuole è che confidi

Gesù dorme, e i discepoli, che hanno paura, lo svegliano perché li soccorra: “Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?»”

Mi manca la fede nel potere di quel Dio che mi accompagna. Sembra dormire anche se è con me. Non fa nulla.

Quante volte ho criticato l’apparente indifferenza di Dio! Sembra che niente di quello che mi riguarda Lo preoccupi.

Non si spaventa delle mie paure. Non risolve i miei problemi. Non mi soccorre nelle mie angosce.

Gesù dorme nella mia barca, e io ho paura della vita nel mare in tempesta.

Non gli importano le mie tormente?

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Mi spaventa la vita che non può essere sotto il mio controllo, nelle mie mani. I giorni che portano tempeste e inquietano il mio presente e il mio futuro.

Il sonno di Gesù mi angoscia. Vorrei che fosse sempre attento e che io potessi vederlo e toccarlo, percepire il Suo interesse e la Sua preoccupazione per me.

È come se pensassi che quello che a me sembra tanto importante non lo sia. Come quei genitori che sorridono vedendo le paure di un bambino.

Sono paure reali, o almeno io le percepisco così. E non voglio che Gesù sorrida con condiscendenza pensando nel Suo cuore che mi preoccupo invano.

Perché è invano. Non posso calmare i venti, né placare le onde. Solo Gesù può farlo, quando si sveglia per le mie grida e vede la mia disperazione. Per questo non smetto di gridare, anche se poi mi do del codardo.

Anch’io vorrei dormire fiducioso

Mi manca la fede. Non confido in Gesù che dorme nella mia barca. Sembra tanto tranquillo, e io tanto nervoso…

Vorrei che soffrisse un po’ per le mie paure, ma resta in pace, sereno. Dorme mentre io soffro.

Vorrei essere come Lui nelle grandi notti della mia vita. Quando veglio e non riesco ad addormentarmi, e vorrei poter dormire.

Quando cerco di controllare tutto e di tenere in mano le redini della vita, vorrei confidare come un bambino che si abbandona tra le braccia del padre.

Non so confidare, forse perché sono stato ferito o hanno danneggiato la mia innocenza quando ho confidato negli uomini e in Dio. E mi sono sentito tradito e solo.

Come si può confidare di nuovo? Credo che solo se confido sarò felice. Se credo nella bontà delle persone. Se non vedo il male nascosto dietro il bene apparente.

La mia grande arma

FUN

Non voglio vivere nella mancanza di fiducia, senza aprire nuovamente la mia anima per paura di essere nuovamente ferito.

Se una volta mi hanno abbandonato, non voglio pensare che accadrà sempre. Voglio pensare che la vita sia un dono che Dio mi fa, e credere che Dio è con me ogni giorno.

Non importa se sembra che dorma. È al mio fianco e si prende cura della mia vita. L’unica cosa che vuole è che confidi.

È la mia grande arma, la fiducia negli uomini e in Lui. Quell’abbandono da bambino nelle mani di suo padre. Quell’atteggiamento davanti alla vita, al futuro.

Senza paura

Temo e confido. La vita mi fa paura, e lascio tutto nelle mani di Dio. Egli sa cosa è meglio per me.

Non serve che mi aggrappi a una catena per paura di cadere, quando è l’unica via che ho per intraprendere una vita nuova.

Vuole che lasci la presa e creda che alla fine del tunnel, in fondo al precipizio, ci sono le Sue mani sicure disposte ad abbracciarmi. Scrive Rafael Luciani:

“Le parole che usiamo nel pregare e rivolgerci a Dio rivelano la nostra immagine di Dio, ma anche la nostra onestà, sincerità e trasparenza del modo in cui viviamo il nostro rapporto con Dio e con gli altri. Gesù ci insegna a discernere quali parole, frasi e atteggiamenti sono la base della nostra preghiera quotidiana a Dio. Le parole che Gesù ha usato esprimono la fiducia cieca in Dio. A Lui tutto è possibile”.

Dio mi sta aspettando

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La mia preghiera esprime com’è il Dio in cui credo. Vorrei credere ciecamente nel Suo amore. Confidare e abbandonarmi.

Non importa morire se so che è l’unico modo per risuscitare. Egli mi sta aspettando per spiccare il volo.

Ciò che vuole è che viva confidando ogni giorno nel Dio della mia vita. Pieno di fiducia e di gratitudine. Grato e ammirato per il Suo potere.

Dio protegge

Il mio Dio è un Dio che può tutto, risolve tutto, salva tutto. Lo lodo e Lo ammiro.

Si prende cura di me come della pietra più preziosa, come del figlio più valido. Diceva padre Josef Kentenich: “Ora ci lasciamo regalare ali d’aquila e lasciamo che al posto dei remi o accanto ai remi li Spirito Santo spieghi le vele. Allora aspettiamo dallo Spirito Santo la grazia di camminare con Dio attraverso le attività quotidiane e le situazioni più difficili”.

J. Kentenich, Lunes por la tarde,Tomo 2: Caminar con Dios a lo largo del día

Mi piace quel Dio che cammina un passo davanti a me, ripulendo il cammino. Mi dà pace nella tormenta. Riposa al mio fianco, sicuro che andrà tutto bene.

Perché mi inquieto e perdo la pace? Confido e riposo nella Sua volontà, che è sempre la strada migliore. Confido, nulla può andare male se Egli è con me.

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