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Cosa fa il cuore di Nerone in mezzo a Piazza San Pietro?

OBELISK NA PLACU ŚWIĘTEGO PIOTRA

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Maria Paola Daud - pubblicato il 01/07/21

Se siete andati a Roma e non avete visto, forse è ora di tornarci!

La pavimentazione di Piazza San Pietro è composta da 2 milioni di “sampietrini”, ma uno è estremamente particolare.

Questo sampietrino misura circa 10 centimetri per 10 ed è stato chiamato “cuore di Nerone” dai bambini che giocavano lì vicino con una palla fatta di stracci quando videogiochi e cellulari non esistevano ancora.

Corazón de Nerón

Ma chi ha realizzato quel bassorilievo a forma di cuore in uno dei sampietrini?

È un mistero. Alcuni dicono che sia stato Michelangelo, che avendo il cuore spezzato per un amore non corrisposto lo ha inciso come attraversato da una daga, cosa molto improbabile visto che i sampietrini sono lì dal 1600.

Per altri è stato Bernini, autore del colonnato della piazza, che anelava all’amore vero che non è mai arrivato. Si dice anche che sia stata una donna per ricordare il marito condannato a morte ingiustamente, o un “garibaldino” dopo il discorso pronunciato da Garibaldi nella piazza il 2 luglio 1849, prima di partire da Roma, sanzionando così la fine della “Repubblica Romana”.

Per gli esperti in epigrafia latina, un’ipotesi è che il cuore di Nerone sia il riciclato di una pietra antica che conteneva originariamente una scritta latina, e che il cuore visto al contrario sia la figura di una foglia di hedera distinguens (edera).

Rosa de los vientos

Seguendo la possibilità che si tratti di una pianta e non di un cuore, si crede che sia opera dell’abate Filippo Luigi Gilij, astronomo ed esperto di natura, che nel 1789 aveva scritto il libro di botanica Osservazioni fitologiche sopra alcune piante esotiche introdotte in Roma. In uno dei disegni del suo studio appare una delle piante coltivate per la prima volta da lui con semi che giungevano dall’America del Sud, che chiamò solanum lycopersicum pyriforme, pomodoro perino.

Visto che fu Gilij a collocare tutta la disposizione della rosa dei venti intorno all’obelisco, che lo trasforma in una grande meridiana, e che il cuore, o “pomodoro”, sta proprio all’interno della figura del vento Libeccio che soffia a sud-est, si è pensato che sia stato l’astronomo a porlo lì per rendere omaggio a quella pianta “esotica”, ma se il pomodoro viene guardato al contrario paragonato al cuore non ha la stessa forma.

Tomatoes

In conclusione, come sia arrivato lì il “cuore di Nerone” resta un mistero, e continua a generare storie romantiche.

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