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Novità in Terra Santa: si potrà andare in pellegrinaggio sui luoghi di Gesù

ZIEMIA ŚWIĘTA Z BISKUPEM RYSIEM

Laura Siegal/Unsplash | CC0

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 09/07/21

Dopo 16 mesi di sospensione a causa dell’emergenza Covid, ecco i primi gruppi organizzati dall’Opera Romana Pellegrinaggi

Primi pellegrinaggi in Terra Santa dopo Covid e tensioni tra palestinesi e israeliani. Si torna a calcare la terra di Gesù Cristo dopo mesi di assenza dei pellegrini. 

“Riportiamo la Madonna di Loreto a casa sua”

«Riusciamo straordinariamente a riportare la Madre a casa sua. Abbiamo davvero bisogno della sua protezione affinché i voli e i viaggi possano riprendere». A parlare è monsignor Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Opera romana pellegrinaggi (Orp), che dopo sedici mesi di pausa forzata dovuta alla pandemia di Covid-19 riesce a portare di nuovo un gruppo – tra guide, pellegrini e giornalisti – in Terra Santa. 

I primi pellegrini italiani da più di un anno. Con loro, a bordo dell’aereo della compagnia israeliana El Al, anche la statua della Madonna di Loreto, patrona dell’aviazione, che riprende il suo cammino, interrotto nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria. «La porteremo a Nazaret – sottolinea il sacerdote –, nella Basilica dell’Annunciazione e nella chiesa di San Giuseppe, là dove Maria è nata e vissuta».

LORETO

Pellegrinaggi con novità

A guidare il gruppo è il cardinale Enrico Feroci, parroco di Santa Maria del Divino Amore a Castel di Leva e rettore del Seminario della Madonna del Divino Amore. «Si riparte – commenta il porporato – e ciò non significa tornare a fare quello che si faceva prima, ma partire nuovamente, cioè in modo nuovo, con delle novità. Con questo pellegrinaggio vogliamo mettere al centro non i luoghi, ma il Signore Risorto, e rinsaldare quel legame tra la Chiesa Madre, che è Gerusalemme, e la Chiesa Capo, quella di Roma. Il Covid ci ha separato: non solo le famiglie, ma anche le Chiese, eppure noi vogliamo superare questa separazione e tornare alla comunione originaria» (Avvenire, 8 luglio).

Pizzaballa: torniamo a respirare con due polmoni

«Il ritorno dei pellegrini significa per Gerusalemme tornare a respirare con due polmoni»: con queste parole Sua Beatitudine Pierbattista Pizzaballa ha aperto con gioia le porte del Patriarcato di Gerusalemme dei Latini a fedeli, sacerdoti e giornalisti che sono in questi giorni in Terra Santa quale primo gruppo dell’Opera Romana Pellegrinaggi – guidato dal cardinale Enrico Feroci e dall’amministratore dell’Orp, don Remo Chiavarini –  dopo un anno e mezzo di chiusure per la pandemia.

Le tensioni in Terra Santa sono rientrate

Il patriarca Pizzaballa non nasconde qualche preoccupazione in più a viaggiare ma rinnova con slancio l’invito a venire in Terra Santa. Della situazione politica, a due mesi dagli scontri, dice che molte delle tensioni sono rientrate anche se non si intravede una  vera soluzione della questione israelo-palestinese: i cambiamenti – spiega – hanno bisogno di un contesto che qui ora non c’è. È il momento di seminare, aggiunge.  Poi lo sguardo a Roma, per ricordare che Gerusalemme ha bisogno di Pietro come la Chiesa di Roma ha bisogno della Chiesa “madre” (Vatican News, 7 luglio).

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