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Troppe conversioni. I missionari cristiani saranno controllati dalla Polizia

INDIA

Shutterstock | Zvonimir Atletic

Miércoles de Ceniza en Mitrapur, Bengala, India

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 19/07/21

Accade in un distretto dell’India. La circolare del Capo della Polizia perchè i missionari si «avventurano abitualmente nelle aree interne del distretto e persuadono i tribali non cristiani a convertirsi offrendo loro lusinghe»

I missionari cristiani sotto controllo delle autorità indiane nel distretto di Sukma, in India. Le molte conversioni “spaventano” gli indù, che “corrono ai ripari” con un provvedimento molto discutibile di cui ha dato notizia il portale cattolico Asianews (16 luglio).

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Misa en la Iglesia de Nuestra Señora de Lourdes en Kumrokhali, Bengala, India

“Persuadono i tribali non cristiani”

Sunil Sharma, capo della polizia del distretto di Sukma, ha incaricato i suoi subordinati e gli ufficiali responsabili di tutte le stazioni locali di mantenere una stretta sorveglianza sulle attività dei missionari cristiani e sui tribali convertiti. «I missionari cristiani e i cristiani tribali – afferma il documento – si avventurano abitualmente nelle aree interne del distretto e persuadono i tribali non cristiani a convertirsi offrendo loro lusinghe. Per questo non può essere escluso che la situazione sfoci in contrasti tra i tribali locali e quelli convertiti (al cristianesimo)».

La circolare inoltre invita a «mantenere una vigilanza coerente sulle attività dei missionari cristiani e dei tribali convertiti residenti nel distretto e segnalare se qualcuno dei loro atti viene percepito come sospetto».

Preventiva e non “repressiva”

Il capo della polizia, prosegue Asianews, ha ammesso di aver inviato la lettera agli agenti di polizia distrettuale, sostenendo che «la circolare è di natura preventiva piuttosto che repressiva».

Il reverendo condanna la circolare

Il reverendo Babu Joseph SVD, ex portavoce della Conferenza episcopale indiana (Cbci), ha dichiarato al portale cattolico che «la circolare emessa dal capo della polizia del distretto di Sukma nel Chhattisgarh che ordina ai suoi subordinati di vigilare sui missionari cristiani sa di parzialità e arbitrarietà», da parte di un ufficiale di polizia «che è obbligato dalla Costituzione a proteggere la libertà dei singoli cittadini e a garantire la loro sicurezza».

La polizia non usa regole uguali per tutti

Dalla sua circolare, prosegue Babu Joseph SVD, «risulta che la causa principale delle tensioni sociali nel distretto sotto la sua giurisdizione è la presunta attività di conversione religiosa dei missionari cristiani. Tuttavia, il fatto chiaro della questione è che nessuna tensione sociale è unilaterale, è sempre bilaterale o addirittura multilaterale». 

Stando così le cose, «la mossa del capo della polizia di indicare i missionari cristiani e non menzionare i sobillatori appartenenti alla maggioranza non è altro che fare il gioco dei poteri esistenti. Ci si aspetta che un vero agente di polizia usi le regole per garantire giustizia a tutti, specialmente a coloro che sono vittime».

Missionari cristiani presi di mira? “E’ routine”

Sfortunatamente, conclude ex portavoce della Conferenza episcopale indiana (Cbci), «è diventato routine per alcune organizzazioni e alcuni nell’amministrazione prendere di mira i missionari cristiani con il pretesto della conversione religiosa come se non facessero nient’altro per la società».

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