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Storia dei due diaconi USA che hanno accompagnato i figli al sacerdozio

PRIEST

Philippe Lissac | Godong

Cerith Gardiner - pubblicato il 30/07/21

Le scelte di vita dei genitori segnano sempre i figli, alle volte giocano un ruolo-chiave nelle loro vocazioni. Negli Stati Uniti due diaconi, Michael MacGee e Darrell Nepil, hanno ispirato i loro rispettivi figli – Matthew e John – che oggi sono entrambi preti.

Fratelli e sorelle uniti dalla vocazione religiosa, o anche gemelli che abbracciano il sacerdozio lo stesso giorno… queste sono storie che su Aleteia si trovano spesso e volentieri. Più singolari ancora sono le famiglie in cui il padre e il figlio vengono entrambi chiamati a servire la Chiesa come diacono e prete. È il Denver Catholic che condivide la storia di Michael MacGee e Darrell Nepil, due diaconi del Colorado, e dei loro rispettivi figli – Matthew e John

Un reciproco sostegno

Già marito e padre di famiglia il primo, Michael MacGee si era posto la questione di un impegno ulteriore al servizio della sua parrocchia: 

Facevo volontariato per diverse attività parrocchiali, ma sentivo che Dio mi chiamava a fare di più. Ai miei occhi, diventare diacono era un’attività come altre. 

Non sapeva ancora, infatti, che cosa questo ministero di servizio implicasse specificamente, e non sospettava affatto l’intensità degli anni di preparazione e di discernimento che lo attendevano. Lungo la strada non sarebbero mancati i dubbi. Il parrocchiano avrebbe allora chiesto al Signore di guidarlo nel suo cammino. La preghiera fu esaudita… in maniera inattesa. 

Sarebbe stato infatti il percorso del figlio, Matthew MacGee, a dargli un surplus di fiducia: il padre lo vedeva perseverare nella fede e nel desiderio di approfondire la relazione personale con Cristo, fino a mettersi in ascolto per discernere se fosse chiamato a seguirLo in una vocazione sacerdotale. 

Vedere mio figlio – ha spiegato Michael al Denver Catholic –, un giovane uomo di vent’anni, aperto alla volontà di Dio e pronto a considerare di consacrare tutta la sua esistenza mi ha infuso coraggio. Coraggio per proseguire il mio cammino, per arrivare fino in fondo. 

Quel che MacGee senior non sapeva è che anche il suo discernimento ha giocato un ruolo nella vita del figlio: 

Vederlo perseverare con coraggio nel discernimento della volontà di Dio per la sua vita – si ricorda Matthew – mi ha riempito di coraggio per fare lo stesso. 

Nel maggio 2009, Michael MacGee ha ricevuto il sacramento dell’Ordine ed è divenuto diacono. Quello stesso anno il figlio Matthew ha intrapreso la formazione in seminario. La loro relazione si è rinforzata. Sottolineando l’opera della Provvidenza nel loro percorso, padre e figlio si sostengono nel ministero: 

Quando mio padre mi ha chiamato “padre” è stato un momento particolarissimo per me. Mi ha cresciuto ed è il mio padre biologico, ma c’è qualcosa di diverso quando serviamo all’altare: c’è un’inversione dei ruoli quando diamo al popolo di Dio il nutrimento spirituale… 

Oggi padre e figlio servono in differenti parrocchie dell’arcidiocesi di Denver. 

Quando una vocazione parte da un “ricatto” 

La storia di Darrelle e John Nepil è molto differente. In questo duo “padre-figlio” il padre, Darrell Nepil, era già diacono prima che il figlio scoprisse la chiamata al sacerdozio. 

Cresciuto nella fede dei suoi genitori, John non aveva tuttavia alcuna voglia di «contribuire, in qualunque modo fosse», alla vita della Chiesa. Per fargli aprire gli occhi sul dono di Dio, i genitori optarono per una soluzione classica: decisero di mandare il figlio a un raduno di giovani cristiani. Per assicurarsi che John partisse col piede giusto, però, i Nepil utilizzarono un metodo meno classico: 

Sua madre e io l’abbiamo quasi corrotto […]: sapevamo che non ci sarebbe voluto andare, ma di quel posto ci avevano detto cose tanto belle che ci siamo detti “faremo tutto il possibile, a ogni costo, per mandarcelo”. 

I Nepil proposero al figlio di appianare per lui un debito di 500 dollari se fosse andato al raduno insieme col fratello. Al ritorno, i genitori scoprirono un nuovo John: «Durante un momento di ritiro – ha ricordato il padre – ha vissuto una conversione folgorante». Il figlio ha allora lasciato posto a Cristo nella propria vita, e oggi è cosciente dell’impatto della testimonianza del padre: 

Mi sono potuto appoggiare sulla fede di mio padre e sulla sua integrità, durante i miei difficili anni adolescenziali. È stato un vero esempio di uomo rimasto fedele ai suoi principî e, approfondendo l’amore di Cristo, si è dato a Lui in un servizio più totale. 

Quando Darrell ebbe un attacco cardiaco, nel 2018, fu John a visitarlo: celebrò la messa per lui, ogni giorno, in ospedale. 

È stato probabilmente il tempo più privilegiato e più intimo che io abbia mai condiviso con mio padre. Un dono straordinario che ha veramente cambiato la nostra relazione. 

Anche per il padre quei momenti sono stati importanti: «Sento che sono stati tra le grandi cose a cui devo la mia guarigione». 

Per padre John Nepil, le loro due vocazioni hanno fatto crescere in ciascuno «il desiderio sincero di servire Cristo». 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio] 

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